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Fagioli Bianchi di Rotonda Dop - Modifica del disciplinare di produzione 2024

Pubblicato da disciplinare
Fagioli Bianchi di Rotonda

La denominazione d'origine protetta (DOP) Fagioli Bianchi di Rotonda si ottiene con gli ecotipi Fagiolo Bianco  e Tondino o Poverello Bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L. prodotti nell'intero territorio delimitato dal comprensorio irriguo del versante lucano della Valle del Mercure comprendente i seguenti comuni della  Provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore. 

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 14 giugno 2024  

Modifica ordinaria al disciplinare di produzione della denominazione
di origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda». (24A03227)

(GU n.146 del 24-6-2024)
 
 


IL DIRETTORE GENERALE
per la promozione
della qualita' agroalimentare

Visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualita' dei prodotti
agricoli e alimentari;
Visto il regolamento (UE) n. 2024/1143 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 aprile 2024, relativo alle indicazioni geografiche
dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonche'
alle specialita' tradizionali garantite e alle indicazioni
facoltative di qualita' per i prodotti agricoli, che modifica i
regolamenti (UE) numeri 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e
che sostituisce e abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012, entrato in
vigore il 13 maggio 2024;
Visto l'art. 24 del regolamento (UE) 2024/1143, rubricato
«Modifiche di un disciplinare» e, in particolare, il paragrafo 9
secondo il quale le modifiche ordinarie di un disciplinare sono
valutate e approvate dagli Stati membri o dai paesi terzi nel cui
territorio e' situata la zona geografica del prodotto in questione e
sono comunicate alla Commissione;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, comma 1,
lettera d);
Visto il decreto di incarico di funzione dirigenziale di livello
generale conferito, ai sensi dell'art. 19, comma 4, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, alla dott.ssa Eleonora Iacovoni,
del 7 febbraio 2024 del Presidente del Consiglio dei ministri,
registrato dalla Corte dei conti al n. 337 in data 7 marzo 2024;
Visto il decreto 14 ottobre 2013, n. 12511, recante disposizioni
nazionali per l'attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, sui regimi
di qualita' dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP
e STG;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 240/2011 della
Commissione, dell'11 marzo 2011, pubblicato il 12 marzo 2011 nella
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 66/13 con il quale e' stata
registrata la denominazione di origine protetta «Fagioli Bianchi di
Rotonda»;
Vista l'istanza presentata dal Consorzio di tutela dei Fagioli
Bianchi di Rotonda DOP, che possiede i requisiti previsti dall'art.
13, comma 1 del decreto n. 12511/2013, intesa ad ottenere la modifica
del disciplinare di produzione della Denominazione d'origine protetta
(DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda»;
Visto il parere favorevole espresso dalla Regione Basilicata,
competente per territorio, in merito alla domanda di modifica del
disciplinare di che trattasi;
Visto il comunicato del Ministero, pubblicato nella Gazzetta
ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 89 del 16
aprile 2024 con il quale e' stata resa pubblica la proposta di
modifica del disciplinare di produzione della denominazione d'origine
protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda» ai fini della
presentazione di opposizioni e che, entro i termini previsti dal
decreto 14 ottobre 2013, non sono pervenute opposizioni riguardo la
proposta di modifica di cui trattasi;
Considerato che, a seguito dell'esito positivo della procedura
nazionale di valutazione, conformemente all'art. 24, paragrafo 9, del
regolamento (UE) 2024/1143, sussistono i requisiti per approvare le
modifiche ordinarie contenute nella domanda di modifica del
disciplinare di produzione della denominazione d'origine protetta
(DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda»;
Ritenuto di dover procedere alla pubblicazione del presente decreto
di approvazione delle modifiche ordinarie del disciplinare di
produzione in questione e del relativo documento unico consolidato,
nonche' alla comunicazione delle stesse modifiche ordinarie alla
Commissione europea;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvata la modifica ordinaria al disciplinare di produzione
della denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda», di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - Serie generale - n. 89 del 16 aprile
2024.
2. Il disciplinare di produzione consolidato della denominazione
d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda», ed il relativo
documento unico consolidato, figurano rispettivamente agli allegati A
e B del presente decreto.

Art. 2

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. Le modifiche ordinarie di cui all'art. 1 sono comunicate, entro
trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, alla
Commissione europea.
3. Il presente decreto e il disciplinare consolidato della
denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda»
saranno pubblicati sul sito internet del Ministero dell'agricoltura,
della sovranita' alimentare e delle foreste.

Roma, 14 giugno 2024

Il direttore generale: Iacovoni

Allegato A

Disciplinare di produzione della denominazione d'origine protetta
«Fagioli bianchi di rotonda»

Art. 1.

Denominazione

La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» e' riservata ai baccelli cerosi e ai semi secchi che
rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente
disciplinare di produzione.

Art. 2.

Caratteristiche

La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» si ottiene con gli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o
Poverello Bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come baccello ceroso devono avere le seguenti
caratteristiche:
baccello: lunghezza fino a massimo di cm. 20, larghezza fino a
un massimo di mm. 20;
colore bianco tendente al giallo chiaro o all'avorio;
baccello ceroso di aspetto fresco, sano e turgido;
pulito, praticamente esente da sostanze estranee visibili;
privo di odore e/o sapore estranei;
privo di umidita' esterna anormale;
tenore di umidita' non deve essere inferiore a 60 %;
contenuto proteico uguale o superiore a 9.0 (% sul tal quale).
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come granella secca devono avere le seguenti caratteristiche:
seme: lunghezza fino a un massimo di mm 18, larghezza fino a un
massimo di mm 15;
assenza di venature;
colore bianco;
media brillantezza;
forma cubica o tonda;
peso di 100 semi: fino a un massimo di gr 90;
granella pulita, praticamente esente da sostanze estranee
visibili;
granella priva di odore e/o sapore estranei;
granella priva di umidita' esterna anormale;
tenore di umidita' non inferiore a 10 %;
contenuto proteico uguale o superiore 24 (% su s.s);
tegumento particolarmente sottile, impercettibile dopo cottura.

Art. 3.

Zona di Produzione

La zona di produzione della D.O.P. «Fagioli Bianchi di Rotonda»
include l'intero territorio delimitato dal comprensorio irriguo del
versante lucano della Valle del Mercure comprendente i seguenti
comuni della Provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio
Superiore, Castelluccio Inferiore.

Art. 4.

Prova dell'origine

Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando
per ognuna gli input e gli output. In questo modo e attraverso
l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di
controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la
coltivazione, dei produttori e dei condizionatori, nonche' attraverso
la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi
prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le
persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno
assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo,
secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo
piano di controllo.

Art. 5.

Metodo di ottenimento

La tecnica di produzione del prodotto e' la seguente:
preparazione del terreno. Le operazioni colturali devono prevedere
aratura ad una profondita' di circa 30-35 cm. precedente l'impianto.
Seguiranno poi le operazioni di preparazione del letto di semina.
Semina. Si esegue dal 20 aprile al 10 luglio di ogni anno. Sesto. I
sesti e le distanze di semina devono essere quelli in uso
tradizionale nella zona, con un investimento massimo per ettaro di
110.000 piantine. Modalita' di semina. La semina viene effettuata a
mano o con seminatrice ad una profondita' di 3-5 cm a fila continua o
a postarella; Seme. Il seme utilizzato per la riproduzione deve
provenire dai campi ricadenti nei comuni di cui all'art. 3 con una
quantita' non superiore a 100 kg per ettaro. Tutori. Per il sostegno
dei fagioli vengono utilizzati tutori di legno e rete. Irrigazione.
Devono essere utilizzati i seguenti metodi di irrigazione: a
scorrimento, a goccia e microirrigazione; Concimazione. Nel caso di
concimazione si utilizza sostanza organica, letame maturo, oppure si
fa ricorso ad altra sostanza organica composta o alla pratica del
sovescio. Il livello di concimazione minerale non deve superare le
seguenti unita' fertilizzanti per ettaro: U.F. 130 azoto; U.F. 100
fosforo; U.F. 120 potassio; Difesa. Nel rispetto sia della tecnica di
coltivazione tradizionale che di quelle a basso impatto ambientale
sono consentiti per i trattamenti fitosanitari tutti i principi
attivi ammessi nella coltivazione integrata delle colture agrarie.
Non e' ammesso l'utilizzo del diserbo. 3 Raccolta. La raccolta va
eseguita manualmente ed i fagioli vengono riposti in contenitori di
legno o di plastica. La raccolta della produzione cerosa inizia dal
1° agosto di ogni anno e termina entro il 30 ottobre. La produzione
massima e' di 13 tonnellate ad ettaro. La raccolta della produzione
secca inizia dal 15 settembre e termina entro il 30 novembre. La
produzione massima e' di 2,5 tonnellate ad ettaro.

Art. 6.

Legame

Le caratteristiche principali dei «Fagioli Bianchi di Rotonda»
che tanto si differenziano dallo standard qualitativo sono l'alto
contenuto proteico della granella che puo' raggiungere anche la
percentuale del 27 % sulla sostanza secca legata ai terreni fertili e
ricchi di azoto e zolfo (i fagioli venivano usati nelle nostre
campagne con particolare frequenza nella alimentazione quotidiana
proprio per la ricchezza di proteine vegetali a basso costo e per
questo i fagioli venivano chiamati la «carne dei poveri»); il
tegumento molto sottile determinato dal basso contenuto di calcare
dei terreni (caratteristica molto apprezzata dai consumatori perche'
riduce drasticamente i tempi di cottura che se fossero lunghi
altererebbero la sua gradevolezza); la grande disponibilita' della
risorsa acqua favorisce durante lo sviluppo del seme l'accumulo di
amido e riduce lo spessore del tegumento. Infine i «Fagioli Bianchi
di Rotonda», si caratterizzano per la presenza di baccelli
completamente bianchi senza striature con semi di dimensione
maggiori, di forma tonda ovale, di colore bianco privi di screziature
che colorano meno il liquido di cottura. (Edizione Agricole - Sementi
Elette n. 6/200; Quaderni Alsia n. 4/2001) Queste caratteristiche
sono esaltate dalle particolari condizioni climatiche della zona che
hanno favorito la diffusione di questo prodotto. I terreni su cui
vengono coltivati i Fagioli Bianchi di Rotonda sono situati in una
valle denominata Valle del Mercure, il cui bacino e' di origine
lacustre e risale al periodo dell'Era quaternaria. Sono terreni di
origine alluvionale, sabbiosi e limo argillosi, freschi profondi e
fertili con una buona esposizione ed una buona capacita' di
immagazzinare acqua, ricchi di azoto e zolfo, privi di calcio
cosicche' la durezza dei semi viene a diminuire. Il clima e'
sostanzialmente dolce e le piogge sono abbondanti nel periodo di
produzione, con escursioni termiche tra giorno e notte che
favoriscono la fecondazione dei baccelli ed il numero dei grani, le
piogge sono abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio. Questo
particolare ambiente fresco e ricco di acqua permette di produrre
semi che assorbono meno acqua rispetto a piante allevate in ambienti
caldi e secchi. Il territorio e' molto ricco di acqua proveniente da
sorgenti situati nel Parco Nazionale del Pollino «la quantita' di
acqua, che, scende da vicini monti e' col piu' grande accorgimento
impiegata nelle irrigazioni; ne vi e' parte di quest'esteso
territorio, che l'industria degli abitanti non abbia reso
irrigabile». cosi' descritto dal Viaggio in alcuni luoghi della
Basilicata effettato dal Tenore nel 1826 (Edizione Prometeo - 1992).
Altrettanto racconta il Cirelli nella sua monografia del 1853:
«l'agro e' abbondante di acqua.. le quali sono giovevolissime per
l'agricoltura,...» elemento importante che permette l'accumulo di
amido e la riduzione dello spessore del tegumento dei fagioli.
Particolarmente diffusa la coltivazione dei fagioli nell'area della
Valle del Mercure come riportato nella pubblicazione «Regno delle due
Sicilie - descritto e illustrato» del 1852 dove si descrive lo Stato
dell'agricoltura «La sedulita' dei coltivatori, la mitezza del clima,
la posizione de' terreni, e la loro buona qualita' offrono i fattori
piu' sicuri della produzione, la quale percio' e' svariata, offrendo
annualmente tutti i prodotti bisognevoli per la sussistenza degli
abitanti. Le molte coltivazioni adunque sono praticate e dirette con
piuttosto saggio accorgimento, poiche' il villico e' laborioso ed
accorto ...» 4 Nel descrivere i prodotti che questi terreni riescono
a dare l'autore riferisce «...si seminano molte piante graminacee,
leguminose e filifire...» e a proposito delle leguminose «...il
fagiuolo, e questo di piu' specie, ...». Tra tutte le varieta' di
fagioli coltivate, i fagioli bianchi di Rotonda vengono ripresi in un
articolo del 2 settembre del 1860 dell'Eco di Basilicata Calabria
Campania dove si descrivono le qualita' dei fagioli apprezzati
persino da Giuseppe Garibaldi che di ritorno dalla Sicilia si fermo'
a Rotonda per dormire e mangiare, gusto' i fagioli bianchi, ne
apprezzo' le qualita' e decise di portarsene una piccola quantita' da
seminare nella sua Caprera. Anche l'agrotecnica utilizzata per la
produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» si caratterizza per la
marcata presenza dell'uomo nel processo produttivo, come parte
integrante della tecnica di coltivazione insieme alle risorse
agro-ambientali del Mercure, come l'utilizzo esclusivo di tutori di
castagno per il sostegno dei fagioli ottenuti dai boschi presenti
nella Valle del Mercure. La tecnica utilizzata per la coltivazione
dei fagioli bianchi di Rotonda e' la stessa che si e' tramandata nel
corso degli anni con una serie di operazioni colturali eseguite
interamente a mano come la realizzazione della struttura di sostegno
dei fagioli rampicanti, la scerbatura, la raccolta del prodotto, ecc.
Per l'impianto di sostegno dei fagioli vengono utilizzati pali di
castagno di varia dimensione secondo l'utilizzo del sistema «a
postarella» o a «rete», per la crescita dei fagioli rampicanti.
Sistema unico e particolare utilizzato esclusivamente dai produttori
della valle del Mercure, molto differente dagli altri sistemi
utilizzati in Italia, che consente una buona aerazione evitando la
formazione di umidita' tra i filari responsabili dell'imbrunimento e
delle macchie sul baccello bianco molto delicato. Inoltre, si
consente di raccogliere agevolmente i baccelli. L'operazione di
raccolta dei baccelli freschi e secchi viene eseguita interamente a
mano con molta cura senza l'utilizzo macchine di raccolta per evitare
di compromettere la qualita' del baccello e del seme. Nel corso degli
anni si e' assistito ad un lavoro importante di selezione operata
dagli agricoltori dell'area del Mercure. Nell'ambito degli ecotipi
locali sono stati individuati i genotipi che presentavano baccelli
con i semi di dimensione maggiori, di forma tonda/ovale, di colore
bianco privo di screziature che colorava meno il liquido di cottura.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda». rappresentano in questa area del
Pollino una fondamentale espressione della storia e della gastronomia
locale. Nel corso degli anni si sono tramandate ricette di
saporitissimi piatti tipici che li vedono protagonisti quali:
«Scarola e fagioli bianchi», «Cavoli e fagioli bianchi». «Patate e
fagioli minestra impastata», «Fagioli e scorza (cotica di maiale».
«Lagane e fagioli (pasta fatta in casa). Oggi questi piatti pur
venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti nei
ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre, tra cui quella
annuale «sagra del fagiolo» giunta alla ventesima edizione che
continua a richiamare migliaia di persone a Rotonda nel Parco
Nazionale del Pollino e che meglio testimonia il forte legame che
esiste tra questo prodotto ed il territorio in cui e' coltivato. I
«Fagioli Bianchi di Rotonda» si sono cosi' affermati su tutte le
tavole ed in particolare nel mondo della ristorazione locale e
regionale di qualita' e la loro notorieta' trova ampia conferma nella
loro presenza in diversi programmi televisivi, su riviste
specializzate e libri di cucina. Nel 2004 i Fagioli Bianchi di
Rotonda sono stati inserti nell'elenco dei prodotti tradizionali
della Regione Basilicata.

Art. 7.

Controlli

Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare e'
svolto da una struttura di controllo conformemente a quanto stabilito
dall'art. 39 del regolamento (UE) 2024/1143 del Parlamento europeo e
del Consiglio dell'11 aprile 2024. La struttura di controllo
designata e' l'Autorita' pubblica Camera di commercio industria
artigianato e agricoltura della Basilicata Corso XVIII Agosto n. 34 -
85100 Potenza - tel. 0971412111, indirizzo pec:
cameradicommercio@pec.basilicata.camcom.it - sito internet:
www.basilicata.camcom.it/

Art. 8.

Etichettatura

L'immissione al consumo della DOP «Fagioli Bianchi di Rotonda»
deve avvenire secondo le seguenti modalita': il prodotto fresco deve
essere posto in vendita nelle seguenti confezioni sigillate: - retine
del peso fino a un massimo di 10 Kg. - cassette del peso fino a un
massimo di Kg 15. Il prodotto secco deve essere posto in vendita
nelle seguenti confezioni sigillate: - scatole di cartone, sacchi di
iuta o altro materiale riciclabile del peso fino ad un massimo di Kg
5. Sulle etichette apposte sulle confezioni devono essere riportate,
a caratteri di stampa chiari e leggibili, le seguenti indicazioni: -
Fagioli Bianchi di Rotonda e «denominazione di origine protetta» e il
suo acronimo DOP con caratteri superiori a quelli usati per le altre
indicazioni. - il nome, la ragione sociale e l'indirizzo dell'azienda
confezionatrice o produttrice; - la quantita' di prodotto
effettivamente contenuta nella confezione, espressa in conformita'
delle norme vigenti. - il logo del prodotto sotto riportato. E'
vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da
quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli
aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato, scelto e similari. E'
tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano riferimento ad
aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati non aventi significato
laudativo e non idonei a trarre in inganno l'acquirente. Tali
indicazioni potranno essere riportate in etichetta con caratteri di
altezza e di larghezza inferiori a quelli utilizzati per indicare la
denominazione d'origine protetta. Il logo e' di forma ellittica
schiacciata lungo l'asse minore destro, raffigurante un chicco di
fagiolo con contorno di colore «verde oliva» e contorno interno
concentrico di colore bianco ed ombreggiatura esterna. Il riempimento
interno e' di colore «verde oliva pallido» e presenta una sfumatura
bianca. In prossimita' del fuoco posizionato sull'asse minore destro,
e' riportata una piccola forma convessa di colore «verde oliva».
All'interno del fagiolo, disposta su quattro righe, e' riportata la
dicitura «D.O.P. denominazione di origine protetta» con carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva». L'acronimo «D.O.P.»
presenta un doppio contorno esterno, esteso al lato destro, di colore
«verde oliva scuro». Sotto la scritta e' riportato lo stemma del
Comune di Rotonda, rappresentato da una torre merlata di colore
«verde oliva pallido» con sfumature «verde oliva», con finestra e
portone posizionati sull'asse centrale di colore «verde oliva». La
torre e' poggiata su 3 triangoli isosceli raffiguranti tre monti di
colore «verde oliva». All'interno del triangolo centrale, con
inclinazione parallela al lato dx, e' riportata una forma allungata
ed ondulata di colore «verde oliva pallido»; raffigurante un corso
d'acqua. Nella parte sottostante e' inserita una forma geometrica
raffigurante un settore circolare con ampiezza di 180° e colore
«verde oliva» con cornice interna di colore bianco, riportante lungo
l'asse centrale la dicitura «Fagioli bianchi di rotonda» carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva». Indici colorimetrici: 6
bordo: color verde oliva pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20;
K=60; forma ellittica: colore verde oliva chiaro pantone CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 con gradiente sfumato bianco verso
l'asse centrale; forma settore circolare: colore verde oliva CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; dicitura D.O.P. Denominazione di
origine protetta: caratteri «Arrus Bt» di colore verde oliva, pantone
CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 su fondo verde oliva chiaro
pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; dicitura Fagioli
Bianchi di Rotonda: caratteri «Arrus Bt» di colore verde oliva chiaro
pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 su fondo verde oliva
pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; Stemma: Torre colore
verde oliva chiaro pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 con
ombra esterna e gradiente colore verde oliva pantone CMYK percentuali
C=0; M=0; Y=20; K=60; Montagne: colore verde oliva, pantone CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60; Fiume: colore verde oliva chiaro
pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60.

fagioli-bianchi-di-rotonda

Allegato B

Documento unico

[Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 21 novembre 2012 sui regimi di qualita' dei prodotti agricoli e
alimentari]

«Fagioli Bianchi di Rotonda»

N. CE: [esclusivamente per uso UE]

☐ IGP ☒ DOP

1. Denominazione
«Fagioli Bianchi di Rotonda»
2. Stato membro o Paese Terzo
Italia
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare
3.1. Tipo di prodotto
Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di
cui al punto 1
La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» si ottiene con gli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o
Poverello Bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L. I
«Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al consumo come
baccello ceroso devono avere le seguenti caratteristiche: baccello:
lunghezza fino a massimo di 20 cm, larghezza fino a un massimo di 20
mm; colore: bianco tendente al giallo chiaro o all'avorio; baccello
ceroso di aspetto fresco, sano e turgido, pulito, praticamente esente
da sostanze estranee visibili, privo di odore e/o sapore estranei,
privo di umidita' esterna. I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto
dell'immissione al consumo come granella secca devono avere le
seguenti caratteristiche: seme: lunghezza fino a un massimo di 18 mm,
larghezza fino a un massimo di 15 mm; assenza di venature, colore
bianco, media brillantezza, forma cubica o tonda, peso di 100 semi:
fino a un massimo di 90 gr; granella pulita, praticamente esente da
sostanze estranee visibili, priva di odore e/o sapore estranei, priva
di umidita' esterna. Il tenore di umidita' del seme ceroso non deve
essere inferiore al 60 %, mentre per quello secco non inferiore al 10
%. Il contenuto proteico deve essere uguale o superiore al 9,0 (% sul
tal quale) per il seme ceroso, mentre per il seme secco uguale o
superiore al 24 (% su s.s.). Tegumento particolarmente sottile,
impercettibile dopo cottura.
3.3. Materie prime
-
3.4. Alimenti per animali
-
3.5. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella
zona geografica delimitata
Tutte le fasi di produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono
effettuate all'interno del territorio di cui al punto 4.
3.6. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura,
condizionamento, ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione
L'immissione al consumo della DOP «Fagioli Bianchi di Rotonda»
deve avvenire secondo le seguenti modalita':
il prodotto fresco deve essere posto in vendita nelle seguenti
confezioni sigillate: retine del peso fino a un massimo di 10 kg,
cassette del peso fino a un massimo di kg 15,
il prodotto secco deve essere posto in vendita nelle seguenti
confezioni sigillate: scatole di cartone, sacchi di iuta o altro
materiale riciclabile del peso fino ad un massimo di kg 5.
3.7. Norme specifiche relative all'etichettatura del prodotto cui
si riferisce la denominazione registrata
Sulle etichette apposte sulle confezioni devono essere riportate,
a caratteri di stampa chiari e leggibili, le seguenti indicazioni:
Fagioli Bianchi di Rotonda e «denominazione di origine protetta» e il
suo acronimo DOP con caratteri superiori a quelli usati per le altre
indicazioni. Il nome, la ragione sociale e l'indirizzo dell'azienda
confezionatrice o produttrice; la quantita' di prodotto
effettivamente contenuta nella confezione, espressa in conformita'
delle norme vigenti; il logo del prodotto sotto riportato. E' vietata
l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle
previste, ivi compresi gli aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato,
scelto e similari. E' tuttavia consentito l'uso di indicazioni che
facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali, marchi
privati non aventi significato laudativo e non idonei a trarre in
inganno l'acquirente. Tali indicazioni potranno essere riportate in
etichetta con caratteri di altezza e di larghezza inferiori a quelli
utilizzati per indicare la denominazione d'origine protetta.
4. Delimitazione concisa della zona geografica
La zona di produzione della D.O.P. «Fagioli Bianchi di Rotonda»
include l'intero territorio delimitato dal comprensorio irriguo del
versante lucano della Valle del Mercure comprendente i seguenti
comuni della Provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio
Superiore, Castelluccio Inferiore.
5. Legame con la zona geografica
5.1. Specialita' della zona geografica:
I terreni su cui vengono coltivati i «Fagioli Bianchi di Rotonda»
sono situati nella valle del Mercure, circondati da montagne, il cui
bacino e' di origine lacustre e risale al periodo quaternario. I
terreni, quindi, sono di origine alluvionale, sabbiosi e limo
argillosi, freschi profondi e fertili, con una buona esposizione ed
una buona capacita' di immagazzinare acqua, ricchi di azoto e zolfo,
privi di calcio. La zona di coltivazione si caratterizza per
temperature medie che superano i 20 °C solo per un breve periodo in
luglio, che coincide con l'epoca di semina. Il clima e'
sostanzialmente dolce con temperature non molto elevate nel periodo
di produzione, con escursioni termiche tra il giorno e la notte che
favoriscono la fecondazione dei baccelli ed il numero di grani. Le
piogge sono abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio. Il
territorio e' molto ricco di acqua incontaminata e fresca proveniente
dalle sorgenti situate nel Parco Nazionale del Pollino.
Le tecniche agronomiche di coltivazione utilizzate per la
produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» si caratterizzano per la
marcata presenza nel processo produttivo dell'uomo e dell'utilizzo di
strumenti propri della valle del Mercure, come l'utilizzo esclusivo
di tutori di castagno per il sostegno dei fagioli ottenuti dai boschi
presenti nella suddetta Valle. La tecnica utilizzata per la
coltivazione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» e' la stessa che si e'
tramandata nel corso degli anni con una serie di operazioni colturali
eseguite interamente a mano come la realizzazione della struttura di
sostegno dei fagioli rampicanti, la scerbatura, la raccolta del
prodotto. Per l'impianto di sostegno dei fagioli vengono utilizzati
pali di castagno di varia dimensione secondo l'utilizzo del sistema
«a postarella» o a «rete», per la crescita dei fagioli rampicanti.
5.2. Specificita' del prodotto:
Le principali caratteristiche qualitative dei «Fagioli Bianchi di
Rotonda» sono l'elevato contenuto proteico della granella; il
tegumento molto sottile, ed infine l'aspetto dei baccelli che si
presentano completamente bianchi, con semi di dimensioni maggiori, di
forma caratteristica tonda/ovale e senza screziature.
L'elevato tenore in proteine ha fatto si' che storicamente
nell'area geografica di produzione i fagioli venissero usati con
particolare frequenza, tanto da essere indicati come la «carne dei
poveri» proprio perche' nell'alimentazione quotidiana apportavano
proteine vegetali a basso costo. Inoltre, la sottigliezza del
tegumento, che riduce drasticamente i tempi di cottura, e l'assenza
di screziature dei baccelli, altra importante caratteristica molto
apprezzata dai consumatori perche' colora meno il liquido di cottura,
rendono i «Fagioli Bianchi di Rotonda» particolarmente apprezzati per
l'uso in cucina.
5.3. Legame causale fra la zona geografica e la qualita' o le
caratteristiche del prodotto (per DOP) o una qualita' specifica, la
reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):
Le caratteristiche principali dei «Fagioli Bianchi di Rotonda»,
che tanto differenziano il loro standard qualitativo, come l'elevato
contenuto proteico della granella; la bassa percentuale del tegumento
rispetto al peso totale (evidenziato dal lavoro svolto dal CNR di
Bari e pubblicato su: Gli agro-ecotipi di fagioli della Basilicata)
ed il colore privo di striature; sono esaltate dalle particolari
condizioni climatiche della zona che hanno favorito la diffusione di
questo prodotto. La ricchezza in azoto e zolfo e la mancanza di
calcio dei terreni su cui vengono coltivati i «Fagioli Bianchi di
Rotonda» sono direttamente correlate con la produzione di semi ad
elevato contenuto proteico e la formazione di un tegumento molto
sottile.
La ricchezza in acqua del territorio ha da sempre permesso agli
agricoltori una corretta irrigazione dei campi. Questa abbondante
presenza di acqua nel territorio, oltre a permettere l'accumulo di
amido, contribuisce alla riduzione dello spessore del tegumento dei
fagioli. Il sistema di coltivazione, utilizzato esclusivamente dai
produttori della Valle del Mercure, e' molto differente dagli altri
sistemi utilizzati in Italia e, oltre a consentire un'agevole
raccolta dei baccelli, permette una buona aerazione evitando la
formazione di umidita' tra i filari responsabili dell'imbrunimento e
delle macchie sul baccello bianco molto delicato. I «Fagioli Bianchi
di Rotonda» rappresentano in questa area del Pollino una fondamentale
espressione della storia e della gastronomia locale. Oggi questi
piatti pur venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti nei
ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre, tra cui quella
annuale «Sagra del Fagiolo Bianco di Rotonda» giunta alla ventesima
edizione che continua a richiamare migliaia di persone a Rotonda nel
Parco Nazionale del Pollino e che meglio testimonia il forte legame
che esiste tra questo prodotto ed il territorio in cui e' coltivato.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» si sono cosi' affermati su tutte le
tavole ed in particolare nel mondo della ristorazione locale e
regionale di qualita' e la loro notorieta' trova ampia conferma nella
loro presenza in diversi programmi televisivi, su riviste
specializzate e libri di cucina. Nel 2004 i «Fagioli Bianchi di
Rotonda» sono stati inseriti nell'elenco dei prodotti tradizionali
della Regione Basilicata.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
Questa amministrazione ha attivato la procedura nazionale di
opposizione pubblicando la proposta modifica della DOP «Fagioli
Bianchi di Rotonda» nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 89 del 16 aprile 2024.

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