E' confermato per un triennio l'incarico concesso con il decreto ministeriale 16 maggio 2018, n. 36584, al Consorzio per la tutela e la valorizzazione della Burrata di Andria IGP a svolgere le funzioni di cui di cui all'art. 53, della legge 24 aprile 1998, n. 128, come modificato dall'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526, per la IGP Burrata di Andria
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Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione della Pesca di Verona IGP e' riconosciuto ai sensi dell'art. 53, comma 15, della legge 24 aprile 1998, n. 128 come modificato dall'art. 14, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 ed e' incaricato di svolgere le funzioni previste dal medesimo comma sulla IGP «Pesca di Verona», registrata con il regolamento (UE) n. 30 della Commissione del 14 gennaio 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Unione europea L 10 del 15 gennaio 2010.
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E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 4 luglio 2012, n. 15128, al Consorzio tutela Lugana DOC a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOC Lugana
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Vendemmia Trentino 2024: quantità ridotta, al centro qualità e sostenibilità
Il Consorzio Tutela Vini del Trentino ha pubblicato i dati della vendemmia 2024, svolta in un contesto climatico complesso e caratterizzato da condizioni metereologiche imprevedibili. In particolare, un inverno piovoso seguito da un'estate calda ha inciso sulla quantità e qualità delle uve raccolte, le aziende che fanno capo al Consorzio hanno registrato una riduzione complessiva del raccolto dell'11% rispetto al 2023 per un totale di 1.020.511 quintali di uva raccolta. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il bilancio qualitativo risulta positivo.
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E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 24 giugno 2015, n. 45784, al Consorzio tutela vini Vesuvio a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOP Vesuvio e sulla IGP Pompeiano
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E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 29 marzo 2012, n. 7296, al Consorzio Vini Colli Bolognesi a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sui vini Colli Bolognesi Pignoletto DOCG e sui vini Colli Bolognesi DOC
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Il Concorso è articolato in diverse sedute di assaggio, visive, olfattive e degustative, che coinvolgono tre giurie: la giuria tecnica, quella degli operatori del territorio e quella di eccellenza. Alla prima, composta da rappresentanti dell’Assessorato, del Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, della Cooperativa Produttori Latte e Fontina e dell’Institut Agricole Régional, spetta il compito di selezionare, tra le forme iscritte, le 10 finaliste.
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Il nucleo originario di diffusione della coltivazione, va ricondotto ai Comuni di Ascoli Piceno, Folignano, Venarotta, Castel di Lama, in Provincia di Ascoli Piceno e S. Egidio alla Vibrata, Civitella del Tronto in Provincia di Teramo. Le olive da tavola provenienti da questi territori, erano conosciute dai classici latini come «Ulivae Picenae». Notevole l'incidenza della tecnica di trasformazione adottata nei comprensori di storica diffusione, sui caratteri del prodotto originario e relativa all'uso di un carbonato alcalino per estrarre dalle olive, insieme al grasso, le sostanze amare. I monaci benedettini olivetani del Piceno, furono i primi ad operare la concia delle olive e a testimoniare il carattere di un'industria locale basata proprio sulla preparazione delle olive da tavola. Le prime notizie circa la farcitura dell'oliva ascolana risalgono al 1600 periodo in cui queste una volta denocciolate, venivano riempite di erbe (olive giudee). La ricetta attuale invece, ha origine nel XIX secolo con farcitura a prevalente base di carni, quale specialita' in uso in famiglie agiate.
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L’autorizzazione rilasciata all’Organismo Controllo Qualità Produzioni Regolamentate Soc.Coop. ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli articoli 38 e 39 del Regolamento (UE) n. 2024/1143, per la dop Parmigiano Reggiano, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996, è prorogata fino all’emanazione del decreto di rinnovo dell’autorizzazione e, comunque, per un periodo di tre mesi a far data dal 19 novembre 2024.
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CSQA Certificazioni Srl è autorizzato ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli articoli 38 e 39 del Regolamento (UE) n. 1143/2024, per la dop Pistacchio di Raffadali, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (CE) n. 474 della Commissione del 15 marzo 2021 .
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