Consorzio Molluschi Nord Gargano - Affidamento gestione pesca molluschi bivalvi Compartimento marittimo Manfredonia - 2025
A decorrere dalla data del presente decreto, la gestione e la tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo di Manfredonia, e' affidata, per un periodo di cinque anni, a favore del locale consorzio denominato Consorzio Molluschi Nord Gargano con sede a Cagnano Varano, in via Alessandrini n. 6/B, cui aderiscono in particolare soci, le cui imprese risultano titolari di quarantadue unita', sulle previste cinquantuno, per una percentuale quindi superiore al 75% delle imprese titolari delle imbarcazioni autorizzate - nel Compartimento marittimo di Manfredonia -, alla cattura dei molluschi bivalvi con il sistema draga idraulica, cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in «draghe meccaniche comprese le turbo soffianti (HMD)».
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 24 dicembre 2024
Affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Manfredonia al «Consorzio Molluschi Nord Gargano», in Cagnano Varano. (25A00160)
(GU n.9 del 13-1-2025)
IL DIRETTORE GENERALE
della pesca marittima e dell'acquacoltura
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni e integrazioni, recante la riforma dell'organizzazione
del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante «norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, recante misure
per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura,
a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 1639 del 2
ottobre 1968, recante «Regolamento per l'esecuzione della legge 14
luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima»
e successive modificazioni ed integrazioni;
Visti gli articoli 1 e 3 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2022 e
convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204
(nella Gazzetta Ufficiale 4 gennaio 2023, n. 3), recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei
Ministeri», con il quale il «Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali assume la denominazione di Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste
(MASAF)»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16
ottobre 2023, n. 178, concernente «Regolamento recante la
riorganizzazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranita'
alimentare e delle foreste a norma dell'art. 1, comma 2, del
decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni,
dalla legge 21 giugno 2023, n. 74»;
Visto il decreto ministeriale n. 47783 del 31 gennaio 2024,
registrato dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 288,
concernente l'individuazione degli uffici dirigenziali non generali e
le relative competenze;
Vista la direttiva ministeriale n. 45910 del 31 gennaio 2024,
registrata dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 280,
recante gli indirizzi generali sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per il 2024;
Vista la direttiva dipartimentale del Capo Dipartimento della
sovranita' alimentare e dell'ippica prot. n. 85479 del 21 febbraio
2024, registrato dall'UCB al n. 129, in data 28 febbraio 2024,
concernente le disposizioni dirette ad assicurare il perseguimento
degli obiettivi definiti nella citata direttiva ministeriale n. 45910
del 31 gennaio 2024;
Viste le integrazioni alla citata direttiva dipartimentale del
Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica emanate con
decreto ministeriale n. 150351 del 29 marzo 2024, registrato dall'UCB
in data 11 aprile 2024 al n. 255 e con decreto ministeriale n. 260758
dell'11 giugno 2024, registrata dall'UCB in data 13 giugno 2024 al n.
437;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9
marzo 2023, registrato dall'UCB al n. 92 in data 16 marzo 2023 e
dalla Corte dei conti al n. 434 in data 13 aprile 2023, con il quale
e' stato conferito al dott. Francesco Saverio Abate l'incarico di
direttore generale della Direzione generale della pesca marittima e
dell'acquacoltura;
Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995, n. 44 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 1995, concernente
l'affidamento della gestione sperimentale della pesca dei molluschi
bivalvi ai consorzi tra imprese di pesca autorizzate alla cattura dei
molluschi bivalvi ai fini di un razionale prelievo della risorsa e di
un incremento della stessa;
Visto il decreto ministeriale 1° dicembre 1998, n. 515, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999, con il quale si
adotta il regolamento recante disciplina dell'attivita' dei consorzi
di gestione dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 26 gennaio 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2012, recante adeguamento
alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca;
Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2000, recante
modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la
disciplina della pesca dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 7 febbraio 2006, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006, recante la nuova
disciplina sull'affidamento dei Consorzi di gestione e tutela dei
molluschi bivalvi nelle aree in mare aperto;
Visto il decreto direttoriale 19 giugno 2019, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 156 del 5 luglio 2019 relativo all'adozione del
Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca con il sistema
draghe idrauliche e rastrelli da natante cosi' come identificati
nella denominazione degli attrezzi di pesca in draghe meccaniche
comprese le turbosoffianti (HMD) e draga meccanizzata (DRB);
Visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21
dicembre 2006 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante
modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento
(CE) n. 1626/94;
Visto il regolamento (CE) n. 1224/2009, che istituisce un regime di
controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
politica comune della pesca;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 404/2011 della
Commissione dell'8 aprile 2011 recante modalita' di applicazione del
regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime
di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
politica comune della pesca;
Visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della
pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione 2004/585/Ce
del Consiglio;
Visto in particolare l'art. 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013,
che autorizza la Commissione ad adottare, ai sensi dell'art. 18 del
regolamento (CE) n. 1967/2006, piani di scarto mediante atti
delegati, per un periodo non superiore a tre anni, nonche' dispone
l'obbligo di sbarco per talune specie ittiche;
Visto in particolare l'art. 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013
che prevede l'adozione di Piani pluriennali contenenti misure di
conservazione volte a ricostituire e mantenere gli stock ittici al di
sopra di livelli in grado di produrre il rendimento massimo
sostenibile della specie molluschi bivalvi - Venus spp. - (Chamelea
gallina);
Visto il regolamento (UE) 2015/812 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 20 maggio 2015 che modifica i regolamenti (CE) n.
850/98, (CE) n. 2187/2005, (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1098/2007, (CE)
n. 254/2002, (CE) n. 2347/2002 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, e i
regolamenti (UE) n. 1379/2013 e (UE) n. 1380/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'obbligo di sbarco e
abroga il regolamento (CE) n. 1434/98 del Consiglio;
Visto il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo alla conservazione delle
risorse della pesca e alla protezione degli ecosistemi marini
attraverso misure tecniche, che modifica i regolamenti (CE) n.
1967/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n.
1380/2013, (UE) 2016/1139, (UE) 2018/973, (UE) 2019/472 e (UE)
2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga i
regolamenti (CE) n. 894/97, (CE) n. 850/98, (CE) n. 2549/2000, (CE)
n. 254/2002, (CE) n. 812/2004 e (CE) n. 2187/2005 del Consiglio, in
particolare l'art. 15, paragrafo 2;
Visto il regolamento delegato (UE) 2022/2587 della Commissione del
18 agosto 2022, pubblicato nella Gazzetta Unionale del 30 dicembre
2022, che modifica il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda la taglia minima di
riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp.) in alcune
acque territoriali italiane, fino al 31 dicembre 2025;
Visto il regolamento (UE) n. 2023/2842 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 22 novembre 2023 che modifica i regolamenti (CE) n.
1224/2009, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e i
regolamenti (UE) 2016/1139, (UE) 2017/2403 e (UE) 2019/473 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli
nel settore della pesca;
Visto il decreto direttoriale prot. n. 0053150 del 2 febbraio 2023
con il quale e' stato adottato il Piano nazionale di gestione dei
rigetti degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina)
sin d'ora vongola, redatto ai sensi degli articoli 15 e 18 del
regolamento (UE) n. 1380/2013;
Ravvisata la necessita' di assicurare un equilibrio tra la
capacita' di prelievo e le risorse disponibili nell'ambito del
Compartimento marittimo di Manfredonia;
Considerato che nel Compartimento marittimo di Manfredonia e' stato
costituito il «Consorzio Molluschi Nord Gargano» per la gestione
della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di
Manfredonia, con sede a Cagnano Varano (FG), via Alessandrini n. 6/B;
Tenuto conto che il numero complessivo delle unita' autorizzate
alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica nell'ambito del
Compartimento marittimo di Manfredonia e' di cinquantuno, cosi' come
desunto dall'elenco Draghe, trasmesso ai competenti uffici della
Commissione europea, allegato al decreto direttoriale prot. n. 005350
del 2 febbraio 2023, relativo all'adozione del Piano nazionale di
gestione dei rigetti per la risorsa vongola Venus spp. (Chamelea
gallina);
Considerato che il suddetto «Consorzio Molluschi Nord Gargano»,
comprende soci che rappresentano oltre il 75% delle unita' abilitate
alla cattura dei molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento
marittimo di Manfredonia e, in particolare, aderiscono imprese
titolari di quarantadue unita', sulle previste cinquantuno,
esercitanti l'attivita' di prelievo con l'attrezzo «draghe meccaniche
comprese le turbosoffianti (HMD)»;
Considerata altresi' la necessita' di assicurare una gestione
razionale della risorsa molluschi nell'ambito del Compartimento
marittimo di Manfredonia e consentire alle imprese di pesca delle
unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con «draghe
meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)» un equilibrato prelievo
di tale risorsa;
Tenuto conto che l'affidamento ai consorzi di gestione della pesca
dei molluschi bivalvi ha, quale obiettivo primario, l'incremento e la
tutela dei molluschi medesimi attraverso concrete iniziative per la
salvaguardia di tale risorsa;
Considerato che la gestione della pesca dei molluschi bivalvi
nell'ambito del Compartimento marittimo di Manfredonia, affidata al
locale consorzio, in analogia ad altri casi, produrrebbe effetti
sostanzialmente positivi sulla corretta gestione di tale risorsa;
Ritenuto che la gestione e la tutela della risorsa molluschi
bivalvi e' finalizzata, in particolare, all'esercizio responsabile
della pesca volto a raggiungere un equilibrio tra lo sforzo di pesca
e le reali capacita' produttive del mare e, pertanto, rientra
nell'ambito della piu' ampia tutela dell'ambiente e dell'ecosistema
marino;
Visto il parere favorevole delle associazioni nazionali di
categoria e, in particolare dell'alleanza delle cooperative italiane,
con nota prot. n. 064 del 30 ottobre 2024;
Vista la richiesta del Presidente del Consorzio Molluschi Nord
Gargano ai fini dell'affidamento della gestione della pesca dei
molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento marittimo di
Manfredonia, in data 11 novembre 2024;
Vista la nota prot. n. 3407-III/20 del 5 novembre 2024
dell'Universita' di Bari «Aldo Moro» - Dipartimento di bioscienze,
biotecnologie e ambiente - con la quale il suddetto Ateneo, su
richiesta del «Consorzio Molluschi Nord Gargano» ha confermato la
propria disponibilita' per intervenire nella funzione di Istituto
scientifico di riferimento;
Considerato che il «Consorzio Molluschi Nord Gargano» ha provveduto
a redigere, unitamente al Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e
ambiente dell'Universita' di Bari «Aldo Moro», il «Programma delle
attivita' di gestione a tutela della risorsa - anno 2025»; nel quale
intende rispettare il cronoprogramma di tutte le misure da adottare
in virtu' dell'adozione del Piano nazionale di gestione dei rigetti
degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina),
considerando l'adozione di iniziative per la riduzione dello sforzo
di pesca, le misure di controllo e gestione dell'attivita' di pesca
attraverso l'introduzione del sistema di monitoraggio e registrazione
della posizione in mare di ciascuna unita', il sistema di
certificazione attestante la conformita' del prodotto alla taglia
minima di riferimento, l'individuazione delle aree di restocking,
nonche' l'adozione di un sistema di monitoraggio scientifico nelle
suddette zone;
Vista la nota della Capitaneria di porto di Manfredonia n. 0026553
in data 9 dicembre 2024 con la quale, nel trasmettere il Programma
delle attivita' di gestione a tutela della risorsa - anno 2025
nonche' l'elenco delle imprese di pesca aderenti al Consorzio
Molluschi Nord Gargano, con l'indicazione delle imbarcazioni armate
debitamente sottoscritto da ciascun armatore e vistato dalla medesima
Autorita' Marittima dopo disamina dello stesso, ha rappresentato che
e' stato soddisfatto il requisito previsto dall'art. 1 dei decreti
ministeriali n. 44/1995 e 515/1998, raggiungendo una percentuale pari
all'80% delle imprese aderenti;
Decreta:
Art. 1
1. A decorrere dalla data del presente decreto, la gestione e la
tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto
ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo
di Manfredonia, e' affidata, per un periodo di cinque anni, a favore
del locale consorzio denominato «Consorzio Molluschi Nord Gargano»
con sede a Cagnano Varano, in via Alessandrini n. 6/B, cui aderiscono
in particolare soci, le cui imprese risultano titolari di quarantadue
unita', sulle previste cinquantuno, per una percentuale quindi
superiore al 75% delle imprese titolari delle imbarcazioni
autorizzate - nel Compartimento marittimo di Manfredonia -, alla
cattura dei molluschi bivalvi con il sistema draga idraulica, cosi'
come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai
sensi dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in «draghe
meccaniche comprese le turbo soffianti (HMD)».
2. Ai fini dell'approvazione da parte del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste -
Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, il
«Consorzio Molluschi Nord Gargano» e' obbligato a comunicare le
eventuali modifiche che saranno apportate allo statuto.
Art. 2
1. Il «Consorzio Molluschi Nord Gargano» propone al Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste -
Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, ed al
Capo del Compartimento marittimo di Manfredonia, le misure tecniche
previste dai decreti ministeriali nn. 44/1995 e 515/1998, relative al
prelievo dei molluschi bivalvi nonche' dal decreto direttoriale prot.
n. 005350 del 2 febbraio 2023, relativo all'adozione del Piano
nazionale di gestione dei rigetti per la risorsa vongola Venus spp.
(Chamelea gallina);
2. Le misure tecniche di gestione devono essere necessariamente
corredate dal motivato parere scientifico di riferimento di cui al
punto 5.13 del Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca
con il sistema draghe idrauliche e rastrello a natante, citato nelle
premesse.
Art. 3
1. Il «Consorzio Molluschi Nord Gargano», in virtu'
dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi
nell'ambito del Compartimento marittimo di Manfredonia deve, quale
obiettivo primario, assicurare l'incremento e la tutela dei molluschi
bivalvi attraverso concrete iniziative per la salvaguardia di tale
risorsa con semina, ripopolamento, controllo delle catture,
istituzione di aree di riposo biologico e turnazione dell'attivita'
di pesca delle imbarcazioni.
Art. 4
1. Le misure tecniche di gestione e tutela proposte dal «Consorzio
Molluschi Nord Gargano», cosi' come formalizzate, sono obbligatorie
anche per le imprese non aderenti al consorzio ed operanti
nell'ambito del Compartimento marittimo di Manfredonia.
Art. 5
1. Ai sensi dei menzionati decreti ministeriali n. 44/1995 e n.
515/1998, le persone incaricate dal «Consorzio Molluschi Nord
Gargano» della vigilanza sulla cattura dei molluschi bivalvi, possono
ottenere la qualifica di agente giurato, previa approvazione della
nomina da parte del prefetto competente per territorio, su parere del
capo del Compartimento marittimo di riferimento ai sensi delle
vigenti leggi.
Art. 6
1. Il «Consorzio Molluschi Nord Gargano» ed i singoli soci, per il
raggiungimento dei fini istituzionali, beneficiano, in via
prioritaria, degli incentivi di cui alle norme nazionali, regolamenti
comunitari e disposizioni regionali.
2. Gli incentivi di cui al punto 1 non sono corrisposti ai soci a
doppio titolo di partecipanti al consorzio ed a quello di singoli
soci.
Art. 7
1. Per il costante monitoraggio ai fini della valutazione della
consistenza della risorsa molluschi bivalvi nell'ambito del
Compartimento marittimo di Manfredonia, il «Consorzio Molluschi Nord
Gargano» e' tenuto a comunicare l'eventuale variazione dell'Istituto
scientifico di riferimento citato nelle premesse al Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste.
2. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, il «Consorzio Molluschi
Nord Gargano» e' tenuto a trasmettere alla Direzione generale della
pesca marittima e dell'acquacoltura, per il tramite della Capitaneria
di porto di Manfredonia, il programma delle attivita' di gestione e
di tutela che intende svolgere per l'anno successivo, sulla base di
una dettagliata relazione del ricercatore sull'attivita' di gestione
svolta dal consorzio medesimo nell'anno in corso.
3. Il consorzio ha l'obbligo di impegnarsi alla realizzazione dei
survey scientifici annuali con il supporto dell'ente scientifico di
riferimento.
4. Fondamentale e' la trasmissione di dati esaustivi al Ministero,
senza i quali verrebbe meno qualsiasi presupposto per la
realizzazione di futuri piani di gestione. E' indispensabile che il
consorzio di gestione si renda responsabile della raccolta dati di
pesca (allegato A al decreto ministeriale 29 gennaio 2018), per cio'
che riguarda sia lo sforzo di pesca (ore di pesca effettive) che i
quantitativi di cattura, informazioni che rappresentano il
presupposto essenziale su cui impostare le varie misure gestionali.
Art. 8
1. Il Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e
delle foreste, sentiti il Capo del Compartimento marittimo di
Manfredonia nonche' le associazioni nazionali di categoria puo'
revocare l'affidamento della gestione della pesca dei molluschi
bivalvi al «Consorzio Molluschi Nord Gargano» nei casi in cui,
richiamato all'osservanza degli obblighi derivanti da disposizioni
legislative, regolamentari e statuarie, persista nel violarli o
quando l'insufficienza dell'azione del medesimo consorzio o altre
circostanze determini il suo irregolare funzionamento, con
pregiudizio per l'assolvimento degli scopi previsti dalla pertinente
normativa di settore.
Il presente decreto e' pubblicato sul sito internet ufficiale del
Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle
foreste, nonche' nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 24 dicembre 2024
Il direttore generale: Abate
« Prosciutto Toscano Dop - Modifica ordinaria disciplinare 2024
CO GE MO Monfalcone - Rinnovo gestione e la tutela dei molluschi bivalvi - 2025 »