La Bella della Daunia DOP - richiesta di modifica del disciplinare 2024
In conformità a quanto previsto dalla Determinazione del Dirigente della Sezione Competitività delle Filiere agroalimentari n. 49 del 11/02/2021 “Procedura regionale per l’espressione del parere in applicazione delle disposizioni nazionali di attuazione del Regolamento (UE) n.1151/2012 in materia di Denominazioni di Origine Protetta (DOP), Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e Specialità Tradizionali Garantite (STG) di prodotti agricoli ed alimentari la cui zona di produzione ricade nel territorio della Regione Puglia.”
REGIONE PUGLIA SEZIONE COMPETITIVITA’ DELLE FILIERE AGROALIMENTARI
Avviso proposta di modifica del disciplinare della Denominazione di Origine Protetta D.O.P. “La Bella della
Daunia”.
si rende noto
che è stata presentata dal Consorzio di tutela oliva da mensa DOP La Bella della Daunia, la richiesta di modifica del disciplinare della Denominazione di Origine Protetta D.O.P. “La Bella della Daunia”.
Al fin di valutare eventuali interessi coinvolti e/o contrapposti e provvedere così alla raccolta di osservazioni
utii all’emanazione del parere regionale, ai sensi dell’articolo 7 del DM 14 ottobre 2013, ogni soggetto
che abbia un interesse legittimo può prendere visione della domanda di modifica rivolgendosi al Servizio
Associazionismo Qualità e Mercato - Sezione Competitività delle Filiere agroalimentari, e far pervenire
eventuali osservazioni alla richiesta in oggett, all’indirizzo di PEC assoqualita@pec.rupar.puglia.it, entro e
non oltre 10 giorni successivi alla pubblicazione del presente avviso sul Bolletti Uffiale della Regione
Puglia.
La pubblicazione della richiesta di modifia del disciplinare ha solo scopo informatio e le eventuali opposizioni
potranno essere presentate al Ministero nella successiva fase istruttria, in conformità all’artiolo 9 del DM
14 ottbre 2013.
In allegato al presente avviso si riporta il disciplinare di produzione con le modifihe proposte, pubblicato
altresì nel sito della Regione Puglia – portale tematio Agricoltura - “Produzioni di Qualità”.
La responsabile P.O.
Dottssa Luana Meleleo
Il Dirigente del Servizio
Dott Nicola Laricchia
Il Dirigente della Sezione
Dott Luigi Trott
Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta “La Bella della Daunia”
Art. 1.
La denominazione d’origine protetta “La Bella della Daunia” è riservata alle olive da
mensa di colore verde, di colore cangiante e di colore nero che rispondono ai requisiti ed
alle condizioni stabilite dal regolamento (CEE) n. 2081/92 e dal presente disciplinare di
produzione.
Art. 2.
La denominazione di origine protetta “La Bella della Daunia” designa le olive da
mensa di colore verde, di colore cangiante e di colore nero prodotte nella zona delimitata al
successivo art. 3 del presente disciplinare ottenute dalla varietà di olivo “Bella di
Cerignola”.
Art. 3.
La zona di produzione della denominazione di origine “La Bella della Daunia” di cui
al presente disciplinare, comprende in provincia di Foggia, parte dei territori comunali di
Cerignola, Orta Nova, Stornarella e l’intero agro di Stornara, nella provincia BAT parte del
territorio comunale di Trinitapoli e l’intero agro di San Ferdinando di Puglia.
Il confine che delimita il territorio idoneo alla coltivazione dell'oliva da mensa «La
Bella della Daunia» s'estende da ovest verso l'estremo sud:
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. partendo da ovest il confine
dell'area interessata inizia con la delimitazione del fiume Ofanto e prosegue verso il «Ponte
Romano» situato sulla S.S. n. 98 e verso Cerignola sino all'incrocio con la strada provinciale
«Ciminiera», deviando a sinistra fino al raggiungimento del locale «Casalini».
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E. attraverso la strada «Ciminiera»
raggiunge la S.S. 529 Ofantina da dove prosegue verso sinistra lungo la suddetta stradale.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Villaggio Gaudiano». Il N.E. dalla masseria Catenaccio
s'estende lungo la S.S. 529 Ofantina sino al km 13, devia a destra sino alla masseria
Moschella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «S. Carlo». Il N.O. dalla masseria Moschella la delimitazione
continua sino al limite dell'agro di Cerignola, prosegue lungo detto limite fino all'incrocio
della strada S. Leonardo - Topporusso, devia a destra, percorre la stessa strada sino a 800
ml circa oltre la masseria Posta Barone Grella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O.: il confine segue la strada S. Leonardo -
Topporusso dal km 13,00 sino al km 11,00 circa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E. dal km11,00 circa la
delimitazione s'estende sino al quadrivia della strada Pozzo Terraneo, devia a sinistra e
prosegue lungo la strada Pozzo Monaco-Pozzoterraneo.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O. prosegue lungo la strada Pozzo
Monaco - Pozzoterraneo sino al quadrivia di S. Giovanni in Fonte distante 5 km circa dal
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comune di Stornara e devia dapprima verso sinistra sino al km 11,3 e poi verso destra
percorrendo la strada comunale che conduce al comune di Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O.: seguendo la strada sopra descritta,
raggiunge il comune di Stornarella e da qui prosegue attraverso la provinciale Stornarella -
Ascoli Satriano sino al limite dell'agro di Stornarella (confinante con il canale «La
Pidocchiosa»).
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Corleto» IV S.E. la delimitazione prosegue poi fino al limite
costituito dall'agro comunale di Stornarella.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Ordona» IV N.E. Dall'agro del comune di Stornarella il
confine s'estende lungo la strada provinciale Orta Nova - Ascoli Satriano fino al comune
di Orta Nova.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O. Dal comune di Orta Nova attraverso la
S.S. n. 161 Orta Nova - Napoli il confine s'estende fino al «Passo d'Orta», da qui devia verso
sinistra con la S.S. n. 16 Cerignola - Foggia in direzione del capoluogo di provincia, fino
al limite dell'agro di Orta Nova.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 «Stazione di Orta Nova» II S.O. il confine continua lungo la S.S.
n. 16 in direzione di Foggia costeggiando l'agro di Orta Nova fin al raggiungimento della
S.S. n. 544 Foggia - Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 «Tressanti» II S.E. la delimitazione prosegue poi lungo la S.S.
n. 544 Foggia - Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Stazione di Candida» III S.O. Il confine continua lungo la S.S.
n. 544 Foggia - Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Trinitapoli» III S.E. La delimitazione prosegue lungo la S.S.
n. 544 Foggia - Trinitapoli e raggiunge la periferia del comune di Trinitapoli sino ad
incrociare la strada comunale «Mandriglia». Da lì prosegue fin a raggiungere il «Vecchio
derivativo Ofantino». Devia poi verso destra lungo il limite dell'agro comunale di
Trinitapoli sino al fiume Ofanto.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canne della battaglia» IV N.E. il confine prosegue poi lungo
il fiume Ofanto limite di confine dell'agro comunale di Trinitapoli.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «S. Ferdinando di Puglia» IV N.O. Prosegue ancora lungo il
fiume Ofanto limite dell'agro comunale di S. Ferdinando di Puglia.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. Il confine s'estende lungo il fiume
Ofanto e raggiunge il «Ponte Romano» situato sulla S.S. n. 98 Cerignola - Canosa.
Carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Cerignola» I N.E. Il territorio di Cerignola descritto
all’interno della carta I.G.M. n. 175 «Cerignola» I N.E. risulta essere compreso entro i confini
precedentemente delimitati.
Art. 4.
Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente adottato nella zona,
fortemente legato ai peculiari caratteri orografici e pedoclimatici.
Il sistema di potatura annuale, le forme di allevamento e sesti d’impianto sono quelli
tradizionali della zona, con un numero massimo di piante/Ha 420, anche consociate.
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La raccolta delle olive avviene direttamente dalla pianta, a cominciare dal 1° ottobre
per le olive verdi nel momento in cui la pellicola inizia a virare dal verde foglia al verde
paglierino con lenticelle ben pronunciate, per le olive cangianti e per le nere quando le
olive sono invaiate o mature con colorazione rosso vinoso.
Per evitare il contatto delle olive con il terreno devono essere usati dei teli.
L’irrigazione deve terminare 10/15 giorni prima della raccolta per non danneggiare
le drupe (ammaccature) che risultano troppo turgide e delicate.
Il trasporto deve essere fatto in modo idoneo per evitare danni al frutto. A tal fine
devono essere impiegate idonee cassette di plastica.
La produzione massima consentita d’olive per ettaro ammessa a tutela non deve
superare i 150 q.li/Ha in coltura specializzata o promiscua (in tal caso si intende la
produzione ragguagliata)
Nella preparazione delle olive destinate alla produzione di Olive “La Bella della
Daunia D.O.P.” sono ammessi i seguenti sistemi di trasformazione:
• Olive verdi, trasformate con sistema Sivigliano
• Olive nere, trasformate con sistema Californiano
• Olive cangianti, trasformate con sistema al Naturale
Per le tre tipologie di trasformazione sopra elencate sono consentite le lavorazioni come:
• Olive intere
• Olive schiacciate
• Olive incise
• Olive denocciolate
Le olive verdi “La Bella della Daunia” a D.O.P. subiscono un processo di
trasformazione con Sistema Sivigliano che viene di seguito descritto: le olive, dopo la
calibratura, sono trattate con soluzione di liscivia alcalina (idrossido di sodio), le cui
concentrazioni potranno variare da 1,7% al 4,0% (w/v), a secondo della maturazione delle
olive, della temperatura, della qualità dell’acqua. Il trattamento si fa in recipienti di capacità
variabile badando che la soluzione copra totalmente i frutti e si interrompe quando la
liscivia sia penetrata ai 2/3 circa dello spessore della polpa. Questa fase di lavorazione dura
da un minimo di otto ore ad un massimo di quindici ore. Le olive devono essere
costantemente coperte di acqua per evitare ossidazioni.
Dopo il trattamento con la liscivia alcalina vengono fatti dei lavaggi con acqua per
eliminare la soluzione sodica. Segue la fermentazione 30-60 giorni in recipienti adeguati
nei quali le olive devono essere sempre coperte con salamoia che deve avere una
concentrazione iniziale del 9%-10% che scende rapidamente intorno al 5% per l’alto
contenuto d’acqua scambiabile dell’oliva. Qualora il periodo che intercorre tra la fase di
fermentazione e quella di confezionamento supera i 6 mesi, allora è necessario aggiungere
sale macinato in modo da stabilizzare la salamoia tra il 6% ed il 10%. Dopo la
fermentazione le olive vengono confezionate in contenitori di vetro o di latta, ed altri
contenitori con una salamoia finale variabile dal 3% al 5% e con pH<4.6; segue la
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pastorizzazione; per i predetti altri contenitori, la pastorizzazione non è obbligatoria.
Le olive nere “La Bella della Daunia” a D.O.P. subiscono un processo di
trasformazione con Sistema Californiano che può avvenire in uno dei due modi di seguito
descritti:
Metodica A): le olive sono calibrate e messe in contenitori con salamoia concentrata
dal 2,5% al 10% in ragione inversa della grossezza e al riparo dell’aria nell’attesa d’essere
lavorate. Successivamente viene sostituita la salamoia con una prima soluzione di liscivia
(idrossido di sodio) al 2% circa, per essere poi direttamente arieggiate o immettendo aria
compressa nell’acqua. Ripetuti trattamenti con liscivie diluite seguiti ciascuno da aerazione,
facilitano la penetrazione fino al nocciolo; se è necessario le olive sono trattate con
soluzione di gluconato di ferro o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d’olive
(come residuo) per l’annerimento completo del frutto. Successivamente le olive sono
lavate, sottoposte a vapore e confezionate in contenitori di vetro o di latta ed altri
contenitori che possano essere sottoposti a sterilizzazione, con una salamoia al 3% circa e
con pH=4,6 circa. Segue la sterilizzazione.
Metodica B): le olive sono calibrate e messe in contenitori con salamoia concentrata
dall’8% al 10% in ragione inversa della grossezza e al riparo dell’aria nell’attesa d’essere
lavorate. Successivamente viene sostituita la salamoia con una soluzione di liscivia
(idrossido di sodio) variabile dall’1,3 al 2,5% circa fino quando la liscivia sia penetrata ai
2/3 circa dello spessore della polpa. Seguono poi vari lavaggi e aerazione immettendo aria
compressa nell’acqua. Se necessario le olive sono trattate con soluzione di gluconato di
ferro o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d’olive (come residuo) per
l’annerimento completo del frutto. Successivamente le olive sono lavate, sottoposte a
vapore e confezionate in contenitori di vetro o di latta ed altri contenitori che possano
essere sottoposti a sterilizzazione; il prodotto confezionato avrà una salamoia finale con
concentrazione variabile dal 2% al 5% circa ed un pH>4,6. Per i soli vasi in vetro è
consentito anche il confezionamento di olive nere con un pH>4,6 senza liquido. Segue la
sterilizzazione.
Le olive cangianti “La Bella della Daunia” a D.O.P. subiscono un processo di
trasformazione con Sistema al Naturale che viene di seguito descritto: le olive, dopo la
calibratura, sono messe in contenitori con salamoia concentrata dall’8% al 10% in ragione
inversa della grossezza. Segue la fermentazione per non meno di sei mesi in recipienti
adeguati nei quali le olive devono essere sempre coperte con salamoia. Durante la fase di
fermentazione è necessario aggiungere sale macinato in modo da stabilizzare la salamoia
tra il 7% ed il 10%. Dopo la fermentazione le olive vengono confezionate in contenitori di
vetro o di latta, ed altri contenitori con una salamoia finale variabile dal 3% al 5% e con pH
< 4.6; segue la pastorizzazione; per i predetti altri contenitori, la pastorizzazione non è
obbligatoria.
Art. 5.
Gli oliveti e le ditte di trasformazione idonee alla produzione della DOP “La
Bella della Daunia” sono iscritti in un apposito elenco, attivato, aggiornato e conservato
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dall’organismo di controllo conformemente alle previsioni degli articolo 10 e 11 del reg. CE
n. 510/06.
Art. 6.
All’atto dell’immissione al consumo l’oliva verde da mensa D.O.P. “La Bella della
Daunia” deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalità di colore deve essere verde paglierino uniforme con lenticelle marcate;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa, sottigliezza della
pellicola;
peso compreso tra 6 e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <15%;
tenore in zuccheri riduttori <2,8%.
All’atto dell’immissione al consumo l’oliva nera da mensa D.O.P “La Bella della
Daunia” deve avere le seguenti caratteristiche:
colore deve essere nero intenso all’esterno;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa, sottigliezza della
pellicola;
peso compreso tra 6 g e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <18%;
tenore in zuccheri riduttori <2,4%.
All’atto dell’immissione al consumo l’oliva da mensa D.O.P “La Bella della Daunia”
cangiante deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalità di colore variegato deve essere da tabacco a testa di moro;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e tenera della polpa, sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <18%
tenore in zuccheri riduttori <2,4%.
Art. 7.
L’immissione al consumo della DOP “La Bella della Daunia” deve avvenire secondo le
seguenti modalità: il prodotto deve essere posto in vendita in appositi contenitori di vetro,
con peso sgocciolato minimo di 30g, in confezioni in termoplastica con peso sgocciolato
minimo di 30g, in latte a banda stagnata con peso sgocciolato da 30g in su; contenitori in
plastica da 20 a 150 kg (per il trasporto delle olive dai trasformatori ai confezionatori) che
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non alterino e non trasmettano alle olive odori o sostanze nocive. Le confezioni devono
essere sottoposte a pastorizzazione o sterilizzazione. Per le sole confezioni in plastica di
olive verdi e/o cangianti non vi è obbligo di pastorizzazione.
Tutti i contenitori devono essere provvisti di etichettatura corrispondente ai
requisiti stabiliti dalle varie disposizioni di legge; sull’etichetta saranno riportate a
caratteri di stampa chiari e leggibili le seguenti indicazioni:
«La Bella della Daunia» e «denominazione di origine protetta» (o la sua sigla D.O.P.);
il logo della denominazione da utilizzare in abbinamento inscindibile con la
Denominazione di origine protetta (o la sua sigla DOP);
il nome, la ragione sociale, l’indirizzo dell’azienda produttrice e confezionatrice;
peso netto sgocciolato contenuto nella confezione espresso in conformità alle norme
vigenti.
Il simbolo grafico è composto da una figura femminile che si ispira alla tradizione
iconografica vascolare presente anticamente in Daunia ed è resa “in negativo”, si tratta di
una danzatrice che nella mano sinistra stringe un ramo di ulivo sollevato dalla figura.
Attorno alla figura si inserisce il titolo “La Bella della Daunia” con caratteri classici
“graziati” (in maiuscolo). Nella cornice esterna di colore oro pantone 872 si inserisce
superiormente la dicitura “Oliva da mensa DOP”, inferiormente viene riportato il nome
della cultivar: varietà “Bella di Cerignola”.
Nelle riproduzioni la figura è nera con tratti bianchi su sfondo bianco. Essa é
inscritta in una doppia circonferenza profilata di colore oro Pantone 872. La prima
circonferenza mostra come sfondo il colore bianco, la seconda ha fondo colore oro Pantone 872.
Entrambe le scritture sono in nero.
Il simbolo grafico sarà riprodotto su di un bollino autoadesivo o direttamente
sull’etichetta in tre dimensioni: cm 2, cm 3, cm 5.
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