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Lessini Durello o Durello Lessini Doc - Approvazione modifica del disciplinare di produzione - 2024

Pubblicato da disciplinare
Lessini Durello o Durello Lessini

Al disciplinare di produzione della DOP dei vini Lessini Durello o Durello Lessini, cosi' come da ultimo modificato con il decreto ministeriale 16 aprile 2019, richiamato in premessa, sono approvate le modifiche ordinarie di cui  alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 164 del 15 luglio 2024.
2. Il disciplinare di produzione della DOP dei vini Lessini Durello o Durello Lessini, consolidato con le  modifiche ordinarie di cui al comma 1, e il relativo documento unico consolidato figurano rispettivamente negli  allegati A e B del presente decreto.

MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
DECRETO 26 agosto 2024  

Modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata dei vini «Lessini  Durello» o «Durello Lessini». (24A04482)

(GU n.205 del 2-9-2024)
 
 


IL DIRIGENTE DELLA PQA 1
della Direzione generale per la promozione della qualita'
agroalimentare

Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei
mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n.
922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio, cosi' come modificato con regolamento (UE) 2021/2117 del 2
dicembre 2021;
Visto in particolare la Parte II, Titolo II, Capo I, Sezione 2, del
citato regolamento (UE) n. 1308/2013, recante norme sulle
denominazioni di origine, le indicazioni geografiche e le menzioni
tradizionali nel settore vitivinicolo;
Visto il regolamento (UE) 2024/1143 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 aprile 2024 relativo alle indicazioni geografiche
dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonche'
alle specialita' tradizionali garantite e alle indicazioni
facoltative di qualita' per i prodotti agricoli, che modifica i
regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e che
abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012;
Visto il regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione del 17
ottobre 2018 che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di
protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni
geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo,
la procedura di opposizione, le restrizioni dell'uso, le modifiche
del disciplinare di produzione, la cancellazione della protezione
nonche' l'etichettatura e la presentazione;
Visto il regolamento delegato (UE) 2023/1606 della Commissione del
30 maggio 2023 che modifica il regolamento delegato (UE) 2019/33 per
quanto riguarda alcune disposizioni sulle denominazioni di origine
protette e sulle indicazioni geografiche protette dei vini e sulla
presentazione delle indicazioni obbligatorie dei prodotti
vitivinicoli nonche' nonne specifiche relative all'indicazione e alla
designazione degli ingredienti dei prodotti vitivinicoli e il
regolamento delegato (UE) 2018/273 per quanto riguarda la
certificazione dei prodotti vitivinicoli importati;
Visto il regolammento di esecuzione (UE) 2019/34 della Commissione
del 17 ottobre 2018 recante modalita' di applicazione del regolamento
(UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
riguarda le domande di protezione delle denominazioni di origine,
delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali nel
settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le modifiche del
disciplinare di produzione, il registro dei nomi protetti, la
cancellazione della protezione nonche' l'uso dei simboli, e del
regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda un idoneo sistema di controlli;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) 2023/1607 della Commissione
del 30 maggio 2023 che modifica il regolamento di esecuzione (UE)
2019/34 per quanto riguarda l'adeguamento di taluni riferimenti
giuridici;
Vista la legge 12 dicembre 2016, n. 238, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 del 28 dicembre 2016, e
successive modifiche ed integrazioni, recante la disciplina organica
della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del
vino;
Visto il decreto ministeriale 7 novembre 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 275 del 24 novembre
2012, recante la procedura a livello nazionale per la presentazione e
l'esame delle domande di protezione delle DOP e IGP dei vini e di
modifica dei disciplinari, ai sensi del regolamento (CE) n. 1234/2007
e del decreto legislativo n. 61/2010;
Visto il decreto ministeriale 6 dicembre 2021, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 83 dell'8 aprile
2022, recante «Disposizioni nazionali applicatine dei regolamenti
(UE) n. 1308/2013, n. 33/2019 e n. 34/2019 e della legge n. 238/2016
concernenti la procedura per la presentazione e l'esame delle domande
di protezione delle DOP, delle IGP, delle menzioni tradizionali dei
prodotti vitivinicoli, delle domande di modifica dei disciplinari di
produzione e delle menzioni tradizionali e per la cancellazione della
protezione»;
Visto il decreto ministeriale 8 novembre 2011, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 277 del 28 novembre
2011, con il quale e' stata riconosciuta la denominazione di origine
controllata dei vini «Lessini Durello» o «Durello Lessini» ed
approvato il relativo disciplinare di produzione;
Visto il decreto ministeriale 16 aprile 2019, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 109 dell'11 maggio
2019, con il quale e' stato da ultimo modificato il disciplinare
della denominazione di origine controllata dei vini «Lessini Durello»
o «Durello Lessini»;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, comma 1,
lettera d);
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, coordinato con la
legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante «Disposizioni urgenti in
materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», con il quale
il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha
assunto la denominazione di Ministero dell'agricoltura, della
sovranita' alimentare e delle foreste;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16
ottobre 2023, n. 178, recante: «Riorganizzazione del Ministero
dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, a
norma dell'art. 1, comma 2 del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44,
convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74»;
Visto il decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranita'
alimentare e delle foreste del 31 gennaio 2024, n. 0047783, recante
individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale del
Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle
foreste e definizione delle attribuzioni e relativi compiti;
Vista la direttiva del Ministro 31 gennaio 2024, n. 45910,
registrata alla Corte dei conti al n. 280 in data 23 febbraio 2024,
recante gli indirizzi generali sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per il 2024;
Vista la direttiva dipartimentale 21 febbraio 2024, n. 85479,
registrata dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 129 in data 28
febbraio 2024, per l'attuazione degli obiettivi definiti dalla
«Direttiva recante gli indirizzi generali sull'attivita'
amministrativa e sulla gestione per l'anno 2024» del 31 gennaio 2024,
rientranti nella competenza del Dipartimento della sovranita'
alimentare e dell'ippica, ai sensi del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri n. 179/2019;
Vista la direttiva direttoriale n. 0289099 del 28 giugno 2024 della
Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare,
registrata dall'U.C.B. il 4 luglio 2024 al n. 493, in particolare
l'art. 1, comma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali
non generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, sono
autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti relativi ai
procedimenti amministrativi di competenza;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 21 dicembre
2023, registrato alla Corte dei conti in data 16 gennaio 2024, n. 68,
concernente il conferimento al dott. Marco Lupo dell'incarico di Capo
del Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica;
Visto il decreto di incarico di funzione dirigenziale di livello
generale conferito, ai sensi dell'art. 19, comma 4 del decreto
legislativo n. 165/2001, alla dott.ssa Eleonora Iacovoni, del 7
febbraio 2024 del Presidente del Consiglio dei ministri, registrato
dall'Ufficio centrale di bilancio al n. 116, in data 23 febbraio
2024, ai sensi del decreto legislativo n. 123 del 30 giugno 2011
dell'art. 5, comma 2, lettera d);
Visto il decreto del direttore della Direzione generale per la
promozione della qualita' agroalimentare del 30 aprile 2024, n.
193350, registrato dalla Corte dei conti il 4 giugno 2024, n. 999,
con il quale e' stato conferito al dott. Pietro Gasparri l'incarico
di direttore dell'Ufficio PQA I della Direzione generale della
qualita' certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti
agricoli, agroalimentari e vitivinicoli e affari generali della
Direzione;
Esaminata la documentata domanda, presentata per il tramite della
Regione Veneto, su istanza del Consorzio per la tutela del vino
Lessini Durello DOC, con sede in Soave (VR), Via A. Mattielli n. 11,
intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione della
denominazione di origine controllata dei vini «Lessini Durello» o
«Durello Lessini», nel rispetto della procedura di cui al citato
decreto ministeriale 6 dicembre 2021, nonche' dell'analogo
preesistente decreto ministeriale 7 novembre 2012;
Considerato che la predetta richiesta di modifica ordinaria che
comporta variazioni al documento unico ai sensi dell'art. 17, del
regolamento (UE) n. 33/2019, e' stata esaminata, nell'ambito della
procedura nazionale preliminare prevista dal citato decreto
ministeriale 7 novembre 2012 (articoli 6, 7, e 10) e dal citato
decreto ministeriale 6 dicembre 2021 (art. 13), successivamente alla
sua entrata in vigore, e in particolare:
e' stato acquisito il parere favorevole della Regione Veneto;
e' stato acquisito il parere favorevole del Comitato nazionale
vini DOP e IGP, espresso nella riunione del 24 giugno 2024,
nell'ambito della quale il citato Comitato ha formulato la proposta
di modifica aggiornata del disciplinare di produzione della DOC dei
vini «Lessini Durello» o «Durello Lessini»;
conformemente all'art. 13, comma 6, del citato decreto
ministeriale 6 dicembre 2021, la proposta di modifica del
disciplinare in questione e' stata pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 164 del 15 luglio 2024, al
fine di dar modo agli interessati di presentare le eventuali
osservazioni entro trenta giorni dalla citata data;
entro il predetto termine non sono pervenute osservazioni sulla
citata proposta di modifica;
Considerato che a seguito dell'esito positivo della predetta
procedura nazionale di valutazione, conformemente all'art. 13, comma
7, del citato decreto ministeriale 6 dicembre 2021, sussistono i
requisiti per approvare con il presente decreto le modifiche
ordinarie contenute nella citata domanda di modifica del disciplinare
di produzione della DOP dei vini «Lessini Durello» o «Durello
Lessini» ed il relativo documento unico consolidato con le stesse
modifiche;
Ritenuto altresi' di dover procedere, ai sensi dell'art. 13, commi
7 e 8, del citato decreto ministeriale 6 dicembre 2021 alla
pubblicazione del presente decreto di approvazione delle modifiche
ordinarie del disciplinare di produzione in questione e del relativo
documento unico consolidato, nonche' alla comunicazione delle stesse
modifiche ordinarie alla Commissione UE, tramite il sistema
informativo messo a disposizione ai sensi dell'art. 30, par. 1,
lettera a) del reg. UE n. 34/2019;

Decreta:

Art. 1

1. Al disciplinare di produzione della DOP dei vini «Lessini
Durello» o «Durello Lessini», cosi' come da ultimo modificato con il
decreto ministeriale 16 aprile 2019, richiamato in premessa, sono
approvate le modifiche ordinarie di cui alla proposta pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 164 del 15
luglio 2024.
2. Il disciplinare di produzione della DOP dei vini «Lessini
Durello» o «Durello Lessini», consolidato con le modifiche ordinarie
di cui al comma 1, e il relativo documento unico consolidato figurano
rispettivamente negli allegati A e B del presente decreto.

Art. 2

1. Il presente decreto entra in vigore a livello nazionale il
giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
2. Le modifiche ordinarie di cui all'art. 1 sono comunicate, entro
trenta giorni dalla predetta data di pubblicazione, alla Commissione
UE tramite il sistema informativo «e-Ambrosia» messo a disposizione
ai sensi dell'art. 30, par. 1, lettera a) del regolamento UE n.
34/2019. Le stesse modifiche entrano in vigore nel territorio
dell'Unione europea a seguito della loro pubblicazione da parte della
Commissione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, entro tre
mesi dalla data della citata comunicazione.
3. Fatto salvo quanto previsto ai commi 1 e 2, le modifiche
ordinarie di cui all'art. 1 sono applicabili a decorrere dalla
campagna vendemmiale 2024/2025.
4. Il presente decreto e il disciplinare consolidato della
denominazione di origine controllata dei vini «Lessini Durello» o
«Durello Lessini» di cui all'art. 1 saranno pubblicati sul sito
internet del Ministero - Sezione qualita' - Vini DOP e IGP.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 26 agosto 2024

Il dirigente: Gasparri

Allegato A

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI "LESSINI  DURELLO" O "DURELLO LESSINI"

Articolo 1
Denominazione e Vini

La denominazione di origine controllata "Lessini Durello" o "Durello
Lessini" e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai
requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione per le
seguenti tipologie:
- "Lessini Durello" o "Durello Lessini" spumante prodotto con metodo
Martinotti o charmat.

Articolo 2
Base ampelografica

Il vino a denominazione di origine controllata "Lessini Durello" o
"Durello Lessini" deve essere ottenuto da uve provenienti da vigneti
aventi, nell'ambito aziendale, la seguente composizione
ampelografica: Durella per almeno 85%; possono concorrere, da soli o
congiuntamente, fino a un massimo del 15%, i vitigni Garganega, Pinot
bianco, Chardonnay, Pinot nero.

Articolo 3
Zona di produzione delle uve

La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata
"Lessini Durello" o "Durello Lessini" comprende:
a) Provincia di Verona: l'intero territorio dei comuni di:
Vestenanova, San Giovanni Ilarione e parte del territorio dei comuni
di: Montecchia di Crosara, Ronca', Cazzano di Tramigna, Tregnago,
Badia Calavena.
b) Provincia di Vicenza: l'intero territorio dei comuni di Arzignano,
Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano, Trissino e parte del
territorio dei comuni di Corredo, Costabissara, Gambellara, Isola
Vicentina, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Montebello
Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole
Vicentino, San Vito di Leguzzano, Schio, Zermeghedo.
La zona risulta cosi' delimitata: a est, iniziando dal confine con la
provincia di Vicenza, in localita' Calderina a quota 36, segue la
strada che porta a Ronca', passando le localita' Binello e momello.
Attraversa il centro abitato di Ronca', riprende la strada che si
immette nella provinciale MonteforteMontecchia fino al confine
comunale di Montecchia di Crosara. Segue detto confine comunale fino
a quota 64 e poi la strada che porta nuovamente sulla provinciale a
sud della cantina sociale di Montecchia di Crosara. Prosegue per
breve tratti verso nord la provinciale della Val d' Alpone fino al
ponte sull'omonimo torrente che lo attraversa seguendo poi la strada
comunale che passa dalle localita' Molino, Castello e San Pietro a
sud dell'abitato di Montecchia di Corsara, prosegue fino a incontrare
il torrente Rio Albo a quota 85 che delimita la zona fino a quota 406
a sud di Corgnan e Tolotti per congiungersi con il confine comunale
di Cazzano di Tramigna. Prende la strada comunale per Marsilio e
seguendo la quota di livello tocca il Rio V. Bra' e V. Magragna fino
a quota 149 in localita' Caliari. Da localita' Caliari prosegue verso
nord per la strada che porta a Campiano fino alla localita' Panizzolo
a quota 209 per unirsi al torrente Tramigna; sale a nord il Tramigna
fino ad arrivare al confine comunale di Tregnago che lo segue per
breve tratto verso ovest e quindi raggiunge la localita' Rovere a
quota 357 e successiva 284 Prende la strada che porta a Tregnago
passando per quota 295, entra nell'abitato di Tregnago, le attraversa
seguendo la strada principale fino a quota 330. Da qui si immette
sulla comunale per Marcemigo che attraversa e prosegue per salire a
localita' Morini a quota 481 e successivamente si immette sulla
provinciale per San Mauro di Saline a quota 523. Segue la provinciale
per S: Mauro di Saline a quota 523. Segue la provinciale per S: Mauro
di Saline verso nord fino a localita' Bettola al confine con il
comune di Badia Calavena. Dalla localita' Bettola si scende a valle
seguendo la comunale, passando fra le localita' Canovi, Valle,
Antonelli, Riva, Fornari si entra nell'ambito di Badia Calavena e da
quota 451, seguendo la comunale verso est, si sale alla localita'
Colli a quota 734 raggiungendo il confine con Vestenanova a quota
643, continuando per la comunale si passa dall'abitato di Castelvero,
si prosegue per Vestenavecchia fino a giungere a Vestenanova centro;
si prosegue per la localita' Siveri seguendo la comunale e si arriva
alla localita' Alberomato; da qui, toccando la localita' Bacchi, si
giunge al confine con la provincia di Vicenza e seguendo i confini
provinciali verso nord fino raggiungere quota 474 s.l.m., il limite
di zona prosegue luogo il confine nord del comune di Chiampo verso
est e quindi verso sud, fino all'intersezione di questo con la strada
provinciale che congiunge Chiampo con Nogarole Vicentino in
coincidenza con la quota 468 s.l.m. Segue quindi detta strada, tocca
il centro abitato di Nogarole e prosegue lungo la strada che conduce
a Selva di Trissino al Capitello posto dopo la quota 543 s.l.m., si
dirige a sinistra lungo il sentiero fino all'incrocio di questo con
l'acquedotto. Di qui corre lungo il sentiero attraversando la
contrada Prizzi congiungendosi poi a quota 530 s.l.m. con la strada
per Cornedo, che segue attraversando le contrade Pellizzari e Duello
fino al bivio con la strada comunale che conduce alle contrade
Caliari, Stella, Ambrosi fino a raggiungere nuovamente la provinciale
per Cornedo toccando la localita' Grigio. S'innesta qui a Cornedo
sulla statale n. 246 che segue fino a poco prima del ponte dei Nori.
Gira quindi verso est e prende posto la strada comunale che tocca le
contrade Colombara, Bastianci, Muzzolon, Milani (quota 547) ; di qui
segue la carrareccia con direzione nord-est fino alla contrada
Crestani a quota 532. Segue quindi la strada comunale che conduce
alle contrade Mieghi, Milani a quota 626, Casare di Sopra, Casare di
Sotto, Godeghe fino al bivio con la strada comunale Monte di
Malo-Monte Magre' che percorre appunto fino a questo centro abitato.
Da qui segue la strada per Magre' fino a quota 294 proseguendo
successivamente in direzione nord-ovest toccando quota 214, segue poi
la Valfreda raggiungendo localita' Raga a quota414 e da qui prosegue
fino al confine comunale fra Schio e Torrebelvicino, segue lo stesso
fino a quota 216 Da qui segue il torrente Leogra fino al ponte della
statale n.46 per Schio seguendo successivamente la strada rivierasca
fino a quota 188. Segue quindi la statale n.46 Schio-Vicenza fino
alla localita' Fonte di Castelnovo. Attraversa e prende quindi la
strada per Costabissara che raggiunge toccando le localita' Ca' de
Tommasi e Pilastro. Il limite di zona segue quindi la strada comunale
da Costabissara a Creazzo passando per localita' S. Valentino fino a
raggiungere il confine meridionale del comune di Costabissara;
prosegue quindi verso ovest lungo i confini comunali sud di
Costabissara, fino a incontrare la strada che da Gambugliano procede
fino a Sovizzo costeggiando la strada della Valdiezza. Si segue
quindi la strada verso Castelgomberto fino ad incontrare sulla
sinistra la strada per le contrade Busa, Pilotto, Vallorona. Allo
stop si segue la strada a Sinistra una prima ed una seconda volta; si
tralascia il bivio per localita' Monteschiavi. Al bivio per Contra'
Vallorona, Rubbo, Spinati si tralascia la strada per predette
localita' andando diritto fino ad arrivare in fondo a via Vallorona.
Si prosegue a destra, seguendo l'unghia del monte, per Valdimolino.
Si prosegue per la strada che va a Sant'Urbano di Montecchio Maggiore
(strada Cavallara). Si prosegue quindi per la strada dei Bastian fino
a incrociare la strada che proviene da Castelgomberto. Si prosegue
per la strada dei Bernuffi, procedendo a sinistra fino a raggiungere
l'abitato di Sant'Urbano. Al bivio si gira a sinistra seguendo la
strada per Sovizzo Alto arrivati alla Casa Caftani si gira a destra
per via Caussa, in fondo a detta strada si gira a destra proseguendo
la strada (loc. Carbonara) fino a giungere in localita' Bastia Bassa,
quindi si prosegue per la localita' Campestrini arrivando infine alla
destra della Villa Cordellina. Dopodiche' si gira a destra per
ricongiungersi con la SS 246 girando a sinistra verso la Montorsina e
includendo nell'area il sito dei Castelli di Giulietta e Romeo.
Il limite segue quindi la strada per Montecchio Maggiore e Montorso
fino al ponte sul torrente Chiampo, attraversa il corso d'acqua e
prosegue verso sud fino alla strada per Zermeghedo che raggiunge via
Mieli. Dall'incrocio via Mieli si prosegue a sinistra per la
localita' Belloccheria considerando come area delimitata quella che
segue l'unghia del monte fino ad incrociare la via Perosa. Da qui si
procede verso il centro abitato di Montebello via Castelletto
giungendo fino all'incrocio della strada della Mira. Da qui si
procede per la strada Contrada Selva fino all'incrocio Casa Cavazza e
strada per Zermeghedo.
Il confine prende la strada per Agugliana e continua in direzione La
Guarda a circa 300 metri da questa localita' svolta a sinistra per un
sentiero che la congiunge al confine con Gambellara che segue verso
nord fino a quota 143.
Discende lungo la strada vicinale che conduce a Gambellara che
attraversa verso ovest seguendo la strada da Gambellara a Calderina
congiungendosi con la delimitazione dell'area iniziale della
provincia di Verona.

Articolo 4
Norme per la viticoltura

Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla
produzione dei vini "Lessini Durello" o "Durello Lessini" devono
essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire
alle uve e al vino derivato le specifiche caratteristiche di
qualita'.
I vigneti per essere idonei alla produzione dei vini di cui
all'articolo 1 devono essere posti in giacitura acclive; sono in ogni
caso esclusi quelli ubicati in terreni eccessivamente umidi e
fertili.
Le viti devono essere allevate a spalliera o GDC o a pergola in tutte
le sue forme ove sia assicurata un'apertura nell'interfila o sul
filare e una carica massima di gemme ad ettaro fino a 50 mila.
Tutti i vigneti piantati dopo l'approvazione del presente
disciplinare devono avere un numero di ceppi per ettaro non inferiore
a 2.500 per le varieta' Durella e Garganega e 3.000 per il Pinot
nero, Chardonnay e Pinot bianco.
I sesti d'impianto, le forme d'allevamento ed i sistemi di potatura,
devono essere comunque atti a non modificare le caratteristiche delle
uve e del vino.
A vietata ogni pratica di forzatura. A tuttavia consentita
l'irrigazione di soccorso.
La resa massima di uva ammessa per la produzione dei vini "Lessini
Durello" o "Durello Lessini" non deve essere superiore a tonnellate
16 per ettaro di vigneto a coltura specializzata. A detto limite,
anche in annate eccezionalmente favorevoli, la resa dovra' essere
riportata attraverso una accurata cernita delle uve, purche' la
produzione non superi del 20% il limite medesimo.
Le uve destinate alla vinificazione del vino a denominazione di
origine controllata "Lessini Durello" o "Durello Lessini" devono
assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 9,00%
vol.
La Regione Veneto, su richiesta motivata del Consorzio di tutela,
sentite le organizzazioni di categoria interessate, con proprio
provvedimento da emanarsi ogni anno nel periodo immediatamente
precedente la vendemmia, puo' stabilire di ridurre i quantitativi di
uva per ettaro ammessi alla certificazione, anche in riferimento a
singole zone geografiche, rispetto a quelli sopra fissati, dandone
immediata comunicazione al Ministero dell'agricoltura, della
sovranita' alimentare e delle foreste.
I rimanenti quantitativi fino al raggiungimento del limite massimo
previsto nel presente articolo, saranno presi in carico per la
produzione di vino ad indicazione geografica tipica, se ne hanno le
caratteristiche.

Articolo 5
Norme per la vinificazione

Le operazioni di vinificazione delle uve destinate alla produzione
dei vini a denominazione di origine controllata "Lessini Durello" o
"Durello Lessini" devono essere effettuate all'interno dei comuni
compresi totalmente o parzialmente nella zona di produzione
delimitata dall'art. 3.
Tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali, e' consentito
che tali operazioni siano effettuate anche
nei comuni limitrofi di: Monteforte, Soave, Colognola ai Colli,
Illasi, Mezzane, Verona, S. Mauro di
Saline, Velo Veronese e Selva di Progno per la provincia di Verona e
Lonigo, Sarego, Brendola, Altavilla Vicentina, Sovizzo, Monteviale,
Vicenza, Caldogno, Villaverla, Thiene, Santorso, Torrebelvicino,
Valdagno, San Pietro Mussolino, Valli del Pasubio e Velo d'Astico per
la provincia di Vicenza.
Nelle vinificazioni sono ammesse soltanto le pratiche enologiche
leali e costanti atte a conferire al vino le sue peculiari
caratteristiche.
La resa massima dell'uva in vino finito non deve essere superiore al
70%; per la tipologia spumante la resa e' calcolata al netto dei
prodotti aggiunti per la presa di spuma. La resa compresa tra la
percentuale precedente ed il 75% non ha diritto alla denominazione di
origine. Se la resa, infine, supera anche quest'ultimo limite, decade
il diritto alla denominazione di origine controllata per tutto il
prodotto.
Il vino "Lessini Durello" o "Durello Lessini" spumante deve essere
ottenuto ricorrendo esclusivamente a mezzo fermentazione in
autoclave, utilizzando i mosti o vini ottenuti dalle varieta'
indicate all'art. 2 in ottemperanza alle vigenti norme sulla
produzione degli spumanti.
La elaborazione dei vini spumanti deve avvenire solo all'interno del
territorio della Regione Veneto.

Articolo 6
Caratteristiche al consumo

I vini di cui all'art. 1, all'atto della loro immissione al consumo,
devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
"Lessini Durello" o "Durello Lessini" spumante, da metodo Martinotti
o charmat: - spuma: fine, persistente;
- colore: giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli;
- odore: delicato, caratteristico e lievemente fruttato;
- sapore: da dosaggio zero o pas dose', extra brut, brut, extra dry,
dry, demisec; - titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%
vol;
- acidita' totale minima: 6,5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 14 g/l.

Articolo 7
Designazione e presentazione

Nella presentazione e designazione dei vini a denominazione di
origine controllata "Lessini Durello" o "Durello Lessini" e' vietata
l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quella
prevista dal presente disciplinare, ivi compresi gli aggettivi
"extra", "fine", "scelto", "selezionato" e similari. E' consentito
l'uso di indicazioni che facciano riferimento a nomi, ragioni
sociali, marchi privati non aventi significato laudativo e non idonei
a trarre in inganno il consumatore.
Le menzioni facoltative esclusi i marchi e i nomi aziendali possono
essere riportate nell'etichettatura soltanto in caratteri tipografici
non piu' grandi o evidenti di quelli utilizzati per la denominazione
di origine del vino, salve le norme generali piu' restrittive.
Nella designazione dei vini a denominazione di origine controllata
"Lessini Durello" o "Durello Lessini" puo' essere utilizzata la
menzione "vigna" a condizione che sia seguito dal corrispondente
toponimo, che la relativa superficie sia distintamente specificata
nell'albo dei vigneti, che la vinificazione, elaborazione e
conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale
menzione, seguita dal toponimo, venga riportata sia nella denuncia
delle uve, sia nei registri, sia nei documenti di accompagnamento.
Il termine millesimato e' accompagnato obbligatoriamente dal
riferimento dell'anno di produzione delle uve.

Articolo 8
Confezionamento

I vini a denominazione di origine controllata "Lessini Durello" o
"Durello Lessini" devono essere immessi al consumo esclusivamente in
bottiglie fino a 15 litri.
Qualora detti vini siano confezionati in bottiglie di contenuto
nominale compreso tra 0,500 e litri 3 e' obbligatorio l'uso del tappo
fungo in sughero; per le bottiglie fino a 0,375 litri e' consentito
anche l'uso del tappo a vite.
Le bottiglie contenenti i vini "Lessini Durello" o "Durello Lessini",
devono essere, anche per quanto riguarda l'abbigliamento, consoni ai
tradizionali caratteri di pregio di detti vini.

Articolo 9
Legame con l'ambiente geografico

a) Specificita' della zona geografica

Fattori naturali
L'area compresa nella zona a DOC del vino "Lessini Durello" o
"Durello Lessini" si estende per una superficie di oltre 30.000
ettari nella porzione collinare dei Lessini orientali a cavallo del
confine tra le province di Verona e Vicenza.
L'assetto fisiografico, comune a tutti i Lessini, e' caratterizzato
da estese e talora strette incisioni vallive disposte a ventaglio con
sostanziale andamento NNW-SSE separate da altrettante dorsali, con
analogo andamento, che progradano a Sud fino ad immergersi sotto la
coltre alluvionale della Pianura Padana. Il dislivello altimetrico
compreso nell'area e' di circa 800 m.
Il sistema idrografico dell'area si presenta particolarmente
sviluppato ed e' costituito principalmente dai fiumi lessinei che
hanno un andamento genericamente meridiano.
Il clima dell'area studiata e' caratterizzato da piovosita' annua di
circa 1063 mm e da temperature medie annue di circa 13,7 °C.
Pur essendo il territorio caratterizzato da un vissuto geologico
piuttosto complesso, possiamo pero' affermare che negli areali
interessati oggi alla coltivazione della vite soprattutto nei
versanti collinari della Val d'Alpone e della Val di Chiampo, fino
alla valle dell'Agro, sono predominanti rocce vulcaniche e
vulcanico-detritiche basiche.
I suoli che ne derivano sono moderatamente profondi, con tessitura
fine e con scheletro basaltico scarso in superficie ma piu'
abbondante in profondita'.
Qui il vitigno principale e' la Durella, quasi una varieta' esclusiva
della zona, discendente dalla Durasena citati negli Statuti di
Costozza del 1290.
E' una varieta' a bacca bianca dal grappolo alato e compatto. Il nome
deriva dalla durezza o compattezza della buccia e dalla elevata
acidita' totale che caratterizza il vino, ne permette un'elevata
longevita' e ottimi risultati con la spumantizzazione.
Un vitigno che grazie ad una produzione costante, una buona
resistenza alle malattie, un'ottima attitudine alla spumantizzazione
(vedi contenuti acidi) ed un'alta vigoria (consona alle buone
precipitazioni delle colline orientali veronesi e vicentine), ha
trovato nell'area le condizioni pedoclimatiche idonee a fornire i
migliori risultati qualitativi e a renderlo forte e capace di
affrontare le sfide estreme.

Fattori storici e umani
Sette secoli di storia per la viticoltura dei Monti Lessini sono un
traguardo che sottolinea con forza quanto l'uomo da sempre sia
attento alle sorti della vigna in questa zona alto collinare, a
cavallo tra le province di Verona e di Vicenza nell'area dei Monti
Lessini.
Documenti storici sull'agricoltura dei Monti Lessini evidenziano
spesso la frase "Terra cum vineis% appezzamento di terreno coltivato
interamente a vite. Nel periodo intercorso tra il Medioevo e i primi
anni del secolo XIX la viticoltura e l'enologia nelle province di
Verona e Vicenza, e cosi' nella zona dell'Alpone e quella
dell'Agno-Chiampo, rimasero ai livelli tecnici di base che si erano
determinati nel Medioevo.
Le produzioni migliori si ottengono in terreni ben esposti, di natura
vulcanica con tecniche di coltivazione razionali legate alla
tradizione del territorio.
Il vitigno Durella ama le buone esposizioni ma soprattutto esige nel
vigneto un buon ricambio di aria e di questo i viticoltori sono
consapevoli.
I sistemi di allevamento nel corso degli anni hanno subito
un'evoluzione notevole.
Oggi i sistemi di allevamento piu' usati nella zona della Durella
sono la "pergola veronese" semplice o doppia ed il guyot. Negli
ultimi tempi si e' affermata la pergola veronese doppia aperta al
centro, a bassa carica di gemme speronata. Questo sistema di
allevamento permette una maggiore insolazione, un migliore ricambio
di aria e una migliore pigmentazione delle uve.
Nata con Decreto Ministeriale 25/06/1987 (GU n. 6 del 09/01/1988),
all'interno della Denominazione d'origine controllata DOC "Lessini e
Durello", il successo internazionale ottenuto negli ultimi decenni
dal vino Durello, ha portato nel 2009 i produttori a richiedere il
riconoscimento del "Lessini Durello" come denominazione autonoma,
ottenuta dal Ministero con DPR 17/07/2001 G.U. 13/08/2001 al fine di
valorizzare al meglio le peculiarita' di questo vino. Il Consorzio di
Tutela del Lessini Durello, riconosciuto dal Ministero nazionale nel
novembre 2000, opera per valorizzare le denominazioni della zona e la
loro realta' produttiva e socio economica delle Vallate Veronesi e
Vicentine che rientrano nella zona del disciplinare di produzione. I
produttori della denominazione, insieme al Consorzio, hanno affinato
la tecnica della spumantizzazione del Lessini Durello ricavandone un
ruolo di prestigio nell'ambito della spumantistica veneta.

b) Specificita' del prodotto

I grappoli della Durella sono di media grandezza, con forma
piramidale, compatta e alata; gli acini hanno una buccia piuttosto
spessa, coriacea e tannica.
Il Durello Spumante nasce da un uvaggio che prevede un minimo dell'
85% di uva Durella, con possibili aggiunte di Chardonnay, Garganega,
Pinot bianco e Pinot nero. Grazie all'alta percentuale di acidita'
totale si presta bene alla spumantizzazione.
Questo vino si presenta con una spuma fine e persistente e con un
colore giallo paglierino piu' o meno carico, con riflessi verdognoli.
I profumi sono caratterizzati da sentori di marini di gesso e iodio
che sembra esaltare note piu' floreali di sambuco e biancospino. In
bocca e' la sua vibrante acidita' a definirne il carattere. Ritornano
i sentori marini tipici di questo territorio ed anche se il corpo non
e' mai eccessivo, la sensazione di sapidita' nobilitata da un
retrogusto minerale e amarognolo non sembra mai esaurirsi. Proprio
per queste caratteristiche, ha una grande duttilita', sia come
aperitivo che per i piatti piu' grassi e sapidi.

c) Legame causa effetto fra ambiente e prodotto

A fuori dubbio che la viticoltura dell'area DOC Lessini Durello,
possa avvalersi di uno stretto legame di identita' tra i suoi vini e
gli elementi tipici del territorio: da un lato un vitigno antico ed
autoctono, la Durella, dall'altro un ambiente in gran parte ancora
incontaminato con un paesaggio pienamente conservato e ancora da
proporre nei suoi angoli piu' caratteristici.
Anche in questo caso una ricca bibliografia chiarisce il diverso
comportamento varietale quando confrontato in simili o analoghi
ambienti. La viticoltura in questo areale e' la dimostrazione che il
risultato enologico e' strettamente dipendente dalla perfetta
sintonia tra vitigno e ambiente.
Se da un lato troviamo quindi il territorio viticolo con le sue
peculiarita' ben definibili e definite, dall'altro abbiamo invece il
vitigno con una sua reazione ben precisa ai fattori termici, idrici,
pedologici e colturali. Alta collina e suoli prevalentemente
d'origine basaltica definiscono dei vini molto caratteristici.
La pergoletta veronese per il vitigno Durella resta uno dei sistemi
di allevamento migliore, legato al territorio e all'ambiente, ma la
stessa deve essere ben gestita per garantire all'uva uno standard
qualitativo elevato e sempre costante.
Se l'elevato contenuto in acidita' fissa e' da collegare alle
peculiarita' del vitigno, quasi tutti gli altri caratteri sono
fortemente collegati alle condizioni pedoclimatiche. C'e' infatti un
fortissimo legame tra suoli vulcanici e sentori minerali di pietra
focaia, quasi marcatori specifici del Durello. Pendenze e altitudini
con le relative forti escursioni termiche definiscono inoltre gli
altri caratteri di questo vino.
I vini non saranno mai caratterizzati da una struttura importante, ma
sara' l'aspetto olfattivo a caratterizzare e quasi definire
l'identita' del Durello. Sentori di mela piu' o meno verde si
alternano a
intensita' olfattiva piu' complesse di origine minerale, pietra
focaia, anche con ricordi marini di iodio e di zolfo.

Articolo 10
Riferimenti alla struttura di controllo

Siquria Srl
Vicolo A. Mattielli, 11
37038 - Soave (VR) Italy
Tel. 045 4857514
Fax: 045 6190646
e-mail: info@siquria.it

La Societa' Siquria e' l'Organismo di controllo autorizzato dal
Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle
foreste, ai sensi dell'articolo 64 della Legge 12 dicembre 2016, n.
238, che effettua la verifica annuale del rispetto delle disposizioni
del presente disciplinare, in conformita' alla vigente normativa
della UE, mediante una metodologia dei controlli combinata
(sistematica ed a campione) nell'arco dell'intera filiera produttiva
(viticoltura, elaborazione, confezionamento).
In particolare, tale verifica e' espletata nel rispetto di un
predeterminato piano dei controlli, approvato dal Ministero, conforme
al modello approvato con il DM 2 agosto 2018, pubblicato in G.U. n.
253 del 30.10.2018 e modificato con DM 3 marzo 2022 (G.U. n. 62 del
15.03.2022).

Allegato B

DOCUMENTO UNICO

Denominazione/denominazioni
Lessini Durello
Durello Lessini

Tipo di indicazione geografica:
DOP - Denominazione di origine protetta

Categorie di prodotti vitivinicoli
5. Vino spumante di qualita'

Descrizione dei vini:
"Lessini Durello" o "Durello Lessini" spumante prodotto con metodo
Martinotti o Charmat

BREVE DESCRIZIONE TESTUALE
Spuma: fine, persistente
Colore: giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli
Odore: delicato caratteristico e lievemente fruttato
Sapore dosaggio zero o pas dose', extrabrut, brut, extra dry, dry e
demisec
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00 % vol
Estratto non riduttore minimo: 14 g/l
Gli altri parametri analitici, che non figurano nella sottostante
griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e
dell'UE
Caratteristiche analitiche generali
Acidita' totale minima: 6,5 in grammi per litro espresso in acido
tartarico

Pratiche di vinificazione
Pratiche enologiche specifiche
Spumantizzazione metodo Martinotti o Charmat (autoclave)
Pratica enologica specifica
Rifermentazione in autoclave, secondo il metodo Martinotti o Charmat,
in ottemperanza alle vigenti norme sulla produzione degli spumanti.

Rese massime:
"Lessini Durello o Durello Lessini spumante prodotto con metodo
Martinotti o Charmat 16000 chilogrammi di uve per ettaro

Zona geografica delimitata
La zona di produzione dei vini a denominazione di origine controllata
"Lessini Durello o Durello Lessini" comprende:
a) provincia di Verona: l'intero territorio dei comuni di:
Vestenanova, San Giovanni Ilarione e parte del territorio dei comuni
di: Montecchia di Crosara, Ronca', Cazzano di Tramigna, Tregnago,
Badia Calavena.
b) provincia di Vicenza: l'intero territorio dei comuni di Arzignano,
Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano, Trissino e parte del
territorio dei comuni di Cornedo, Costabissara, Gambellara, Isola
Vicentina, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Montebello
Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole
Vicentino, San Vito di Leguzzano, Schio, Zermeghedo.

Varieta' di uve da vino
Durella B.

Descrizione del legame/dei legami
"Lessini Durello o Durello Lessini" spumante prodotto con metodo
Martinotti o Charmat
a) Specificita' della zona geografica
Fattori naturali
L'area compresa nella zona a DOC del vino "Lessini Durello" "Durello
Lessini" si estende per una superficie di oltre 30.000 ettari nella
porzione collinare dei Lessini orientali a cavallo del confine tra le
province di Verona e Vicenza.
L'assetto fisiografico, comune a tutti i Lessini, e' caratterizzato
da estese e talora strette incisioni vallive disposte a ventaglio con
sostanziale andamento NNW-SSE separate da altrettante dorsali, con
analogo andamento, che progradano a Sud fino ad immergersi sotto la
coltre alluvionale della Pianura Padana. Il dislivello altimetrico
compreso nell'area e' di circa 800 m.
Il sistema idrografico dell'area si presenta particolarmente
sviluppato ed e' costituito principalmente dai fiumi lessinei che
hanno un andamento genericamente meridiano.
Il clima dell'area studiata e' caratterizzato da piovosita' annua di
circa 1063 mm e da temperature medie annue di circa 13,7 °C.
Pur essendo il territorio caratterizzato da un vissuto geologico
piuttosto complesso, possiamo pero' affermare che negli areali
interessati oggi alla coltivazione della vite soprattutto nei
versanti collinari della Val d'Alpone e della Val di Chiampo, fino
alla valle dell'Agno, sono predominanti rocce vulcaniche e
vulcanico-detritiche basiche.
I suoli che ne derivano sono moderatamente profondi, con tessitura
fine e con scheletro basaltico scarso in superficie ma piu'
abbondante in profondita'.
Qui il vitigno principale e' la Durella, quasi una varieta' esclusiva
della zona, discendente dalla Durasena citati negli Statuti di
Costozza del 1290.
A una varieta' a bacca bianca dal grappolo alato e compatto. Il nome
deriva dalla durezza o compattezza della buccia e dalla elevata
acidita' totale che caratterizza il vino, ne permette un'elevata
longevita' e ottimi risultati con la spumantizzazione.
Un vitigno che grazie ad una produzione costante, una buona
resistenza alle malattie, un'ottima attitudine alla spumantizzazione
(vedi contenuti acidi) ed un'alta vigoria (consona alle buone
precipitazioni delle colline orientali veronesi e vicentine), ha
trovato nell'area le condizioni pedoclimatiche idonee a fornire i
migliori risultati qualitativi e a renderlo forte e capace di
affrontare le sfide estreme.
Fattori storici e umani
Sette secoli di storia per la viticoltura dei Monti Lessini sono un
traguardo che sottolinea con forza quanto l'uomo da sempre sia
attento alle sorti della vigna in questa zona alto collinare, a
cavallo tra le province di Verona e di Vicenza nell'area dei Monti
Lessini.
Documenti storici sull'agricoltura dei Monti Lessini evidenziano
spesso la frase "Terra cum vineis%
appezzamento di terreno coltivato interamente a vite. Nel periodo
intercorso tra il Medioevo e i primi
anni del secolo XIX la viticoltura e l'enologia nelle province di
Verona e Vicenza, e cosi' nella zona
dell'Alpone e quella dell'Agno-Chiampo, rimasero ai livelli tecnici
di base che si erano determinati nel Medioevo.
Le produzioni migliori si ottengono in terreni ben esposti, di natura
vulcanica con tecniche di coltivazione razionali legate alla
tradizione del territorio.
Il vitigno Durella ama le buone esposizioni ma soprattutto esige nel
vigneto un buon ricambio di aria e di questo i viticoltori sono
consapevoli.
I sistemi di allevamento nel corso degli anni hanno subito
un'evoluzione notevole.
Oggi i sistemi di allevamento piu' usati nella zona della Durella
sono la pergola semplice o doppia ed il guyot. Negli ultimi tempi si
e' affermata la pergola veronese doppia anche aperta al centro, a
bassa carica di gemme. Questo sistema di allevamento permette una
maggiore insolazione, un migliore ricambio di aria e una migliore
pigmentazione delle uve.
Nata con Decreto Ministeriale 25/06/1987 (GU n. 6 del 09/01/1988). Il
Consorzio di Tutela del Lessini Durello, riconosciuto dal Ministero
nazionale nel novembre 2000, opera per valorizzare le denominazioni
della zona e la loro realta' produttiva e socioeconomica delle
Vallate Veronesi e Vicentine che rientrano nella zona del
disciplinare di produzione. I produttori della denominazione, insieme
al Consorzio, hanno affinato la tecnica della spumantizzazione del
Lessini Durello ricavandone un ruolo di prestigio nell'ambito della
spumantistica veneta.
b) Specificita' del prodotto
I grappoli della Durella sono di media grandezza, con forma
piramidale, compatta e alata; gli acini hanno una buccia piuttosto
spessa, coriacea e tannica.
Il Durello Spumante nasce da un uvaggio che prevede un minimo dell'
85% di uva Durella, con possibili aggiunte di Chardonnay, Garganega,
Pinot bianco e Pinot nero. Grazie all'alta percentuale di acidita'
totale si presta bene alla spumantizzazione.
Questo vino si presenta con una spuma fine e persistente e con un
colore giallo paglierino piu' o meno carico, con riflessi verdognoli.
I profumi sono caratterizzati da sentori di marini di gesso e iodio
che sembra esaltare note piu' floreali di sambuco e biancospino. In
bocca e' la sua vibrante acidita' a definirne il carattere. Ritornano
i sentori marini tipici di questo territorio ed anche se il corpo non
e' mai eccessivo, la sensazione di sapidita' nobilitata da un
retrogusto minerale e amarognolo non sembra mai esaurirsi. Proprio
per queste caratteristiche, ha una grande duttilita', sia come
aperitivo che per i piatti piu' grassi e sapidi.
c) Legame causa effetto fra ambiente e prodotto
A fuori dubbio che la viticoltura dell'area DOC Lessini Durello,
possa avvalersi di uno stretto legame di identita' tra i suoi vini e
gli elementi tipici del territorio: da un lato un vitigno antico ed
autoctono, la Durella, dall'altro un ambiente in gran parte ancora
incontaminato con un paesaggio pienamente conservato e ancora da
proporre nei suoi angoli piu' caratteristici. Anche in questo caso
una ricca bibliografia chiarisce il diverso comportamento varietale
quando confrontato in simili o analoghi ambienti.
La viticoltura in questo areale e' la dimostrazione che il risultato
enologico e' strettamente dipendente dalla perfetta sintonia tra
vitigno e ambiente. Se da un lato troviamo quindi il territorio
viticolo con le sue peculiarita' ben definibili e definite,
dall'altro abbiamo invece il vitigno con una sua reazione ben precisa
ai fattori termici, idrici, pedologici e colturali. Alta collina e
suoli prevalentemente d'origine basaltica definiscono dei vini molto
caratteristici.
La pergoletta per il vitigno Durella resta uno dei sistemi di
allevamento migliore, legato al territorio e all'ambiente, ma la
stessa deve essere ben gestita per garantire all'uva uno standard
qualitativo elevato e sempre costante.
Se l'elevato contenuto in acidita' fissa e' da collegare alle
peculiarita' del vitigno, quasi tutti gli altri
caratteri sono fortemente collegati alle condizioni pedoclimatiche.
C'e' infatti un fortissimo legame tra
suoli vulcanici e sentori minerali di pietra focaia, quasi marcatori
specifici del Durello. Pendenze e altitudini con le relative forti
escursioni termiche definiscono inoltre gli altri caratteri di questo
vino. I vini non saranno mai caratterizzati da una struttura
importante, ma sara' l'aspetto olfattivo a caratterizzare e quasi
definire l'identita' del Durello. Sentori di mela piu' o meno verde
si alternano a intensita' olfattiva piu' complesse di origine
minerale, pietra focaia, anche con ricordi marini di iodio e di zolfo

Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura,
altri requisiti)
Elaborazione dei vini spumanti
Quadro di riferimento giuridico:
Nella legislazione unionale
Tipo di condizione supplementare:
Deroga alla produzione nella zona geografica delimitata
Descrizione della condizione:
L'elaborazione dei vini spumanti deve avvenire solo all'interno del
territorio della Regione del Veneto.

LINK AL DISCIPLINARE DEL PRODOTTO
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDP
agina/21934

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