Vendemmia Trentino 2024: quantità ridotta, al centro qualità e sostenibilità Il Consorzio Tutela Vini del Trentino ha pubblicato i dati della vendemmia 2024, svolta in un contesto climatico complesso e caratterizzato da condizioni metereologiche imprevedibili. In particolare, un inverno piovoso seguito da un'estate calda ha inciso sulla quantità e qualità delle uve raccolte, le aziende che fanno capo al Consorzio hanno registrato una riduzione complessiva del raccolto dell'11% rispetto al 2023 per un totale di 1.020.511 quintali di uva raccolta. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il bilancio qualitativo risulta positivo.
E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 24 giugno 2015, n. 45784, al Consorzio tutela vini Vesuvio a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOP Vesuvio e sulla IGP Pompeiano
E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 29 marzo 2012, n. 7296, al Consorzio Vini Colli Bolognesi a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sui vini Colli Bolognesi Pignoletto DOCG e sui vini Colli Bolognesi DOC
La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei vini e dei mosti di uve parzialmente fermentati atti ad essere designati con la indicazione geografica protetta «dell'Emilia / Emilia» comprende l'intero territorio amministrativo delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Nella parte della provincia di Bologna situata alla destra del fiume Sillaro possono essere rivendicate con l'indicazione geografica protetta «dell'Emilia / Emilia» le uve destinate alla produzione delle tipologie di prodotti vitivinicoli previste, ad esclusione delle tipologie qualificate con il vitigno Lambrusco.
TCA – Toscana Certificazione Agroalimentare s.r.l. è autorizzato ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli articoli 38 e 39 del Regolamento (UE) n. 1143/2024, per la dop Farina di castagne della Lunigiana, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (CE) n. 374 della Commissione dell’11 aprile 2011 .
La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini spumanti e dei vini frizzanti a denominazione di origine controllata «Lambrusco di Sorbara» comprende l'intero territorio amministrativo dei Comuni di Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino, San Prospero, tutti in Provincia di Modena, e parte del territorio amministrativo dei Comuni di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Soliera, San Cesario sul Panaro, tutti in Provincia di Modena.
All'interno della zona di produzione del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro si distingue la sottozona Monte Barello che ricade unicamente nel territorio pedecollinare e collinare della Provincia di Modena. Il clima di questa area fa registrare un indice di Winkler che si attesta intorno a 1900-2000 gradi giorno secondo i siti. In particolare, il valore medio di tutto il territorio e' stato calcolato in 1941 gradi giorno, con precipitazioni medie del periodo aprile-ottobre di 500 mm, poco variabili tra i differenti siti. L'altitudine della sottozona Monte Barello varia all'incirca dai 90 ai 560 metri s.l.m..
Al disciplinare di produzione della DOP dei vini Lambrusco Salamino di Santa Croce, cosi' come da ultimo modificato con il decreto ministeriale 8 ottobre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 247 del 23 ottobre 2018, richiamato in premessa, sono approvate le modifiche ordinarie di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 186 del 9 agosto 2024.
Durante l’evento L‘Euregio in 5 calici, che si è tenuto il 28 novembre 2024 alla Casa della Pesa di Bolzano, il noto sommelier trentino Tommaso Iori ha dimostrato come un buon bicchiere di vino possa essere abbinato non solo al cibo, ma anche alla storia dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino