Clementine di Calabria Igp - Approvazione modifica ordinaria al disciplinare di produzione - 2024
E' approvata la modifica ordinaria al disciplinare di produzione dellaIGP Clementine di Calabria, di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 131 del 6 giugno 2024.
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 12 luglio 2024
Modifica ordinaria al disciplinare di produzione della indicazione
geografica protetta «Clementine di Calabria». (24A03767)
(GU n.172 del 24-7-2024)
IL DIRIGENTE DELLA PQA 1
della Direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare
Visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualita' dei prodotti
agricoli e alimentari;
Visto il regolamento (UE) 2024/1143 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 aprile 2024, relativo alle indicazioni geografiche
dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonche'
alle specialita' tradizionali garantite e alle indicazioni
facoltative di qualita' per i prodotti agricoli, che modifica i
regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e che
sostituisce e abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012, entrato in
vigore il 13 maggio 2024;
Visto l'art. 24 del regolamento (UE) 2024/1143, rubricato
«Modifiche di un disciplinare» e, in particolare, il paragrafo 9
secondo il quale le modifiche ordinarie di un disciplinare sono
valutate e approvate dagli Stati membri o dai Paesi terzi nel cui
territorio e' situata la zona geografica del prodotto in questione e
sono comunicate alla Commissione;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, comma 1,
lettera d);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16
ottobre 2023, n. 178 «Regolamento recante la riorganizzazione del
Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle
foreste a norma dell'art. 1, comma 2 del decreto-legge 22 aprile
2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno
2023, n. 74.», registrato dalla Corte dei conti in data 24 novembre
2023 con n. 1536;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali del 31 gennaio 2024, n. 0047783, recante individuazione
degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e
definizione delle attribuzioni e relativi compiti;
Vista la direttiva del Ministro dell'agricoltura, della sovranita'
alimentare e delle foreste n. 45910 del 31 gennaio 2024, in corso di
registrazione presso gli organi di controllo, recante gli indirizzi
generali sull'attivita' amministrativa e sulla gestione per il 2024;
Vista la direttiva del Dipartimento della sovranita' alimentare e
dell'ippica 21 febbraio 2024 n. 85479, registrata dall'Ufficio
centrale di bilancio in data 28 febbraio 2024 al n. 129, per
l'attuazione degli obiettivi definiti dalla direttiva del Ministro 31
gennaio 2024 n. 45910, registrata dalla Corte dei conti in data 23
febbraio 2024 al n. 280, recante gli indirizzi generali
sull'attivita' amministrativa e sulla gestione per il 2024,
rientranti nella competenza del Dipartimento della sovranita'
alimentare e dell'ippica;
Vista la direttiva direttoriale n. 0289099 del 28 giugno 2024 della
Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare,
registrata dall'U.C.B. il 4 luglio 2024 al n. 493, in particolare
l'art. 1, comma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali
non generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, sono
autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti relativi ai
procedimenti amministrativi di competenza;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 2023,
registrato dal Ministero dell'economia e delle finanze in data 10
gennaio 2024 con n. 10 e presso la Corte dei conti in data 16 gennaio
2024, reg. 68, concernente il conferimento, a decorrere dalla data
del decreto e per il periodo di tre anni, dell'incarico di Capo del
Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, ai
sensi dell'art. 19, commi 3 e 6 del decreto legislativo n. 165 del
2001, al dott. Marco Lupo, dirigente di prima fascia appartenente ai
ruoli del medesimo Ministero, estraneo all'amministrazione, fermo
restando il disposto dell'art. 19, comma 8 del citato decreto
legislativo;
Visto il decreto di incarico di funzione dirigenziale di livello
generale conferito, ai sensi dell'art. 19, comma 4 del decreto
legislativo n. 165/2001, alla dott.ssa Eleonora Iacovoni, del 7
febbraio 2024 del Presidente del Consiglio dei ministri, registrato
dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 116, in data 23 febbraio
2024, ai sensi del decreto legislativo n. 123 del 30 giugno 2011
dell'art. 5, comma 2, lettera d);
Visto il decreto del direttore della Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare del 30 aprile 2024, n.
193350, registrato alla Corte dei conti al n. 999 in data 4 giugno
2024, con il quale e' stato conferito al dott. Pietro Gasparri
l'incarico di direttore dell'Ufficio PQA I della Direzione generale
della qualita' certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti
agricoli, agroalimentari e vitivinicoli e affari generali della
direzione;
Visto il decreto 14 ottobre 2013, n. 12511, recante disposizioni
nazionali per l'attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, sui regimi
di qualita' dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP
e STG;
Visto il regolamento (CE) n. 2325/1997 della Commissione del 24
novembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita'
europee - L 322 del 25 novembre 1997; con il quale e' stata
registrata la indicazione geografica protetta «Clementine di
Calabria»;
Vista l'istanza presentata, nel quadro della procedura prevista dal
regolamento (UE) n. 1151/2012, successivamente abrogato dal
sopracitato regolamento (UE) 2024/1143, dal Consorzio per la tutela
della IGP Clementine di Calabria, che possiede i requisiti previsti
dall'art. 13, comma 1 del decreto 14 ottobre 2013, n. 12511, intesa
ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione della
Indicazione geografica protetta (IGP) «Clementine di Calabria»;
Visto il parere favorevole espresso dalla Regione Calabria
competente per territorio circa la richiesta di modifica e a seguito
della riunione di pubblico accertamento prevista all'art. 8 del
decreto ministeriale14 ottobre 2013, n. 12511, tenutasi il giorno 14
maggio 2024 a Corigliano Rossano (CS);
Visto il comunicato del Ministero, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 131 del 6
giugno 2024 con il quale e' stata resa pubblica la proposta di
modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica
protetta «Clementine di Calabria» ai fini della presentazione di
opposizioni e considerato che, entro i termini previsti dal decreto
14 ottobre 2013, non sono pervenute opposizioni riguardo la proposta
di modifica di cui trattasi;
Considerato che, a seguito dell'esito positivo della procedura
nazionale di valutazione, conformemente all'art. 24, paragrafo 9, del
regolamento (UE) 2024/1143, sussistono i requisiti per approvare le
modifiche ordinarie contenute nella domanda di modifica del
disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta
«Clementine di Calabria»;
Ritenuto di dover procedere alla pubblicazione del presente decreto
di approvazione delle modifiche ordinarie del disciplinare di
produzione in questione e del relativo documento unico consolidato,
nonche' alla comunicazione delle stesse modifiche ordinarie alla
Commissione europea;
Decreta:
Art. 1
1. E' approvata la modifica ordinaria al disciplinare di produzione
della indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria», di
cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - Serie generale - n. 131 del 6 giugno 2024.
2. Il disciplinare di produzione consolidato della indicazione
geografica protetta «Clementine di Calabria», ed il relativo
documento unico consolidato, figurano rispettivamente agli allegati A
e B del presente decreto.
Art. 2
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. Le modifiche ordinarie di cui all'art. 1 sono comunicate, entro
trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, alla
Commissione europea.
3. Il presente decreto e il disciplinare consolidato della
indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria» saranno
pubblicati sul sito internet del Ministero dell'agricoltura, della
sovranita' alimentare e delle foreste.
Roma, 12 luglio 2024
Il dirigente: Gasparri
Allegato A
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE CLEMENTINE DI CALABRIA IGP
Art. 1.
Denominazione
L'indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria» e'
riservata ai frutti apireni che rispondono alle condizioni ed ai
requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Art. 2.
Caratteristiche del prodotto
L'indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria»
designa esclusivamente il frutto delle Clementine afferente alle
seguenti cultivar: «Spinoso», «SRA89», «ISA», «SRA 63», «Comune»,
«Hernandina».
L'indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria»
all'atto dell'immissione al consumo deve avere le seguenti
caratteristiche:
epicarpo: liscio con numerose ghiandole oleifere e con almeno i
2/3 della superficie di colore arancio;
forma: sferoidale leggermente schiacciata ai poli;
calibro: ammessi alla commercializzazione del prodotto
Clementine di Calabria IGP, i calibri 4 - 3 - 2 (diametro del frutto
minimo 50 mm e massimo 69 mm);
polpa: succosa, di colore arancione uniforme, deliquescente,
aromatica; percentuale di succo: maggiore o uguale del 40%.
semi: assenti o di numero esiguo;
tenore zuccherino: (Brix) minimo 10.
Non e' ammesso l'utilizzo di fungicidi di sintesi e deverdizzanti
in post raccolta.
Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione interessa la parte di territorio della
Regione Calabria atta alla coltivazione degli agrumi «Clementine» e
comprende i seguenti comuni:
a) Provincia di Reggio Calabria: Ardore, Benestare, Bianco,
Bovalino, Brancaleone, Casignana, Caulonia, Ferruzzano, Locri, Marina
di Gioiosa Jonica, Monasterace, Portigliola, Candidoni, Roccella
Jonica, Sant'Ilario dello Jonio, Siderno, Rizziconi, Gioia Tauro,
Palmi, Rosarno, San Ferdinando;
b) Provincia di Catanzaro: Borgia, Botricello, Curinga, Lamezia
Terme, Maida, Montauro, Montepaone, San Floro, San Pietro a Maida,
Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, Sellia, Sellia Marina, Simeri
Crichi, Soverato, Squillace, Catanzaro;
c) Provincia di Cosenza: Cassano all'Ionio, Castrovillari,
Corigliano-Rossano, Crosia, Francavilla Marittima, San Lorenzo del
Vallo, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Trebisacce, Vaccarizzo
Albanese, Saracena, Cariati, Calopezzati, San Demetrio Corone, San
Giorgio Albanese, Amendolara, Villapiana, Cerchiara di Calabria, San
Cosmo Albanese, Pietrapaola;
d) Provincia di Vibo Valentia: Briatico, Francavilla Angitola,
Limbadi, Nicotera, Pizzo, Maierato;
e) Provincia di Crotone: Ciro' Marina, Crucoli, Rocca di Neto,
Roccabernarda.
Art. 4.
Elementi che comprovano l'origine
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando
per ognuna gli input (prodotti in entrata) e gli output (prodotti in
uscita). In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi
elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle
catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori, dei
confezionatori nonche' attraverso la denuncia alla struttura di
controllo delle quantita' prodotte, e' garantita la tracciabilita' e
la rintracciabilita' (da monte a valle della filiera di produzione)
del prodotto.
Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi
elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della struttura di
controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e
dal relativo piano di controllo.
Art. 5.
Metodo di ottenimento
I terreni idonei per la coltivazione della IGP «Clementine di
Calabria» hanno un contenuto di limo ed argilla inferiore o uguale al
70% e con un contenuto in calcare attivo non superiore al 15%.
Le pratiche agronomiche e difesa fitosanitaria devono fare
riferimento a quanto previsto dalle norme comunitarie, nazionali e
regionali vigenti.
I sesti di impianto utilizzabili sono quelli generalmente usati,
con possibilita' per i nuovi impianti, di densita' per ettaro fino ad
un massimo di 1.000 piante, per i sesti dinamici ad alta densita'.
Le forme di allevamento ammesse, in volume, sono riconducibili
alla «chioma piena», con disposizione delle piante in funzione del
relativo sesto d'impianto.
Le piantagioni di clementine debbono essere opportunamente
distanziate da quelle di mandarino onde evitare l'impollinazione
incrociata e quindi la produzione di frutti con semi.
La produzione unitaria massima commercializzabile e' di 35.000 kg
ad ettaro per tutte le cultivar ammesse, relativamente ai calibri di
cui all'art. 2.
La eventuale conservazione dei frutti designabili con la
indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria» deve
utilizzare la tecnica della refrigerazione. I valori di temperatura
all'interno delle celle frigorifere debbono essere compresi tra 2°C e
7°C. I protocolli devono essere quelli dei Paesi dove il prodotto
viene esportato.
Art. 6.
Legame con l'ambiente
Dopo il 1950 la coltivazione delle clementine si e' diffusa in
Calabria dove ha trovato le condizioni del suo habitat naturale. La
produzione delle clementine e' fortemente dipendente dalle condizioni
pedo-climatiche. Nelle zone a clima mite e regolare, tipico dell'area
geografica in oggetto, il frutto e' in grado di sviluppare in pieno
le sue caratteristiche qualitative estrinseche ed intrinseche.
Art. 7.
Controllo
Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare e'
svolto da un organismo di controllo, conformemente a quanto stabilito
dall'art. 39 del regolamento (UE) 2024/1143.
L'organismo di controllo e' Check Fruit S.r.l., via dei Mille n.
24 - 40121 Bologna - Italia; tel. +39 051 649.48.36; fax +39 051
649.48.13; info@checkfruit.it
Art. 8.
Etichettatura e confezionamento
Le «Clementine di Calabria» I.G.P. vengono immesse sul mercato in
confezioni conformi alle norme vigenti, sigillate in modo tale da
impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura del
sigillo.
Sulle confezioni dovra' essere riportato il simbolo europeo della
IGP e la denominazione «Clementine di Calabria», seguita dalla
dicitura «Indicazione geografica protetta». Ogni altra indicazione
riportata sulle confezioni, comprese quelle previste per legge, nome,
ragione sociale, indirizzo del confezionatore, peso netto, dovranno
essere riportate con caratteri grafici di dimensione inferiore a
quelli impiegati per la denominazione.
E' altresi' ammessa presso i punti vendita la vendita frazionata
del prodotto proveniente da confezioni sigillate, a condizione che lo
stesso sia collocato in specifici scomparti o recipienti recanti,
bene in vista, le stesse informazioni previste per le confezioni
definite dal presente disciplinare di produzione.
E' consentito l'utilizzo di indicazioni o elementi grafici che
facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati
purche' non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in
inganno il consumatore, nonche' di altri riferimenti veritieri e
documentabili che siano consentiti dalla normativa comunitaria,
nazionale o regionale e che non siano in contrasto con le finalita' e
i contenuti del presente disciplinare.
La dizione «Indicazione geografica protetta» puo' essere ripetuta
in altra parte delle confezioni anche in forma di acronimo «I.G.P.» o
tradotta ai sensi della norma europea vigente.
Allegato B
DOCUMENTO UNICO
«Clementine di Calabria»
DOP ( ) IGP (X)
1. Denominazione (denominazioni) [della DOP o IGP] «Clementine di
Calabria».
2. Stato membro o Paese terzo: Italia.
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare.
3.1. Codice della nomenclatura combinata: 08 - frutta
commestibili; scorze di agrumi o di meloni.
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione
di cui al punto 1.
L'indicazione geografica protetta «Clementine di Calabria»
designa esclusivamente il frutto delle Clementine afferente alle
seguenti cultivar: «Spinoso», «SRA89», «ISA», «SRA 63», «Comune»,
«Hernandina». L'indicazione geografica protetta «Clementine di
Calabria» all'atto dell'immissione al consumo deve avere le seguenti
caratteristiche:
epicarpo: liscio con numerose ghiandole oleifere e con almeno i
2/3 della superficie di colore arancio; forma: sferoidale leggermente
schiacciata ai poli;
calibro: ammessi alla commercializzazione del prodotto
Clementine di Calabria IGP, i calibri 4-3-2 (diametro del frutto
minimo 50 mm e massimo 69 mm);
polpa: succosa, di colore arancione uniforme, deliquescente,
aromatica; percentuale di succo: maggiore o uguale del 40%;
semi: assenti o di numero esiguo;
tenore zuccherino: (Brix) minimo 10.
Non e' ammesso l'utilizzo di fungicidi di sintesi e deverdizzanti
in post raccolta.
3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie
prime (solo per i prodotti trasformati).
3.4. Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella
zona geografica delimitata.
Tutte le fasi di produzione delle «Clementine di Calabria» (IGP)
devono svolgersi nella zona geografica
3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura,
confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione
registrata.
Le «Clementine di Calabria» I.G.P. vengono immesse sul mercato in
confezioni conformi alle norme vigenti, sigillate in modo tale da
impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura del
sigillo.
3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto
cui si riferisce la denominazione registrata.
Sulle confezioni dovra' essere riportato il simbolo europeo della
IGP e la denominazione «Clementine di Calabria», seguita dalla
dicitura «Indicazione geografica protetta». Ogni altra indicazione
riportata sulle confezioni, comprese quelle previste per legge, nome,
ragione sociale, indirizzo del confezionatore, peso netto, dovranno
essere riportate con caratteri grafici di dimensione inferiore a
quelli impiegati per la denominazione. E' altresi' ammessa presso i
punti vendita la vendita frazionata del prodotto proveniente da
confezioni sigillate, a condizione che lo stesso sia collocato in
specifici scomparti o recipienti recanti, bene in vista, le stesse
informazioni previste per le confezioni. E' consentito l'utilizzo di
indicazioni o elementi grafici che facciano riferimento a nomi o
ragioni sociali o marchi privati purche' non abbiano significato
laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, nonche'
di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti
dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e che non siano in
contrasto con le finalita' e i contenuti del disciplinare. La dizione
«Indicazione geografica protetta» puo' essere ripetuta in altra parte
delle confezioni anche in forma di acronimo «I.G.P.» o tradotta ai
sensi della norma europea vigente.
4. Delimitazione concisa della zona geografica.
La zona di produzione interessa la parte di territorio della
Regione Calabria atta alla coltivazione degli agrumi «Clementine» e
comprende i seguenti comuni:
a) Provincia di Reggio Calabria: Ardore, Benestare, Bianco,
Bovalino, Brancaleone, Casignana, Caulonia, Ferruzzano, Locri, Marina
di Gioiosa Jonica, Monasterace, Portigliola, Candidoni, Roccella
Jonica, Sant'Ilario dello Jonio, Siderno, Rizziconi, Gioia Tauro,
Palmi, Rosarno, San Ferdinando;
b) Provincia di Catanzaro: Borgia, Botricello, Curinga, Lamezia
Terme, Maida, Montauro, Montepaone, San Floro, San Pietro a Maida,
Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, Sellia, Sellia Marina, Simeri
Crichi, Soverato, Squillace, Catanzaro;
c) Provincia di Cosenza: Cassano all'Ionio, Castrovillari,
Corigliano-Rossano, Crosia, Francavilla Marittima, San Lorenzo del
Vallo, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Trebisacce, Vaccarizzo
Albanese, Saracena, Cariati, Calopezzati, San Demetrio Corone, San
Giorgio Albanese, Amendolara, Villapiana, Cerchiara di Calabria, San
Cosmo Albanese, Pietrapaola;
d) Provincia di Vibo Valentia: Briatico, Francavilla Angitola,
Limbadi, Nicotera, Pizzo, Maierato;
e) Provincia di Crotone: Ciro' Marina, Crucoli, Rocca di Neto,
Roccabernarda.
5. Legame con la zona geografica.
Dopo il 1950 la coltivazione delle clementine si e' diffusa in
Calabria dove ha trovato le condizioni del suo habitat naturale. La
produzione delle clementine e' fortemente dipendente dalle condizioni
pedo-climatiche. Nelle zone a clima mite e regolare, tipiche
dell'area geografica in oggetto, il frutto e' in grado di sviluppare
in pieno le sue caratteristiche qualitative estrinseche ed
intrinseche.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
Questa amministrazione ha attivato la procedura nazionale di
opposizione pubblicando la proposta di modifica della IGP «Clementine
di Calabria» nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.
131 del 6 giugno 2024.
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