L'IGP Toscano, senza alcuna menzione geografica aggiuntiva, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti: Americano, Arancino, Ciliegino, Frantoio, Grappolo, Gremignolo, Grossolana, Larcianese, Lazzero, Leccino, Leccio del Corno, Leccione, Madonna dell'Impruneta, Marzio, Maurino, Melaiolo, Mignolo, Moraiolo, Morchiaio, Olivastra Seggianese, Pendolino, Pesciatino, Piangente, Punteruolo, Razzaio, Rossellino, Rossello, San Francesco, Santa Caterina, Scarlinese, Tondello e loro sinonimi. Possono, inoltre, concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino ad un massimo del 5%
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L’ Oliva di Gaeta è riservata all’oliva della varietà «Itrana» (detta anche Gaetana). La zona geografica delimitata, composta da 44 comuni, costituisce un’area omogenea continua che si estende da nord a sud lungo la dorsale dei monti Tiburtini, Prenestini, Lepini, Ausoni e Aurunci. In questa zona, l’olivicoltura, quasi esclusivamente basata sulla coltivazione della varietà «Itrana» (detta anche Gaetana), è profondamente legata al tessuto sociale locale che ha condizionato per secoli lo sviluppo del territorio e di conseguenza la vita delle popolazioni che si sono succedute nel tempo, incidendo soprattutto sull’economia della zona.
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Disciplinare di produzione della DOP «Riviera Ligure» nella stesura risultante a seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 160 del 26 giugno 2023 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/1224 della Commissione del 19 giugno 2023.
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E' riconosciuta la denominazione di origine controllata "Sabina" ed e' approvato il relativo disciplinare di produzione. Tale denominazione e' riservata all'olio extravergine di oliva che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel predetto disciplinare di produzione che entra in vigore a partire dalla campagna olearia 1995-96.
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Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Sabina» registrata in qualita' di denominazione di origine protetta in forza al regolamento CE n. 1263 della Commissione del 1° luglio 1996.
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La denominazione di origine protetta SABINA deve essere ottenuta dalle seguenti varieta' di olive presenti da sole o congiuntamente, negli oliveti: Carboncella, Leccino, Raja, Pendolino, Frantoio, Moraiolo, Olivastrone, Salviana, Olivago e Rosciola per almeno il 75%. Possono, altresi', concorrere le olive di altre varieta' presenti negli oliveti fino ad un massimo del 25%.
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La DOP Sardegna è riservata all’olio extravergine di oliva estratto in diversi comuni in tutta la Sardegna da olivi Bosana , Tonda di Cagliari, Nera (Tonda) di Villacidro, Semidana e i loro sinonimi per almeno l'80%.
La produzione massima di olive di 120 ql/ha e la resa massima delle olive in olio è del 22%.
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L’olio extra vergine di oliva Seggiano DOP deve essere ottenuto esclusivamente da oliveti in alcuni comuni della provincia di grosseto costituiti per almeno l’85% da piante appartenenti alla cultivar Olivastra di Seggiano e un massimo del 15% da piante di altre varietà.
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Disciplinare di Produzione della Denominazione di Origine Protetta "Tergeste"
La denominazione di origine protetta "Tergeste" è riservata all'olio extra vergine di oliva ottenuto dalle varietà di olive presenti negli oliveti nelle seguenti proporzioni: Belica o Bianchera, in quantità non inferiore al 20%;
- Garbona, Leccino, Leccio del Como, Frantoio, Maurino, Pendolino da sole o congiuntamente per la differenza.
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La denominazione di origine controllata "Terra di Bari", accompagnata da "Castel del Monte", "Bitonto", "Murgia dei Trulli e delle Grotte", e' riservata all'olio extravergine di oliva prodotto in provincia di Bari e Bat
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