Finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP - Richiesta di riconoscimento
Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali acquisito il parere delle Regione Calabria, competente per territorio, circa la richiesta di riconoscimento, ritiene di dover procedere alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del disciplinare di produzione della IGP Finocchio di Isola Capo Rizzuto
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
COMUNICATO
Richiesta di riconoscimento come IGP del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» (20A05248)
(GU n.243 del 1-10-2020)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha
ricevuto, nel quadro della procedura prevista dal regolamento (UE) n.
1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012,
l'istanza intesa ad ottenere il riconoscimento come indicazione
geografica protetta del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto».
Considerato che la richiesta di riconoscimento e' stata
presentata dal Comitato promotore Finocchio di Isola di Capo Rizzuto
con sede in C.da Bonnace - 88841 Isola di Capo Rizzuto (KR), e che il
predetto gruppo possiede i requisiti previsti all'art. 4 del decreto
ministeriale 14 ottobre 2013, n. 12511;
Considerato che a seguito dell'istruttoria ministeriale e alla
luce del parere favorevole della Regione Calabria, si e' pervenuti ad
una stesura finale del disciplinare di produzione della indicazione
geografica protetta «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»;
Visto il decreto ministeriale n. 6291 dell'8 giugno 2020 con il
quale sono stati modificati temporaneamente gli articoli 8, 9, comma
1, 13, comma 3, 23, 24, comma 1 e 27, comma 2 del decreto
ministeriale 14 ottobre 2013, n. 12511, a causa dell'emergenza
epidemiologica da COVID-19 che ha comportato l'adozione di misure di
contrasto e contenimento alla diffusione del virus;
Considerata in particolare la sospensione disposta ai sensi del
decreto ministeriale sopra citato, dell'applicazione dell'art. 8 del
decreto ministeriale 14 ottobre 2013, circa la riunione di pubblico
accertamento da svolgersi nell'area di produzione, e dell'art. 9,
relativamente alla tempistica per presentare opposizione alla domanda
di registrazione o di modifica del disciplinare;
Considerato che il decreto ministeriale n. 6291 dell'8 giugno
2020 prevede, altresi', che in caso di valutazione positiva della
domanda di registrazione, il Ministero trasmetta alla/e regione/i
interessata/e ed al soggetto richiedente, il disciplinare di
produzione nella stesura finale e provveda alla pubblicazione dello
stesso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, affinche'
ogni persona fisica o giuridica avente un interesse legittimo e
residente sul territorio nazionale possa fare opposizione alla
domanda di registrazione;
Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali
acquisito il parere delle Regione Calabria, competente per
territorio, circa la richiesta di riconoscimento, ritiene di dover
procedere alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del disciplinare di produzione della indicazione
geografica protetta «Finocchio di Isola Capo Rizzuto».
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative al
presente disciplinare, dovranno essere presentate, al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle
politiche competitive della qualita' agroalimentare della pesca e
dell'ippica - Direzione generale per la promozione della qualita'
agroalimentare e dell'ippica - PQAI IV, Via XX Settembre n. 20 -
00187 Roma - pec saq4@pec.politicheagricole.gov.it entro sessanta
giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del presente disciplinare, dai soggetti
interessati e costituiranno oggetto di opportuna valutazione da parte
del predetto Ministero, prima della trasmissione della suddetta
richiesta di riconoscimento alla Commissione europea.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette osservazioni o
dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta richiesta sara'
notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 49 del
regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari.
Allegato
Disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»
Art. 1.
Denominazione
La indicazione geografica protetta (IGP) «Finocchio di Isola Capo
Rizzuto», e' riservata al finocchio che risponde alle condizioni ed
ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare.
Art. 2.
Caratteristiche del prodotto
La denominazione «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» designa gli
ibridi/varieta' della specie Foeniculum vulgare Mill, sottospecie
capillaceum, var. dulce o aziricum allo stato fresco, ottenuti nella
zona delimitata di cui al successivo art. 3.
In base al periodo di produzione, il «Finocchio di Isola Capo
Rizzuto» I.G.P. si distingue nelle tipologie precoce e tardiva che
presentano le seguenti caratteristiche:
A) «Finocchio di Isola Capo Rizzuto I.G.P.» - tipologia
precoce:
a) epoca di raccolta: dalla seconda decade di ottobre a meta'
febbraio;
b) aspetto: grumolo compatto con forma schiacciata ai poli e
canne erette;
c) colore: bianco con venature verdi chiare e con ciuffo
verde;
d) sapore: tipico, molto dolce, con forte percezione di
freschezza al palato e croccante alla masticazione; filamento di
facile distacco;
e) odore: caratteristico, con spiccato aroma primario, senza
note estranee;
f) calibro: diametro compreso, secondo le varieta', tra 50 e
150 mm; peso del grumolo lordo tra 200 e 1000 grammi;
B) «Finocchio di Isola Capo Rizzuto I.G.P.» - tipologia
tardiva:
a) epoca di raccolta: da fine marzo a meta' giugno;
b) aspetto: grumolo compatto con forma tondeggiante;
c) colore: bianco con estrema brillantezza e venature verdi
chiare;
d) sapore: tipico, molto dolce, con forte percezione di
freschezza al palato e croccante alla masticazione; filamento di
facile distacco;
e) odore: caratteristico, con spiccato aroma primario, senza
note estranee;
f) calibro: diametro compreso, secondo le varieta', tra 50 e
150 mm; peso del grumolo lordo tra 200 e 1000 grammi.
Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione dell'IGP «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»
comprende l'intero territorio amministrativo dei Comuni di Botricello
e Belcastro nella Provincia di Catanzaro e di Mesoraca, Cutro, Isola
di Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto e Strongoli nella Provincia
di Crotone.
Art. 4.
Prova dell'origine
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando
per ognuna gli input e gli output. In questo modo, e attraverso
l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di
controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la
produzione degli agricoltori e dei condizionatori, nonche' attraverso
la denuncia alla struttura di controllo dei quantitativi ottenuti e
ceduti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto.
Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi
elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura
di controllo di cui al successivo art. 7, secondo quanto disposto dal
disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
Art. 5.
Metodo di ottenimento
La tecnica colturale utilizzata prevede i seguenti interventi sia
per le tipologie precoci che per quelle tardive, ove non diversamente
precisato:
A - Impianto della coltura.
La coltivazione si effettua in rotazione con un anno di riposo:
a) per semina diretta in campo a partire dalla prima decade di
luglio fino a meta' settembre, anche con seme autoriprodotto, per non
piu' di un ciclo produttivo, dalla stessa azienda agricola
produttrice;
b) con trapianto di piantine da vivaio, eventualmente anche su
telo pacciamante, nel periodo compreso tra la prima meta' di agosto e
la prima meta' di gennaio con una densita' di piante per ettaro che
varia tra 65.000 - 90.000 unita';
B - L'irrigazione, commisurata all'andamento climatico e alla
domanda evapotraspirativa, viene effettuata, in funzione delle
caratteristiche dei terreni, con irrigatori a bassa e media portata
e/o con impianti a goccia (manichette).
C - Raccolta.
L'epoca di raccolta parte dalla seconda decade di ottobre e fino
a meta' febbraio per la tipologia «precoce» e da fine marzo sino alla
meta' di giugno per quella «tardiva», e non prima comunque di quando
il grumolo abbia raggiunto un peso lordo comprensivo delle parti
verdi aeree di almeno 200 grammi. La raccolta viene effettuata a
mano, con produzione massima in campo di 60 T per ettaro.
D - Operazioni post-raccolta.
Il prodotto raccolto deve essere sottoposto alle seguenti fasi:
1) refrigerazione a 5°C ± 1;
2) capitozzamento della parte verde aerea;
3) mondatura ed eliminazione scarti;
4) lavaggio con acqua potabile refrigerata a 5°C ± 1;
5) calibratura.
Le operazioni di cui alle fasi da 1 a 5 sopra riportate devono
essere eseguite in un centro di lavorazione situato all'interno della
zona di produzione di cui all'art. 3.
Successivamente alle operazioni di prima lavorazione effettuate
tra il campo ed il centro di lavorazione, l'IGP «Finocchio di Isola
Capo Rizzuto» puo' essere confezionato, anche sottoponendolo a
lavorazioni di quarta gamma. Le lavorazioni di quarta gamma e le
operazioni di confezionamento possono essere effettuate anche in siti
produttivi situati fuori dalla zona di produzione di cui al
precedente art. 3.
Art. 6.
Legame con l'ambiente
La zona di produzione del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e'
caratterizzata:
da condizioni climatiche particolarmente miti durante il
periodo invernale - primaverile;
da terreno franco-sabbioso con presenza di una falda molto
superficiale che consente di creare uno stress idrico controllato
nella pianta in grado di favorire una crescita piuttosto contenuta
della pianta e un basso contenuto di sostanza secca, da cui derivano
la croccantezza e la succulenza;
da terreno franco-sabbioso che, riscaldandosi velocemente in
primavera, favorisce la precocita' della coltura. Il terreno sciolto,
inoltre, non oppone alcuna resistenza allo sviluppo dei grumoli e di
conseguenza il prodotto si presenta morfologicamente perfetto nelle
diverse espressioni varietali, senza presentare difetti di forma. La
crescita della parte edule del prodotto, avviene, infine, in uno
strato di terreno asciutto essendo i terreni sabbiosi
«auto-pacciamanti», condizione favorevole alla sanita' del prodotto.
Il terreno sabbioso inoltre non oppone alcuna resistenza
all'accrescimento e permette una scarsa percentuale di grumoli con
«allungamento del collo», in quanto la tecnica colturale praticata
prevede il trapianto ad una profondita' tale da favorire il completo
imbianchimento del prodotto;
dalla leggerezza del terreno, che anch'essa favorisce il
completo imbianchimento del prodotto che non presenta difetti di
colorazione.
La presenza di brezze e venti dominanti, in particolare «il
ponentino» (cosiddetto «castellese» nel gergo comune, che proviene
dalla frazione Le Castella), tipico della fascia costiera Jonica,
contribuisce a rimescolare gli strati bassi dell'atmosfera e quindi
ad evitare ristagni di umidita'.
Nella zona di produzione del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»
indicata all'art. 3 del disciplinare si e' sviluppata sin dagli anni
Cinquanta del secolo scorso e sussiste intatta ai giorni nostri, una
tecnica colturale che consente di esaltare le caratteristiche
qualitative del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» ed in particolare
il colore bianco «dalle venature verdi chiare», la tenerezza, la
croccantezza, la dolcezza, la bellezza della forma, caratteristiche
alla base della sua reputazione.
Tale elevata specializzazione si e' tramandata nel tempo.
Il «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e' infatti fortemente
radicato nel territorio ed e' il frutto dell'interazione tra terreno,
clima, ambiente e uomo. Questa grande sinergia ha da sempre permesso
di riservare ai terreni orticoli una particolare importanza - anche
per la funzione di tutela dei terreni agricoli che l'orticoltura
riesce a garantire - al punto che spesso i seminativi irrigui avevano
una classificazione ed una valutazione esclusiva mentre tutti gli
altri terreni agrari venivano considerati un tutt'uno.
Il fortissimo legame tra il territorio inteso come ambiente
geografico e pedo-climatico interessato puo' essere assunto da una
considerazione squisitamente filologica: era usanza abbastanza
diffusa denominare i terreni ed i fondi con toponimi conosciuti nel
territorio. Tali denominazioni quasi sempre servivano per
classificare i prodotti che da essi derivavano e cio' anche in base
alla fortuna che tale prodotto incontrava sui mercati dell'epoca.
E pertanto anche i terreni litoranei della fascia jonica a sud di
Capo Rizzuto, passando per Capo Colonna (Crotone) fino al litorale di
Strongoli Marina a nord, venivano individuati come «terreni per
finocchi di Isola».
Tracce di commercializzazione del «Finocchio di Isola Capo
Rizzuto» risalgono agli inizi del Novecento, ma e' a partire dalla
meta' del secolo scorso che e' diventata una presenza importante nei
mercati ortofrutticoli italiani, principalmente nel periodo che va da
novembre a maggio.
Quanto teste' affermato e' supportato e confermato dalle
manifestazioni religiose, eno-gastronomiche e sagre locali che, ormai
da svariati anni a questa parte, si tengono nella centrale Piazza del
Popolo dell'abitato di Isola di Capo Rizzuto.
Risalgono agli anni 1983 e 1984 le due edizioni sulla «Sagra
degli ortaggi isolani» nelle quali viene riservato il risalto
principale al Finocchio di Isola Capo Rizzuto.
In occasione della festa patronale in onore della «Madonna
Greca», patrona di Isola Capo Rizzuto. gia' fin dal 1990 si svolge la
Festa degli Agricoltori, dove si evidenzia fin da allora l'attenzione
verso questo prodotto del territorio «forte nella produzione del
Finocchio di Isola Capo Rizzuto».
Appuntamento fisso annuale e' ormai diventata tra fine aprile ed
inizio di maggio la «Sagra del Finocchio di Isola Capo Rizzuto»,
ripresa ed avviata anche con l'interesse dei mass media nazionali
(Mediaset, Agrisole), nella quale si danno appuntamento i vari
produttori, trasformatori e chef, ognuno con i propri gazebo dove
vengono proposte le varie ricette a base di «Finocchio di Isola Capo
Rizzuto» (ospite fisso lo chef Natale Pallone).
Sempre grande attenzione ha avuto questo prodotto nell'economia
del territorio, suffragata anche da un articolo della locale rivista
«L'Isula» n. 3 del marzo 1995 «Scoppia la vertenza acqua», dove si
evidenziava la richiesta per «la protezione della coltura piu'
importante di questa terra il finocchio di Isola Capo Rizzuto» .
Ancora, nell'articolo «Danni del maltempo protesta ad Isola» sul
n. 2 del Giornale locale «L'Isula» del febbraio-marzo 1996 a pag. 3,
si pone l'attenzione su questo prodotto laddove si afferma: «C'e' da
dire che nel territorio si coltiva il finocchio di Isola C.R.
prodotto che viene collocato nei mercati di tutta Italia, motivo per
il quale il primo cittadino chiede il massimo impegno di Regione e
Governo per un sostegno tanto vitale per l'economia locale».
Un ulteriore segnale indicativo del riconoscimento di tale
prodotto perviene dal fatto che al «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»
venisse riservata una quotazione e un mercato, anche all'ingrosso,
piu' alto rispetto al finocchio generico: alcune fatture di vendita,
risalenti al 1983 e 1984, e confermate anche da vendite piu' recenti,
in cui sui mercati all'ingrosso al prodotto «Finocchio di Isola Capo
Rizzuto» viene riservata una quotazione maggiore di circa il 20-25%
rispetto agli altri.
Ulteriore conferma ad avvalorare la reputazione ultratrentennale
del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» proviene dalla manifestazione
«Fresco di Legalita'» organizzata nel 2009, in cui e' stato scelto
proprio questo prodotto come simbolo coltivato e raccolto sulle terre
liberate dalla 'ndrangheta nel Comune di Isola Capo Rizzuto;
Manifestazione organizzata dalla Associazione Libera Terra di Don
Ciotti, unitamente con la Prefettura di Crotone, la Diocesi di
Crotone - Santa Severina, e con il contributo della Confederazione
italiana agricoltori, del Copagri, di Acli Terra, della
Confagricoltura e della Coldiretti.
Il «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» ha continuato a preservare
una sua fetta di mercato, sostenuta dalla forte reputazione del suo
nome e dalla sua storia.
Ingrediente base di molte ricette tradizionali dell'areale il
«Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e' ben conosciuto tra gli chef e
gli esperti di gastronomia per la peculiarita' del suo sapore, la
diversita' di applicazione culinaria (fresca, al forno, dolciaria,
come conserva alimentare, ecc.). Ricette elaborate, indicando
espressamente tra gli ingredienti «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»,
sono disponibili sui blog di cucina piu' frequentati del web, come
www.prodottitipici.com, mentre food blogger e chef stellati (Giuseppe
Romano, Ceraudo Caterina) hanno scelto questo particolare finocchio
tra le materie prime per le loro preparazioni, tra cui potremmo
evidenziare, ad esempio, «Finocchi al forno alla besciamella»,
«Finocchi gratinati», «Insalata di finocchi», «Crema di finocchi»,
«Gelato al finocchio», riportate in alcune riviste e pubblicazioni
(Stralcio Guide enogastronomiche della Rivista «Touring Club
Italiano» del 28 novembre 2006, Dipartimento turismo Regione Calabria
«A tavola tra Storia e Leggenda») e, ancora, in noti programmi
televisivi come «L'ingrediente perfetto» de La7, «Oltre i fornelli»
di Rete 4.
La reputazione del «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e'
confermata dalla presenza nei circuiti di vendita come la grande
distribuzione (es. LIDL, Esselunga COOP e altri). I volantini per la
pubblicita' dei prodotti in promozione o inseriti in «percorsi
qualita'» legati ai sapori del territorio indicano sempre il nome
«Finocchio di Isola Capo Rizzuto» per distinguerlo dal prodotto
comune.
La reputazione del nome «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e'
confermata sul web da oltre 2000 risultati ottenuti attraverso i
motori di ricerca piu' utilizzati presenti sul web.
Il «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» e' iscritto anche gia' dal
2001 nell'elenco, istituito presso il MIPAAF, dei Prodotti
agroalimentari tradizionali (P.A.T.) della Regione Calabria.
Art. 7.
Controlli
Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare di
produzione e' svolto da una struttura di controllo conformemente a
quanto stabilito dagli articoli 36 e 37 del regolamento UE n.
1151/2012.
L'organismo di controllo individuato e': 3A-Parco tecnologico
agroalimentare dell'Umbria soc. cons. a r.l., con sede in Fraz.
Pantalla - 06059 Todi (PG), telefono 075/8957201, fax 075/8957257 -
e-mail certificazione@parco3a.org - web www.parco3a.org
Art. 8.
Etichettatura
Per l'immissione al consumo il confezionamento del «Finocchio di
Isola Capo Rizzuto» deve essere effettuato:
per il fresco: in vaschette, in cassette di plastica e/o legno,
in cartone, in polipropilene, in «flow-pack»o ogni altro materiale
considerato idoneo, per tale uso, secondo i termini di legge. Tutte
le confezioni devono essere sigillate in modo tale che il prodotto
non possa essere estratto senza la rottura della confezione stessa.
E' consentita l'apposizione del logo di cui al presente art. 8 sul
singolo finocchio con etichetta adesiva ad uso alimentare.
E' ammessa la commercializzazione del prodotto tipo «a
mozzarella», lasciando la sola parte edule, ovvero senza «canne».
Nel caso di prodotto destinato all'industria di trasformazione:
l'IGP «Finocchio di Isola Capo Rizzuto» potra' essere
commercializzata anche utilizzando adeguati contenitori (bins); in
tal caso su ciascun contenitore dovra' essere apposta, oltre alle
diciture di seguito descritte e al simbolo europeo della IGP una
copertura sigillante tale da impedire che il contenuto possa essere
manomesso.
Per la IV gamma: sono ammesse confezioni con materiale idoneo
secondo le vigenti normative di riferimento. Le confezioni oltre al
simbolo grafico europeo della IGP e alle informazioni corrispondenti
ai requisiti di legge, devono riportare la dicitura «IGP Finocchio di
Isola Capo Rizzuto» accompagnata dal logo della denominazione di
seguito riportato in Figura 1 nelle versioni a colori, in bianco e
nero positivo e in bianco e nero negativo.
Il segno distintivo della IGP «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»,
versione a colori, e' formato da una sagoma esterna tonda di colore
verde sfumato (C100 M40 Y70 K66) che racchiude la scritta «Finocchio
di Isola Capo Rizzuto» composta da originali caratteri stampatello
maiuscolo di colore bianco su fondo arancio chiaro sfumato (C0 M40
Y100 K0 / C0 M10 Y100 K0) disposta in alto in semicerchio al di sotto
della quale compare una linea a semicerchio di colore giallo (C0 M0
Y100 K0) che racchiude uno sfondo di colore arancio scuro sfumato (C0
M70 Y100 K0 / C0 M10 Y100 K0). Al di sotto del finocchio separati da
una linea bianca compaiono sulla sinistra un disegno grafico
stilizzato che simboleggia un sole di colore arancio chiaro sfumato
(C0 M40 Y100 K0 / C0 M10 Y100 K0) su sfondo celeste cielo colore (C90
M15 Y0 K0 / C0 M0 Y0 K0) e sulla destra sotto il finocchio compare un
disegno grafico stilizzato che simboleggia il Castello di Isola di
Capo Rizzuto di colore arancio chiaro sfumato (C0 M40 Y100 K0 / C0
M10 Y100 K0) su sfondo celeste cielo colore (C90 M15 Y0 K0 / C0 M0 Y0
K0) al di sotto del sole e del castello compare un'onda colore (C100
M91 Y34 k30) ed al centro la scritta «IGP» composta da originali
caratteri stampatello maiuscolo di colore bianco su sfondo mare blu
sfumato (C100 M0 Y0 K0 / C100 M80 Y0 K40).
Quanto sopra a simboleggiare un connubio di sinergie tra sole,
cielo, terra e mare da cui sorge il «Finocchio di Isola Capo Rizzuto»
attraverso la storia del Castello Aragonese di unica bellezza che
sempre domina circondato dal Mar Jonio.
Sulle confezioni devono essere inoltre riportati tutti gli
elementi idonei ad individuare nome o ragione sociale ed indirizzo o
sede del produttore singolo o associato e del confezionatore.
E' consentito riportare eventuali indicazioni complementari ed
accessorie non aventi carattere laudativo e non inducenti a trarre in
inganno il consumatore sulla natura e sulle caratteristiche del
prodotto.
« Elenco dei vitigni italiani che iniziano con la lettera V - W - Z