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Patata dell'Alto Viterbese Igp - Controlli da CCIAA Viterbo - 2013

Pubblicato da disciplinare
Patata dell’Alto Viterbese igp

La Camera di commercio industria artigianato ed agricoltura di Viterbo e' designata quale autorita' pubblica ad espletare le funzioni di controllo, previste  dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n. 1151/2012 per la denominazione Patata dell'Alto Viterbese,  protetta transitoriamente a livello nazionale con decreto 23 ottobre 2012.

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 30 aprile 2013  

Designazione della Camera di commercio industria artigianato ed
agricoltura di Viterbo, quale autorita' pubblica ad effettuare i
controlli per la denominazione "Patata dell'Alto Viterbese" protetta
transitoriamente a livello nazionale con decreto 23 ottobre 2012.
(13A04090)

(GU n.112 del 15-5-2013)
 
 


IL DIRETTORE GENERALE
per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e
tutela del consumatore

Visto il Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 21 novembre 2012 relativo ai regimi di qualita' dei
prodotti agricoli e alimentari, e in particolare l'art. 58 che abroga
il Regolamento (CE) n. 510/2006;
Visto il decreto 23 ottobre 2012, relativo alla protezione
transitoria accordata a livello nazionale ai sensi dell'art. 9, comma
1, del predetto Regolamento (UE) n. 1151/2012, alla denominazione
«Patata dell'Alto Viterbese», il cui utilizzo viene riservato al
prodotto ottenuto in conformita' al disciplinare di produzione
trasmesso alla Commissione europea per la registrazione come
indicazione geografica protetta;
Visti gli articoli 36 e 37 del predetto Regolamento (UE) n.
1151/2012, concernente i controlli;
Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 526, recante disposizioni per
l'adempimento di obblighi derivanti dalla appartenenza dell'Italia
alle Comunita' europee - Legge comunitaria 1999 - ed in particolare
l'art. 14 il quale contiene apposite disposizioni sui controlli e la
vigilanza sulle denominazioni protette dei prodotti agricoli e
alimentari;
Considerato che l'art. 7 del disciplinare di produzione della
«Patata dell'Alto Viterbese» individua per il controllo sulla
conformita' del prodotto al disciplinare medesimo la Camera di
Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Viterbo con sede in
Via Fratelli Rosselli n. 4;
Considerato che la Camera di commercio industria artigianato ed
agricoltura di Viterbo ha predisposto il piano di controllo per la
denominazione «Patata dell'Alto Viterbese» conformemente allo schema
tipo di controllo;
Visto il parere favorevole espresso dalla Regione Lazio;
Vista la documentazione agli atti del Ministero;
Ritenuto di procedere all'emanazione del provvedimento di
autorizzazione;

Decreta:

Art. 1

La Camera di commercio industria artigianato ed agricoltura di
Viterbo con sede in Via F.lli Rosselli n. 4, e' designata quale
autorita' pubblica ad espletare le funzioni di controllo, previste
dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n. 1151/2012 per la
denominazione «Patata dell'Alto Viterbese», protetta transitoriamente
a livello nazionale con decreto 23 ottobre 2012.

Art. 2

La presente designazione comporta l'obbligo per la Camera di
commercio di Viterbo del rispetto delle prescrizioni previste nel
presente decreto e puo' essere sospesa o revocata ai sensi del comma
4 dell'art. 14 della legge n. 526/99 con provvedimento dell'autorita'
nazionale competente.

Art. 3

1. La Camera di commercio di Viterbo non puo' modificare le
modalita' di controllo e il sistema tariffario riportati
nell'apposito piano di controllo per la denominazione «Patata
dell'Alto Viterbese», cosi' come depositati presso il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, senza il preventivo
assenso di detta autorita'.
2. La Camera di Commercio comunica e sottopone all'approvazione
ministeriale ogni variazione concernente il personale ispettivo
indicato nella documentazione presentata, la composizione del
Comitato di certificazione o della struttura equivalente e
dell'organo decidente i ricorsi, nonche' l'esercizio di attivita' che
risultano oggettivamente incompatibili con il mantenimento del
provvedimento autorizzatorio.
3. Il mancato adempimento delle prescrizioni del presente articolo
puo' comportare la revoca della designazione concessa.

Art. 4

1. La designazione di cui all'art. 1 decorre dalla data di
emanazione del presente decreto e sara' valida fino all'approvazione
del nuovo piano dei controlli da adeguare a seguito della
registrazione a norma del regolamento (UE) n. 1151/2012.
2. Nell'ambito del periodo di validita' della designazione, la
Camera di commercio di Viterbo e' tenuta ad adempiere a tutte le
disposizioni complementari che l'autorita' nazionale competente, ove
lo ritenga necessario, decida di impartire.

Art. 5

1. La Camera di commercio di Viterbo comunica con immediatezza, e
comunque con termine non superiore a trenta giorni lavorativi, le
attestazioni di conformita' all'utilizzo della denominazione «Patata
dell'Alto Viterbese» anche mediante immissione nel sistema
informatico del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali delle quantita' certificate e degli aventi diritto.
2. La Camera di commercio di Viterbo immette nel sistema
informatico del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali tutti gli elementi conoscitivi di carattere tecnico e
documentale dell'attivita' certificativa.
3. La Camera di commercio di Viterbo trasmettera' i dati relativi
al rilascio delle attestazioni di conformita' all'utilizzo della
denominazione «Patata dell'Alto Viterbese» a richiesta del Consorzio
di tutela riconosciuto, ai sensi dell'art. 14 della legge n. 526/99
e, comunque, in assenza di tale richiesta, con cadenza annuale.

Art. 6

Eccezionalmente e limitatamente all'anno 2013, l'adesione al
sistema dei controlli e' consentita entro e non oltre il 31 maggio
2013.

Art. 7

La Camera di commercio di Viterbo e' sottoposta alla vigilanza
esercitata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali e dalla Regione Lazio, ai sensi dell'art. 14, comma 12,
della legge 21 dicembre 1999, n. 526.
Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entra in vigore dalla data della sua
emanazione.
Roma, 30 aprile 2013

Il direttore generale: La Torre

 

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