Bitto Dop - Controlli di CSQA 2002
Proroga dell'autorizzazione rilasciata all'organismo di controllo denominato "C.S.Q.A. - Certificazione qualita' agroalimentare S.r.l." ad effettuare i controlli sulla denominazione di origine protetta "Bitto".
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DECRETO 11 dicembre 2001
Proroga dell'autorizzazione rilasciata all'organismo di controllo denominato "C.S.Q.A. - Certificazione qualita' agroalimentare S.r.l." ad effettuare i controlli sulla denominazione di origine protetta "Bitto".
(GU n.6 del 8-1-2002)
IL DIRETTORE GENERALE REGGENTE
del Dipartimento della qualita' dei prodotti
agroalimentari e dei servizi
- Direzione generale per la qualita' dei prodotti
agroalimentari e la tutela del consumatore
Visto il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio
1992, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle
denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari e in
particolare l'art. 10, concernente i controlli;
Visto il regolamento della Commissione C.E. n. 1263/96 del 1 luglio
1996, con il quale l'Unione europea ha provveduto alla registrazione,
fra le altre, della denominazione di origine protetta "Bitto" nel
quadro della procedura di cui all'art. 17 del regolamento (CEE) n.
2081/92 del Consiglio;
Visto l'art. 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128, come sostituito
dall'art. 14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526, il quale contiene
apposite disposizioni concernenti i controlli e la vigilanza sulle
denominazioni protette dei prodotti agricoli e alimentari;
Visto il decreto 14 dicembre 1998, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 297 del 21 dicembre 1998, con
il quale l'organismo di controllo "C.S.Q.A. S.r.l.", con sede in
Thiene (Vicenza), via S. Gaetano, 74, e' stato autorizzato ad
effettuare i controlli sulla denominazione di origine protetta
"Bitto";
Considerato che la predetta autorizzazione ha validita' triennale
decorrente dal 21 dicembre 1998, data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana del decreto di autorizzazione in
precedenza citato;
Visto lo schema tipo di controllo relativo alle denominazioni
protette della filiera formaggi sul quale ha espresso parere positivo
il gruppo tecnico di valuta-zione, di cui alla previsione dell'art.
53, comma 1, della legge 24 aprile 1998, n. 128, come sostituito, e
in relazione al quale dovranno essere riformulati i piani di
controllo di tutti i formaggi a denominazione protetta, al fine di
soddisfare l'esigenza di fissare modalita' uniformi per l'esercizio
dell'attivita' di controllo sulle rispettive aree di produzione;
Ritenuto opportuno che il piano di controllo approvato con il
citato decreto 14 dicembre 1998, per la denominazione di origine
protetta "Bitto" venga adeguato allo schema tipo di controllo sopra
indicato;
Considerato che il Consorzio tutela Bitto, pur essendone richiesto,
non ha ancora provveduto a segnalare l'organismo di controllo da
autorizzare per il triennio successivo alla data di scadenza
dell'autorizzazione sopra indicata;
Considerata la necessita' di garantire l'efficienza del sistema di
controllo concernente la denominazione di origine protetta "Bitto"
anche nella fase intercorrente tra la scadenza della predetta
autorizzazione e il rinnovo della stessa.
Ritenuto di dover provvedere alla concessione di una proroga della
scadenza dell'autorizzazione per un periodo di tempo fissato in
centoventi giorni, a decorrere dalla data di scadenza della stessa,
alle medesime condizioni stabilite nella predetta autorizzazione;
Decreta:
Art. 1.
L'autorizzazione rilasciata all'organismo privato di controllo
"C.S.Q.A. S.r.l.", con sede in Thiene (Vicenza), via S. Gaetano, 74,
con decreto 14 dicembre 1998, ad effettuare i controlli sulla
denominazione di origine protetta "Bitto" registrata con il
regolamento della Commissione (CE) n. 1263/96 del 1 luglio 1996, e'
prorogata di centoventi giorni a far data dal 21 dicembre 2001.
Art. 2.
Nell'ambito del periodo di validita' della proroga di cui
all'articolo precedente l'organismo di controllo e' obbligato al
rispetto delle prescrizioni impartite con il decreto 14 dicembre
1998.
Roma, 11 dicembre 2001
Il direttore generale reggente: Ambrosio