Il liquore Genepi' della Valle d'Aosta si ottiene tramite l'estrazione dei principi attivi delle piante appartenenti alle specie Artemisia genipi Weber (= A. spicata Wulfen), A. umbelliformis Lam. (=A. mutellina Vill.), A. glacialis L., A. nivalis Br.-Bl., A. petrosa (Baumg) Jan. per macerazione o sospensione delle piante stesse in soluzione idroalcolica, o a partire da preparazioni aromatiche ottenute comunque per estrazione dalle specie vegetali indicate. La produzione deve avvenire interamente nel territorio della Valle d'Aosta.
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La produzione della Grappa del Trentino o Grappa trentina e' per tradizione effettuata mediante distillazione diretta delle vinacce ed e' legata strettamente al territorio di origine. Il metodo di distillazione discontinuo utilizzato e' quello messo a punto dal trentino Tullio Zadra, maestro nella costruzione degli alambicchi, che negli anni cinquanta e sessanta, perfezionò appunto il "metodo bagnomaria discontinuo" che ancora oggi porta il suo nome.
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Le prime testimonianze storiche che riguardano la Grappa lombarda risalgono al XVII secolo. Nel 1617, infatti, Miguel Agusti agronomo ed ecclesiastico catalano, priore del tempio di San Giovanni in Perpignano e cappellano del Sovrano Ordine di Malta, pubblica un'opera in quattro volumi dal titolo «Libre dels secrets d'agricoltura, casa rustica y pastoril» dove descrive compiutamente un alambicco per ottenere acquavite dalla vinaccia.
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La Grappa piemontese o Grappa del Piemonte ha una lunga storia. L'acquavite compare nei tariffari doganali di alcuni comuni piemontesi a partire dalla meta' del 1400, successivamente (nel 1583), un provvedimento legislativo di Carlo Emanuele I di Savoia, relativo al privilegio straordinario di utilizzare un modo particolare «di far bollire ogni sorta di liquori», indica che nello Stato Sabaudo si producevano liquori e acquaviti. Le cronache di quei tempi indicano l'attenzione e l'apprezzamento della Casa reale per tali bevande.
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La produzione della Grappa siciliana o Grappa di Sicilia IG risponde alla rinomata vocazione vitivinicola siciliana ed alla collegata attivita' di distillazione dei sottoprodotti. La «Grappa
siciliana» o «Grappa di Sicilia», cosi' come documentato in testimonianze storiche, e' tradizionalmente ottenuta mediante distillazione diretta delle vinacce ed e' strettamente legata al territorio di origine della Sicilia, la piu' grande isola dell'Italia e del Mediterraneo, e dei suoi arcipelaghi (Eolie, Egadi e Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria).
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Le informazioni piu' antiche sul Kirsch Friulano o Kirschwasser Friulano IG risalgono all'epoca della Repubblica di Venezia e si ritrovano negli atti del comune carnico di Arta (poi Arta Terme). Il distillato di ciliegie rientra nella gamma di distillati che, in passato, venivano prodotti in Carnia e nella fascia collinare del Friuli orientale, oggi grossomodo corrispondente ai Colli Orientali del Friuli e al Collio cosi' come documentato in numerosi testi (AA.VV., Perarias Melarias... Frutticultura in Carnia, Lithostampa, Pasian di Prato - UD-, 1998; Castagnaviz, M., Carnia agroalimentare, Chiandetti, Reana del Rojale -UD-, 1990; Valente, G., I ciliegi del Friuli, "La Panarie", maggio-giugno 1938).
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Conferma dell'incarico al Consorzio di tutela della Melanzana Rossa di Rotonda DOP, in Rotonda a svolgere le funzioni di cui all'articolo 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la DOP «Melanzana Rossa di Rotonda»
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La DOP Pagnotta del Dittaino si riferisce al pane ottenuto mediante il processo di lavorazione che prevede l'impiego del lievito naturale e della semola rimacinata di grano duro ottenuto nel territorio di cui al seguente punto 4 e appartenente alle varietà Simeto, Duilio, Arcangelo, Mongibello, Ciccio, Colosseo, Bronte, Iride, Sant'Agata presenti per almeno il 70 % sul totale dello sfarinato utilizzato. Il rimanente 30 % deve essere comunque rappresentato da grano duro appartenente alle varietà Amedeo, Appulo, Cannizzo, Cappelli, Creso, Latino, Norba, Pietrafitta, Quadrato, Radioso, Rusticano, Tresor, Vendetta e da altre varietà di grano duro iscritte al registro nazionale delle varietà vegetali, prodotte nell'areale di produzione.
La zona di produzione della DOP «Pagnotta del Dittaino» interessa i comuni di Agira, Aidone, Assoro, Calascibetta, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Regalbuto, Sperlinga, Valguarnera Caropepe, Villarosa in provincia di Enna ed i comuni di Castel di Iudica, Raddusa e Ramacca in provincia di Catania.
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Il prodotto è costituito esclusivamente dai tuberi della specie Solanum tuberosum, var. Sieglinde.
L’area di produzione della DOP Patata novella di Galatina è costituita dal territorio amministrativo di alcuni Comuni in Provincia di Lecce.
La raccolta della Patata novella di Galatina avviene entro il 30 giugno di ogni anno.ecce
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La richiesta di una modifica del disciplinare di produzione della Salsiccia di Calabria Dop e' stata accolta.
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