Consorzio di tutela dei vini Colli di Parma - Approvazione statuto e conferimento incarico
Approvazione della statuto del consorzio di tutela dei vini "Colli di Parma" e conferimento dell'incarico allo svolgimento delle funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla denominazione di origine controllata.
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DECRETO 19 febbraio 2001
Approvazione della statuto del consorzio di tutela dei vini "Colli di
Parma" e conferimento dell'incarico allo svolgimento delle funzioni
di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi
connessi alla denominazione di origine controllata.
(GU n.55 del 7-3-2001)
IL DIRETTORE GENERALE
delle politiche agricole ed agroindustriali nazionali
Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante la "Nuova
disciplina delle denominazioni di origine dei vini" ed in particolare
gli articoli 19, 20 e 21 concernenti disposizioni sui consorzi
volontari di tutela e consigli interprofessionali per le
denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche;
Visto il decreto 4 giugno 1997, n. 256, con il quale e' stato
adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire
l'attivita' dei consorzi volontari di tutela e dei consigli
interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni
geografiche tipiche dei vini;
Vista la richiesta presentata in data 29 gennaio 1999 dal consorzio
di tutela dei vini "Colli di Parma" a D.O.C., con sede in Parma, via
Verdi n. 2, presso la camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura, intesa ad ottenere l'approvazione del proprio statuto,
ai sensi dell'art. 2, comma 3, del predetto decreto n. 256/1997;
Visto il parere espresso dal Comitato nazionale per la tutela e la
valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni
geografiche tipiche dei vini sulla proposta di statuto in questione;
Considerato che il citato consorzio ha trasmesso con nota del
31 gennaio 2001 il proprio statuto approvato dall'assemblea
straordinaria ed adeguato alla luce delle osservazioni formulate da
questo Ministero, previo parere del predetto Comitato nazionale;
Considerato altresi' che il consorzio istante ha certificato la
propria rappresentativita' nell'ambito della denominazione di cui
all'art. 3 del citato decreto n. 256/1997 e che la stessa risulta
superiore al limite del 40%, tale da evitare la costituzione del
consiglio interprofessionale, ai sensi dell'art. 20, comma 4, della
legge n. 164/1992 e sufficiente per affidare al consorzio stesso
l'incarico di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di
cura generale degli interessi relativi alla citata denominazione di
origine controllata, nonche' di proposta e di consultazione nei
confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19,
comma 1, primo e secondo periodo, della citata legge n. 164/1992;
Decreta:
Art. 1.
E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del consorzio di tutela dei vini "Colli di Parma" a D.O.C., con sede in Parma, via Verdi n. 2, presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, cosi' come risulta dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso consorzio e trasmesso a questo Ministero in data 31 gennaio 2001.
Art. 2.
Il consorzio di tutela dei vini "Colli di Parma" a D.O.C. e' incaricato di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi relativi alla citata denominazione di origine, nonche' di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 19, comma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164.
Art. 3.
Entro tre anni dalla data di pubblicazione del presente decreto, il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione dei vini DO e IGT procedera' alla verifica della sussistenza del requisito di rappresentativita' del consorzio di tutela dei vini "Colli di Parma" a D.O.C. e, ove sia accertata la mancanza di tale requisito, il Ministero procedera' alla sospensione dell'incarico attribuito con l'art. 2 del presente decreto.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 19 febbraio 2001
Il direttore generale: Ambrosio
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