Il Caciocavallo Silano è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di vacca crudo o eventualmente termizzato fino a 58° per 30 secondi in caseificio. Forma: ovale o tronco-conica, con testina o senza, nel rispetto delle consuetudini locali.
La zona geografica di provenienza del latte, di trasformazione e di elaborazione del formaggio e di stagionatura del Caciocavallo Silano comprende territori delle regioni ricadenti nelle regioni Calabria, Campania, Molise, Puglia, e Basilicata
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Il nome Caciocavallo deriva dalla consolidata tecnica di stagionatura del prodotto che viene posto legato a coppie “a cavallo” di un sostegno. Data la tradizionalità del formaggio, la denominazione è stata riconosciuta originariamente con DPR 30 10.1995 n. 12969, cui ha fatto seguito il DPCM 10 maggio 1993, recante norme innovative di produzione e di designazione.
Originario dell'altopiano calabrese della Sila, il Caciocavallo Silano DOP è oggi prodotto su un vasto territorio configurato a macchia di leopardo che comprende diversi comuni della Calabria e le aree lungo la dorsale appenninica meridionale di Puglia, Campania, Molise e Basilicata.
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Pubblicazione del disciplinare di produzione del Caciottone di Norcia (IGP) nella stesura risultante a seguito della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea Serie L del 2 agosto 2024 del regolamento di esecuzione (UE) 2024/2117 della Commissione del 2 luglio 2024.
I produttori che intendono porre in commercio il Caciottone di Norcia»(IGP) sono tenuti al rispetto dell'allegato disciplinare di produzione e di tutte le condizioni previste dalla normativa vigente in materia.
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Richiesta di riconoscimento come I.G.P. del «Caciottone di Norcia»
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Il Caciottone di Norcia IGP è prodotto con latte bovino ed ovino pastorizzato. Elemento caratterizzante del formaggio è il rapporto tra latte bovino non inferiore al 90 % e non superiore al 95 % e latte ovino non inferiore al 5 % e non superiore al 10 %.
La zona di produzione del formaggio Caciottone di Norcia IGP comprende i confini censuari ed amministrativi dei comuni di Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto, Preci, Poggiodomo, tutti facenti parte dell'area della Valnerina in provincia di Perugia.
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E' riconosciuta la denominazione di origine controllata Cagnina di Romagna ed e' approvato, nel testo annesso, vistato dai Ministri proponenti, il relativo disciplinare di produzione.
Tale denominazione e' riservata al vino che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel predetto disciplinare di produzione, le cui norme entrano in vigore il primo novembre 1988.
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E' riconosciuta la denominazione di origine controllata dei vini "Campi Flegrei" ed e' approvato, nel testo annesso, il relativo disciplinare di produzione.
Tale denominazione e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel predetto disciplinare di produzione che entra in vigore il 1 settembre 1994.
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La IGP Canestrato di Moliterno è riservata al formaggio ovi-caprino a pasta dura, prodotto con latte di pecora intero, in quantità non inferiore al 70 % e non superiore al 90 %, e di capra intero, in quantità non inferiore al 10 % e non superiore al 30 %. La zona di provenienza del latte e di produzione del Canestrato di Moliterno IGP è costituita da alcuni Comuni situati in provincia di Potenza e di Matera
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Sono approvate le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della IGP Canestrato di Moliterno di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 289 del 12 dicembre 2023.
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Proposta di modifica del disciplinare di produzione della Igp Canestrato di Moliterno, prodotta in alcuni comuni delle province di Matera e Potenza - Basilicata
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