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Consorzio per la tutela e la valorizzazione del vino Cesanese del Piglio - conferma incarico

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Conferma dell'incarico al Consorzio per la tutela e la valorizzazione del vino Cesanese del Piglio a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del  consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge 12 dicembre 2016, n. 238, sulla DOCG «Cesanese del Piglio».

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 16 dicembre 2020  

Conferma dell'incarico al Consorzio per la tutela e la valorizzazione del vino Cesanese del Piglio a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del  consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge 12 dicembre 2016, n. 238, sulla DOCG «Cesanese del Piglio».
(20A07162)

(GU n.3 del 5-1-2021)
 
 


IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV
della direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare e dell'ippica

Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei
mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n.
922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio;
Visto in particolare la parte II, titolo II, capo I, sezione 2, del
citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante norme sulle
denominazioni di origine, le indicazioni geografiche e le menzioni
tradizionali nel settore vitivinicolo;
Visto l'art. 107 del citato regolamento (UE) n. 1308/2013 in base
al quale le denominazioni di vini protette in virtu' degli articoli
51 e 54 del regolamento (CE) n. 1493/1999 e dell'art. 28 del
regolamento (CE) n. 753/2002 sono automaticamente protette in virtu'
del regolamento (CE) n. 1308/2013 e la Commissione le iscrive nel
registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni
geografiche protette dei vini;
Visto il regolamento delegato (UE) n. 2019/33 della Commissione del
17 ottobre 2018 che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di
protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni
geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo,
la procedura di opposizione, le restrizioni dell'uso, le modifiche
del disciplinare di produzione, la cancellazione della protezione
nonche' l'etichettatura e la presentazione;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 2019/34 della
Commissione del 17 ottobre 2018 recante modalita' di applicazione del
regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda le domande di protezione delle denominazioni di
origine, delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali
nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le modifiche
del disciplinare di produzione, il registro dei nomi protetti, la
cancellazione della protezione nonche' l'uso dei simboli, e del
regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda un idoneo sistema di controlli;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 concernente
«Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche» e successive integrazioni e modificazioni;
Vista la legge 7 luglio 2009, n. 88 recante disposizioni per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunita' europee - legge comunitaria 2008, ed in particolare
l'art. 15;
Vista la direttiva direttoriale della Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica n. 9188809 del
29 settembre 2020, in particolare l'art. 1, comma 4, con la quale i
titolari degli uffici dirigenziali non generali, in coerenza con i
rispettivi decreti di incarico, sono autorizzati alla firma degli
atti e dei provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di
competenza;
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238 recante disciplina organica
della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del
vino;
Visto in particolare l'art. 41 della legge 12 dicembre 2016, n. 238
relativo ai consorzi di tutela per le denominazioni di origine e le
indicazioni geografiche protette dei vini, che al comma 12 prevede
l'emanazione di un decreto del Ministro con il quale siano stabilite
le condizioni per consentire ai consorzi di tutela di svolgere le
attivita' di cui al citato art. 41;
Visto il decreto ministeriale 18 luglio 2018 recante disposizioni
generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di
tutela per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche
dei vini;
Visto il decreto dipartimentale 12 maggio 2010 n. 7422 recante
disposizioni generali in materia di verifica delle attivita'
attribuite ai consorzi di tutela ai sensi dell'art. 14, comma 15,
della legge 21 dicembre 1999, n. 526 e dell'art. 17 del decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61;
Visto il decreto ministeriale 19 giugno 2014, n. 49267, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale -
n. 160 del 12 luglio 2014, successivamente confermato, con il quale
e' stato riconosciuto il Consorzio per la tutela e la valorizzazione
del vino Cesanese del Piglio ed attribuito per un triennio al citato
Consorzio di tutela l'incarico a svolgere le funzioni di tutela,
promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura
generale degli interessi relativi alla DOCG «Cesanese del Piglio»;
Visto l'art. 3 del citato decreto dipartimentale 12 maggio 2010 n.
7422 che individua le modalita' per la verifica della sussistenza del
requisito della rappresentativita', effettuata con cadenza triennale,
dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
Considerato che lo statuto del Consorzio per la tutela e la
valorizzazione del vino Cesanese del Piglio, approvato da questa
amministrazione, deve essere sottoposto alla verifica di cui all'art.
3, comma 2, del citato decreto dipartimentale 12 maggio 2010 n. 7422;
Considerato inoltre che lo statuto del Consorzio per la tutela e la
valorizzazione del vino Cesanese del Piglio, deve ottemperare alle
disposizioni di cui alla legge n. 238 del 2016 ed al decreto
ministeriale 18 luglio 2018;
Considerato altresi' che il Consorzio per la tutela e la
valorizzazione del vino Cesanese del Piglio puo' adeguare il proprio
statuto entro il termine indicato all'art. 3, comma 3 del decreto
dipartimentale 12 maggio 2010 n. 7422;
Considerato che nel citato statuto il Consorzio per la tutela e la
valorizzazione del vino Cesanese del Piglio richiede il conferimento
dell'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 41, comma 1 e 4
della legge 12 dicembre 2016, n. 238 per la DOCG «Cesanese del
Piglio»;
Considerato che il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del
vino Cesanese del Piglio ha dimostrato la rappresentativita' di cui
al comma 1 e 4 dell'art. 41 della legge n. 238 del 2016 per la DOCG
«Cesanese del Piglio». Tale verifica e' stata eseguita sulla base
delle attestazioni rilasciate con la nota prot. n. 6590/U del 15
dicembre 2020 dall'Autorita' pubblica di controllo, la Camera di
commercio Frosinone e Latina, autorizzata a svolgere l'attivita' di
controllo sulla citata denominazione;
Ritenuto pertanto necessario procedere alla conferma dell'incarico
al Consorzio per la tutela e la valorizzazione del vino Cesanese del
Piglio a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione,
vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli
interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del
2016, per la denominazione «Cesanese del Piglio»;

Decreta:

Articolo unico

1. E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di
pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il
decreto ministeriale 19 giugno 2014, n. 49267, al Consorzio per la
tutela e la valorizzazione del vino Cesanese del Piglio, con sede
legale in Frosinone, via Adige, n. 41, a svolgere le funzioni di
promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del
consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41,
comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOCG «Cesanese del
Piglio».
2. Il predetto incarico, che comporta l'obbligo delle prescrizioni
previste nel presente decreto e nel decreto ministeriale 19 giugno
2014, n. 49267, puo' essere sospeso con provvedimento motivato ovvero
revocato in caso di perdita dei requisiti previsti dalla legge n. 238
del 2016 e dal decreto ministeriale 18 luglio 2018.
Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno della sua
pubblicazione.

Roma, 16 dicembre 2020

Il dirigente: Polizzi

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