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La dop "Canino" e' riservata all'olio di oliva extravergine ottenuto dalle varieta' di olivo Caninese e cloni derivati, Leccino, Pendolino, Maurino e Frantoio presenti da sole o congiuntamente negli oliveti fino al 100%. Possono, altresi', concorrere altre varieta' presenti negli oliveti in misura non superiore al 5% in provincia di Viterbo, tutto o in parte il territorio amministrativo dei comuni di
Canino, Arlena, Cellere, Ischia di Castro, Farnese, Tessenano, Tuscania (parte), Montalto di Castro (parte).
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Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Canino» registrata in qualita' di denominazione di origine protetta in forza al regolamento (CE) n. 1263 della Commissione del 1° luglio 1996.
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Il Capocollo di Martina Franca e' ricavato dai muscoli cervicali della porzione superiore del collo, tra l'osso occipitale e la 1ª vertebre cervicale fino alla 5ª vertebre dorsale.
La zona di produzione del Capocollo di Martina Franca comprende i comuni di Martina Franca (TA), Cisternino (BR), Locorotondo (BA), tutti ubicati al di sopra dei 350 mt. s.l.m.
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La DOP Cappero delle Isole Eolie designa i capperi (boccioli fiorali) e i cucunci (frutti) delle specie
botanica Capparis spinosa, subsp. spinosa e subsp. inermis, inclusi i biotipi Nocellara, Nocella e Spinoso di Salina coltivati all'interno della zona delimitata intero territorio amministrativo del Comune di Lipari comprendente le Isole di Lipari, Vulcano, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli, e dei Comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni nell'Isola di Salina, in Provincia di Messina.
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Il Carciofo Brindisino Igp designa i carciofi allo stato fresco della specie Cynara cardunculus subsp. Scolymus (L.) riferibili all’ecotipo «Carciofo Brindisino» prodotti nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, San Vito dei Normanni e Carovigno
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L'Indicazione geografica protetta «Carciofo di Paestum» designa i capolini dei biotipi riferibili al tipo «Romanesco», anche detto «Tondo di Paestum» - Disciplinare di produzione
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Carciofo di Paestum IGP designa i capolini dei biotipi riferibili al tipo "Romanesco", anche detto "Tondo di Paestum", prodotto nel territorio dei comuni di Agropoli, Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia,
Bellizzi, Campagna, Capaccio, Cicerale, Eboli, Giungano, Montecorvino Pugliano, Ogliastro Cilento, Pontecagnano Faiano, Serre in Provincia di Salerno
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Autorizzazione all'organismo di controllo denominato "Agroqualita' Societa' per la certificazione della qualita' nell'agroalimentare a r.l." ad effettuare il controllo sulla indicazione geografica protetta "Carciofo Romanesco del Lazio"
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La zona di produzione del Carciofo Romanesco del Lazio Igp è limitata ad alcune aree delle provincie di Viterbo, Roma e Latina, e comprende i comuni di Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano, Sezze, Privemo, Sermoneta, Pontinia.
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Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Carciofo Spinoso di Sardegna» registrata in qualita' di denominazione di origine protetta, in forza al regolamento (UE) n. 94 del 3 febbraio 2011.
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