CO GE MO Monfalcone - Rinnovo gestione e la tutela dei molluschi bivalvi - 2025
A decorrere dalla data del presente decreto, la gestione e la tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo di Monfalcone, e' rinnovata per ulteriori cinque anni a favore del locale Consorzio - Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Monfalcone -, in sigla CO.GE.MO. Monfalcone -, cui aderiscono tutte le 40 imprese autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con il sistema draga idraulica, cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 24 dicembre 2024
Rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi
bivalvi nel Compartimento marittimo di Monfalcone al «CO.GE.MO.
Monfalcone». (25A00161)
(GU n.9 del 13-1-2025)
IL DIRETTORE GENERALE
della pesca marittima e dell'acquacoltura
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni e integrazioni, recante la riforma dell'organizzazione
del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante «norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, recante la
modernizzazione del settore pesca e dell'acquacoltura, a norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38;
Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, recante misure
per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura,
a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 1639 del 2
ottobre 1968, recante «Regolamento per l'esecuzione della legge 14
luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima»
e successive modificazioni ed integrazioni;
Visti gli articoli 1 e 3 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2022 e
convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204
(nella Gazzetta 4 gennaio 2023, n. 3), recante «Disposizioni urgenti
in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», con il
quale il «Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
assume la denominazione di Ministero dell'agricoltura, della
sovranita' alimentare e delle foreste (MASAF)»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16
ottobre 2023, n. 178, concernente «Regolamento recante la
riorganizzazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranita'
alimentare e delle foreste a norma dell'art. 1, comma 2, del
decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni,
dalla legge 21 giugno 2023, n. 74»;
Visto il decreto ministeriale n. 47783 del 31 gennaio 2024,
registrato dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 288,
concernente l'individuazione degli uffici dirigenziali non generali e
le relative competenze;
Vista la direttiva ministeriale n. 45910 del 31 gennaio 2024,
registrata dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 280,
recante gli indirizzi generali sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per il 2024;
Vista la direttiva dipartimentale del Capo Dipartimento della
sovranita' alimentare e dell'ippica prot. n. 85479 del 21 febbraio
2024, registrato dall'UCB al n. 129, in data 28 febbraio 2024,
concernente le disposizioni dirette ad assicurare il perseguimento
degli obiettivi definiti nella citata direttiva ministeriale n. 45910
del 31 gennaio 2024;
Viste le integrazioni alla citata direttiva dipartimentale del
Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica emanate con
decreto ministeriale n. 150351 del 29 marzo 2024, registrato dall'UCB
in data 11 aprile 2024 al n. 255 e con decreto ministeriale n. 260758
dell'11 giugno 2024, registrata dall'UCB in data 13 giugno 24 al n.
437;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9
marzo 2023, registrato dall'UCB al n. 92 in data 16 marzo 2023 e
dalla Corte dei conti al n. 434 in data 13 aprile 2023, con il quale
e' stato conferito al dott. Francesco Saverio Abate l'incarico di
direttore generale della direzione generale della pesca marittima e
dell'acquacoltura;
Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995, n. 44 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 1995, concernente
l'affidamento della gestione sperimentale della pesca dei molluschi
bivalvi ai consorzi tra imprese di pesca autorizzate alla cattura dei
molluschi bivalvi ai fini di un razionale prelievo della risorsa e di
un incremento della stessa;
Visto il decreto Ministeriale 1° dicembre 1998, n. 515, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999, con il quale si
adotta il regolamento recante disciplina dell'attivita' dei consorzi
di gestione dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 26 gennaio 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2012, recante adeguamento
alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca;
Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2000, recante
modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la
disciplina della pesca dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 7 febbraio 2006, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006, recante la nuova
disciplina sull'affidamento dei Consorzi di gestione e tutela dei
molluschi bivalvi nelle aree in mare aperto;
Visto il decreto ministeriale 7 maggio 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2012, recante il rinnovo,
per ulteriori cinque anni, dell'affidamento della gestione della
pesca dei molluschi bivalvi ai Consorzi di gestione gia' istituiti e
riconosciuti ai sensi dei decreti n. 44/95 e 515/98;
Visto il decreto direttoriale 19 giugno 2019, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 156 del 5 luglio 2019 realativo all'adozione
del Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca con il
sistema draghe idrauliche e rastrelli da natante cosi' come
identificati nella denominazione degli attrezzi di pesca in draghe
meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD) e draga meccanizzata
(DRB).
Visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21
dicembre 2006 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante
modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento
(CE) n. 1626/94;
Visto il regolamento (CE) n. 1224/2009, che istituisce un regime di
controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
Politica comune della pesca;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 404/2011 della
Commissione dell'8 aprile 2011 recante modalita' di applicazione del
regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime
di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
Politica comune della pesca;
Visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013, relativo alla Politica Comune della
Pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione 2004/585/Ce
del Consiglio;
Visto in particolare l'art. 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013,
che autorizza la Commissione ad adottare, ai sensi dell'art. 18 del
regolamento (CE) n. 1967/2006, piani di scarto mediante atti
delegati, per un periodo non superiore a tre anni, nonche' dispone
l'obbligo di sbarco per talune specie ittiche;
Visto in particolare l'art. 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013
che prevede l'adozione di Piani pluriennali contenenti misure di
conservazione volte a ricostituire e mantenere gli stock ittici al di
sopra di livelli in grado di produrre il rendimento massimo
sostenibile della specie molluschi bivalvi - Venus spp. - (Chamelea
gallina);
Visto il regolamento (UE) 2015/812 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 20 maggio 2015 che modifica i regolamenti (CE) n.
850/98, (CE) n. 2187/2005, (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1098/2007,
(CE) n. 254/2002, (CE) n. 2347/2002 e (CE) n. 1224/2009 del
Consiglio, e i regolamenti (UE) n. 1379/2013 e (UE) n. 1380/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'obbligo di
sbarco e abroga il regolamento (CE) n. 1434/98 del Consiglio;
Visto il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo alla conservazione delle
risorse della pesca e alla protezione degli ecosistemi marini
attraverso misure tecniche, che modifica i regolamenti (CE) n.
1967/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n.
1380/2013, (UE) 2016/1139, (UE) 2018/973, (UE) 2019/472 e (UE)
2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga i
regolamenti (CE) n. 894/97, (CE) n. 850/98, (CE) n. 2549/2000, (CE)
n. 254/2002, (CE) n. 812/2004 e (CE) n. 2187/2005 del Consiglio, in
particolare l'art. 15, paragrafo 2;
Visto il regolamento delegato (UE) 2022/2587 della Commissione del
18 agosto 2022, pubblicato nella Gazzetta Unionale del 30 dicembre
2022, che modifica il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda la taglia minima di
riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp.) in alcune
acque territoriali italiane, fino al 31 dicembre 2025;
Visto il regolamento (UE) n. 2023/2842 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 22 novembre 2023 che modifica i regolamenti (CE) n.
1224/2009, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e i
regolamenti (UE) 2016/1139, (UE) 2017/2403 e (UE) 2019/473 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli
nel settore della pesca;
Visto il decreto direttoriale prot. n. 0053150 del 2 febbraio 2023
con il quale e' stato adottato il «Piano nazionale di gestione dei
rigetti degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina)
sin d'ora vongola, redatto ai sensi degli articoli 15 e 18 del
regolamento (UE) n. 1380/2013»;
Vista la nota prot.n. 0057212 del 6 febbraio 2024 con la quale la
direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, al fine
di dare continuita' ai programmi delle attivita' di gestione e di
tutela che i singoli Consorzi hanno previsto per l'anno 2024, ha
comunicato la proroga dell'affidamento per l'intero anno in corso;
Considerata la richiesta del CO.GE.MO. Monfalcone ai fini del
rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi
bivalvi nell'ambito del compartimento marittimo di Monfalcone,
trasmessa per il tramite dell'Organismo nazionale di programmazione
dei Consorzi di
gestione per la gestione ed il riequilibrio della risorsa molluschi
bivalvi in data 10 settembre 2024;
Considerata la necessita' di procedere ad una valutazione di
carattere tecnico-scientifico propedeutica alla finalizzazione del
procedimento di rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca
dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Monfalcone;
Visto il decreto direttoriale 22 dicenbre 2017, n. 0024824, con il
quale e' stata approvata la convenzione tra il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali e il C.N.R. - I.R.BIM. -
Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine - di
Ancona, finalizzato all'elaborazione di un progetto comune per
predisporre uno studio propedeutico al rinnovo dell'affidamento della
gestione della pesca dei molluschi bivalvi ai Consorzi di gestione;
Considerato che, in virtu' della convenzione con il C.N.R. -
I.R.BIM. di Ancona, la direzione generale della pesca e
dell'acquacoltura ha trasmesso al medesimo istituto l'istanza di
rinnovo e la documentazione prodotta dal Consorzio, al fine di
acquisire la prevista valutazione tecnicoscientifica e di un parere
sull'eventuale possibilita' di rinnovo dell'affidamento della
gestione al consorzio;
Visto il parere favorevole pervenuto in data 20 settembre 2024, con
il quale il C.N.R. - I.R.BIM. di Ancona, all'esito della valutazione
della documentazione acquisita, della disamina tecnicoscientifica
della stessa ed in relazione alla collaborazione con Consorzio per la
realizzazione dei survey scientifici nazionali, volti a valutare lo
stato della risorsa, ha espresso il proprio parere favorevole al
rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi
bivalvi per ulteriori cinque anni al Co.Ge.Mo. Monfalcone;
Considerata la necessita' di continuare ad assicurare una gestione
razionale e durevole nel tempo della pesca dei molluschi bivalvi nel
Compartimento marittimo di Monfalcone in cui e' gia' stato istituito
e riconosciuto il consorzio di gestione, cosi' da assicurare
un'omogenea applicazione delle modalita' di prelievo per tutte le
imprese operanti;
Considerato che nel Compartimento marittimo di Monfalcone e' stata
gia' affidata, la gestione della pesca dei molluschi bivalvi al
Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel
Compartimento marittimo di Monfalcone, in sigla CO.GE.MO. Monfalcone,
da ultimo con decreto ministeriale 22 febbraio 2019, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 64 del 16 marzo 2019;
Tenuto conto che il numero complessivo delle unita' autorizzate
alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica cosi' come
identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi
dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in «draghe
meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)» e' di n. 40, giusta la
precorsa corrispondenza con gli Uffici della Commisione europea di
cui all'elenco draghe, allegato al decreto direttoriale prot.n.
0053150 del 2 febbraio 2023 con il quale e' stato adottato il Piano
nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola - Venus
spp. - (Chamelea gallina);
Considerato che il suddetto Consorzio CO.GE.MO. Monfalcone
comprende soci che rappresentano la totalita' delle unita' abilitate
alla cattura dei molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento
marittimo di Monfalcone ed, in particolare, aderiscono tutte le 40
imprese esercitanti l'attivita' di prelievo con l'attrezzo «draghe
meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)»;
Valutato che attraverso l'adozione di idonee misure atte ad
assicurare l'equilibrio tra capacita' di prelievo e quantita' di
risorse disponibili, la gestione della pesca dei molluschi bivalvi
affidata ai Consorzi di gestione su base compartimentale, ha prodotto
sostanzialmente effetti positivi sulla corretta gestione di tale
risorsa;
Ritenuto che la gestione e la tutela della risorsa molluschi
bivalvi e' finalizzata, in particolare, all'esercizio responsabile
della pesca volto a raggiungere un equilibrio tra lo sforzo di pesca
e le reali capacita' produttive del mare e, pertanto, rientra
nell'ambito della piu' ampia tutela dell'ambiente e dell'ecosistema
marino;
Considerato che il CO.GE.MO. Monfalcone ha rispettato il
cronoprogramma di tutte le misure da adottare in virtu' dell'adozione
del Piano nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola
- Venus spp. - (Chamelea gallina), rispettando la riduzione dello
sforzo di pesca, individuato i punti di sbarco presso ogni porto,
adottando la riduzione dello sforzo di pesca, le misure di controllo
e gestione dell'attivita' di pesca attraverso l'introduzione del
sistema di monitoraggio e registrazione della posizione in mare di
ciascuna unita', il sistema di certificazione attestante la
conformita' del prodotto alla taglia minima di riferimento,
l'individuazione delle aree di restocking, nonche' l'adozione di un
sistema di monitoraggio scientifico nelle suddette zone;
Decreta:
Art. 1
1. A decorrere dalla data del presente decreto, la gestione e la
tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto
ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo
di Monfalcone, e' rinnovata per ulteriori cinque anni a favore del
locale Consorzio - Consorzio per la gestione della pesca dei
molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Monfalcone -, in
sigla «CO.GE.MO. Monfalcone» -, cui aderiscono tutte le 40 imprese
autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con il sistema draga
idraulica, cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi
di pesca - ai sensi dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012
in «draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)».
2. Ai fini dell'approvazione da parte del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste -
Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, il
CO.GE.MO. Monfalcone e' obbligato a comunicare le eventuali
modificazioni che saranno apportate allo statuto.
Art. 2
1. Il CO.GE.MO. Monfalcone propone al Ministero dell'agricoltura,
della sovranita' alimentare e delle foreste - Direzione generale
della pesca marittima e dell'acquacoltura, ed al Capo del
Compartimento marittimo di Monfalcone, le misure tecniche previste
dai decreti ministeriali nn. 44/1995 e 515/1998, relative al prelievo
dei molluschi bivalvi.
2. Le misure tecniche di gestione devono essere necessariamente
corredate dal motivato parere scientifico di riferimento di cui al
punto 5.13 del Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca
con il sistema draghe idrauliche e rastrello a natante, citato nelle
premesse.
Art. 3
1. Il CO.GE.MO. Monfalcone, in virtu' del rinnovo dell'affidamento
della gestione della pesca dei molluschi bivalvi deve, quale
obiettivo primario, assicurare l'incremento e la tutela dei molluschi
bivalvi attraverso concrete iniziative per la salvaguardia di tale
risorsa con semina, ripopolamento, controllo delle catture,
istituzione di aree di riposo biologico e turnazione dell'attivita'
di pesca delle imbarcazioni.
Art. 4
1. Le misure tecniche di gestione e tutela proposte dal CO.GE.MO.
Monfalcone, cosi' come formalizzate, sono obbligatorie anche per le
imprese non aderenti al Consorzio ed operanti nell'ambito del
Compartimento marittimo di Monfalcone.
Art. 5
1. Ai sensi dei menzionati decreti ministeriali n. 44/1995 e n.
515/1998, le persone incaricate dal CO.GE.MO. Monfalcone della
vigilanza sulla cattura dei molluschi bivalvi, possono ottenere la
qualifica di agente giurato, previa approvazione della nomina da
parte del Prefetto competente per territorio, su parere del capo del
Compartimento marittimo di riferimento ai sensi delle vigenti leggi.
Art. 6
1. Il Consorzio CO.GE.MO. Monfalcone ed i singoli soci, per il
raggiungimento dei fini istituzionali, beneficiano, in via
prioritaria, degli incentivi di cui alle norme nazionali, regolamenti
comunitari e disposizioni regionali.
2. Gli incentivi di cui al punto 1 non sono corrisposti ai soci a
doppio titolo di partecipanti al Consorzio ed a quello di singoli
soci.
Art. 7
1. Per il costante monitoraggio ai fini della valutazione della
consistenza della risorsa molluschi bivalvi nell'ambito del
Compartimento marittimo di Monfalcone, il CO.GE.MO. Monfalcone e'
tenuto ad affidare l'incarico ad un Istituto scientifico, esperto in
valutazione dei molluschi, riconosciuto dal Ministero
dell'Agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste.
2. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, il CO.GE.MO. Monfalcone e'
tenuto a trasmettere alla Direzione Generale della pesca marittima e
dell'acquacoltura, per il tramite della Capitaneria di Porto di
Monfalcone, il programma delle attivita' di gestione e di tutela che
intende svolgere per l'anno successivo, sulla base di una dettagliata
relazione del ricercatore sull'attivita' di gestione svolta dal
Consorzio medesimo nell'anno in corso.
3. Il CO.GE.MO. Monfalcone ha l'obbligo di proseguire ed
implementare la messa in opera di misure gestionali efficaci a
garantire una sostenibilita' ecologica e socioeconomica, e continuare
il lavoro di reportistica svolto nell'ultimo decennio.
4. Fondamentale e' la trasmissione di dati esaustivi al Ministero,
senza i quali verrebbe meno qualsiasi presupposto per la
realizzazione di futuri piani di gestione. E' indispensabile che il
Consorzio di gestione si renda responsabile della raccolta dati di
pesca (llegato A al decreto ministeriale 29 gennaio 2018), per cio'
che riguarda sia lo sforzo di pesca (ore di pesca effettive) che i
quantitativi di cattura, informazioni che rappresentano il
presupposto essenziale su cui impostare le varie misure gestionali.
Art. 8
1. Il Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e
delle foreste, sentiti il Capo del Compartimento marittimo di
Monfalcone nonche' le Associazioni nazionali di categoria puo'
revocare l'affidamento della gestione della pesca dei molluschi
bivalvi al CO.GE.MO. Monfalcone nei casi in cui, richiamato
all'osservanza degli obblighi derivanti da disposizioni legislative,
regolamentari e statuarie, persista nel violarli o quando
l'insufficienza dell'azione del medesimo Consorzio o altre
circostanze determini il suo irregolare funzionamento, con
pregiudizio per l'assolvimento degli scopi previsti dalla pertinente
normativa di settore.
Il presente decreto e' pubblicato sul sito internet ufficiale del
Ministero dell'Agricoltrura, della sovranita' alimentare e delle
foreste, nonche' nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 24 dicembre 2024
Il direttore generale: Abate