Vitellone e-o Scottona ai cereali - Modifica del disciplinare

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Modifica del disciplinare di produzione del Sistema di qualita' nazionale Vitellone e/o Scottona ai cereali
La specificita' della carne del bovino adulto ai "cereali" e' infatti data dall'utilizzo di bovini maschi  e femmine appartenenti esclusivamente a razze da carne o a duplice attitudine o relativi incroci,  macellati ad un'eta' compresa tra 12 e 22 mesi, allevati negli ultimi mesi di accrescimento e  finissaggio con la tecnica tradizionale dell'allevamento protetto e alimentazione basata prevalentemente sui cereali ad elevato contenuto energetico.

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Vitelloni Piemontesi della coscia Igp - Controlli da INOQ – Istituto Nord Ovest Qualità Soc Coop

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Vitelloni Piemontesi della coscia

INOQ – Istituto Nord Ovest Qualità Soc. Coop è autorizzato ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli  articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n.1151/2012, per l'IGP Vitelloni Piemontesi della coscia, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (UE) n.  703 del 5 aprile 2017. 

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Vulture Dop - Controlli di Camera di Commercio della Basilicata

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Vulture Dop - Controlli di Camera di Commercio della Basilicata

La Camera di Commercio industria artigianato ed agricoltura della Basilicata con sede in Potenza, Corso XVIII Agosto n.34, è designata quale autorità pubblica ad espletare le funzioni di  controllo, previste dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n.1151/2012, per la  denominazione di origine protetta “Vulture”, registrata in ambito Unione europea con  Regolamento (UE) n. 21 dell’11 gennaio 2012.

La Camera di Commercio industria artigianato ed agricoltura della Basilicata è designata quale autorità pubblica ad espletare le funzioni di  controllo per la  Dop Vulture

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Xylella fastidiosa : contributi per la rigenerazione olivicola della Puglia

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Xylella fastidiosa

Responsabile della misura e' la Regione Puglia che, in qualita' di soggetto attuatore, redige le  procedure di accesso ai finanziamenti e le relative modalita' di gestione delle istruttorie e potra'  avvalersi per le attivita' operative del supporto dell'Agenzia regionale per le attivita' irrigue e  forestali (ARIF) e dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).

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Zafferano di Sardegna Dop - Controlli da AGRIS Sardegna –Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura

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Zafferano di Sardegna Dop

AGRIS Sardegna – Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura” con sede in Sassari, Località Bonassai SS 291 km 18,6, è designata quale autorità pubblica ad espletare le funzioni di  controllo, previste dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n.1151/2012, per la  denominazione di origine protetta “Zafferano di Sardegna”, registrata in ambito Unione europea  con Regolamento (CE) n. 98 del 2 febbraio 2009.

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Ziegen-Heumilch - Goat’s Haymilk - Latte fieno di capra - Lait de foin de chèvre - Leche de heno de cabra Stg - AustriaKozje seneno mleko STG - Austria

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Ziegen-Heumilch/Goat’s Haymilk/Latte fieno di capra/Lait de foin de chèvre/Leche de heno de cabra/Kozje seneno mleko

Per latte fieno di capra s’intende il latte di capra ottenuto dai produttori lattieri che si sono impegnati a rispettare i seguenti criteri: il divieto di impiegare animali e mangimi designati come «geneticamente modificati» ai sensi della normativa vigente.
Il latte fieno di capra è prodotto in modo tradizionale nel rispetto dello «Heumilchregulativ» (normativa sulla produzione del latte fieno). Questo tipo di latte è caratterizzato dal divieto di ricorso, nella produzione, a mangimi fermentati come i foraggi insilati e ad animali e mangimi identificati come geneticamente modificati dalla normativa vigente.
La produzione e la trasformazione del latte fieno di capra sono antiche quanto l’allevamento delle capre in agricoltura (circa XI secolo a.C.). L’allevamento delle capre era ampiamente diffuso nel Medio Evo negli «Schwaighöfen» (aziende agricole tradizionali) delle prealpi e delle Alpi tirolesi dove le capre erano spesso portate al pascolo nei prati da sfalcio molto accidentati, in particolare quando si trovavano lontano dagli alpeggi, il che consentiva ai lavoratori di disporre del latte.

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