Prosciutto Veneto Berico-Euganeo Dop - modifica disciplinare
Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo», registrata in qualita' di denominzione di origine protetta in forza al regolamento (CE) n. 1107/96.
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
PROVVEDIMENTO 28 gennaio 2022
Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo», registrata in qualita' di denominzione di origine protetta in forza al regolamento (CE) n. 1107/96. (22A00775)
(GU n.31 del 7-2-2022)
IL DIRIGENTE DELLA PQAI IV
della direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare e dell'ippica
Visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del
Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualita' dei prodotti
agricoli e alimentari;
Visto l'art. 53, par. 3 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del
Parlamento e del Consiglio che prevede la modifica temporanea del
disciplinare di produzione di una DOP o di una IGP a seguito
dell'imposizione di misure sanitarie o fitosanitarie obbligatorie da
parte delle autorita' pubbliche;
Visto il regolamento delegato (UE) n. 664/2014 del 18 dicembre 2013
che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del
Consiglio, in particolare l'art. 6, comma 3, che stabilisce le
procedure riguardanti un cambiamento temporaneo del disciplinare
dovuto all'imposizione, da parte di autorita' pubbliche, di misure
sanitarie e fitosanitarie obbligatorie o motivate calamita' naturali
sfavorevoli o da condizioni metereologiche sfavorevoli ufficialmente
riconosciute dalle autorita' competenti;
Visto il regolamento (CE) n. 1107/96 del 12 giugno 1996, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee - Serie L 148 del 21
giugno 1996, con il quale e' stata iscritta nel registro delle
denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche
protette la denominazione di origine protetta «Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 31
gennaio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana il 1° febbraio 2020, recante la dichiarazione dello stato di
emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili,
in Italia;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo
2020, recante ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23
febbraio 2020, n. 6, convertito in legge dalla legge 5 marzo 2020, n.
13, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana l'8 marzo 2020;
Visto il decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito in legge
dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante misure urgenti per
fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 25 marzo 2020, e, in
particolare, l'art. 2, comma 2;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26
aprile 2020, ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23
febbraio 2020, n. 6, convertito in legge dalla legge 5 marzo 2020, n.
13, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero
territorio nazionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - n. 108 del 27 aprile 2020.
Visto il decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori
misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da
COVID-19, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana il 25 marzo 2020;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17
maggio 2020, recante disposizioni attuative del decreto-legge 25
marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare
l'emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana il 16 maggio 2020;
Visto il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, e successive
modificazioni, recante «Misure urgenti per la graduale ripresa delle
attivita' economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di
contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19», e, in
particolare, l'art. 9, relativo alle «certificazioni verdi COVID-19»;
Visto il decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito, con
modificazioni, dalla legge 16 settembre 2021, n. 126, recante «Misure
urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per
l'esercizio in sicurezza di attivita' sociali ed economiche», e, in
particolare, l'art. 1, ai sensi del quale: «In considerazione del
rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti
virali da COVID-19, lo stato di emergenza dichiarato con
deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020,
prorogato con deliberazioni del Consiglio dei ministri del 29 luglio
2020, 7 ottobre 2020, 13 gennaio 2021 e 21 aprile 2021, e'
ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2021»;
Visto il decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, recante proroga
dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il
contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 ed, in
particolare, l'art. 1, ai sensi del quale: «in considerazione del
rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti
virali da COVID-19, lo stato di emergenza dichiarato con
deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e'
ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022»;
Visto il decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 settembre 2021, n. 133, e successive
modificazioni, recante «Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza
delle attivita' scolastiche, universitarie, sociali e in materia di
trasporti»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17
giugno 2021, e successive modificazioni, recante «Disposizioni
attuative dell'art. 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n.
52, recante «Misure urgenti per la graduale ripresa delle attivita'
economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento
della diffusione dell'epidemia da COVID-19»», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 17 giugno 2021, n. 143;
Vista la dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanita'
dell'11 marzo 2020, con la quale l'epidemia da COVID-19 e' stata
valutata come «pandemia» in considerazione dei livelli di
diffusivita' e gravita' raggiunti a livello globale;
Vista le note mail del 25 e del 26 novembre 2021, con le quali il
direttore della Direzione generale della prevenzione sanitaria ha
segnalato la potenziale pericolosita' della variante B.1.1.529
identificata in Sudafrica;
Ritenuto necessario e urgente, nelle more dell'adozione di un
successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi
dell'art. 2, comma 2, del citato decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19,
sentita la Direzione generale della prevenzione sanitaria, rinnovare
le misure di cui alle predette ordinanze del Ministro della salute 22
ottobre 2021 e 26 novembre 2021, nonche' prevedere nuove disposizioni
in materia di limitazione degli spostamenti dall'estero;
Considerato che le difficolta' legate all'imposizione, da parte
delle autorita' pubbliche, di misure sanitarie obbligatorie, hanno
riguardato non solo il territorio italiano, ma anche tutti gli altri
Stati membri dell'UE e numerosi Paesi extra-UE, con rilevanti
ripercussioni produttive e logistiche per le aziende del settore;
Vista la richiesta, inviata dal Consorzio del Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo, riconosciuto dal Ministero ai sensi della legge n.
526/1999, acquisita con protocollo n. 0019774 del 18 gennaio 2022,
come integrata con nota acquisita al protocollo n. 0019910 del 18
gennaio 2022, di modifica temporanea, per un periodo di dodici mesi,
della scheda C «Delimitazione della zona geografica e rispetto delle
condizioni di cui all'art. 2 paragrafo 4» del disciplinare di
produzione, con la quale si chiede un aumento della percentuale del
peso vivo medio per partita da destinare alla macellazione in modo da
fronteggiare la situazione di notevole criticita' che coinvolge
l'intera filiera suinicola del «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo»
DOP;
Considerata la carenza infrastrutturale e di manodopera delle
aziende mangimistiche italiane, che ha allungato i tempi medi di
consegna delle materie prime per l'alimentazione dei suini negli
allevamenti iscritti al sistema di controllo della DOP in questione,
creando problematiche logistiche agli stessi allevamenti che
comportano criticita' nell'organizzazione del lavoro nonche' nella
gestione della tempistica delle consegne dei suini agli stabilimenti
di macellazione ed ai prosciuttifici;
Considerati, altresi' in tale contesto, i disagi legati al settore
dell'autotrasporto e, nello specifico, alla carenza di autisti e di
pneumatici, che hanno generato ritardi rilevanti, sia nel
trasferimento dei suini dagli allevamenti ai macelli, sia nella
consegna delle cosce fresche da questi ultimi ai prosciuttifici, con
conseguenti difficolta' nel rispettare le tempistiche prescritte dal
disciplinare della DOP in parola;
Considerato che l'aggravarsi delle criticita' succitate, unitamente
all'attuazione delle misure stabilite dai provvedimenti connessi al
fronteggiare la pandemia COVID-19, hanno determinato il rallentamento
dell'operativita' degli allevamenti iscritti al sistema di controllo,
e, quindi, la modifica dei programmi di consegna dei suini al
macello, comportando l'allungamento del ciclo di allevamento e,
conseguentemente, l'aumento del peso vivo medio per partita dei suini
destinati alla produzione di «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo» DOP;
Vista la dichiarazione, resa in data 17 gennaio 2022 da IFCQ,
organismo di controllo della DOP «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo»,
attestante che il peso vivo medio in partita dei suini macellati nei
primi undici mesi del 2021 e' stato pari a 171,79 kg, che, dall'11
novembre al 30 giugno 2021, gli allevamenti iscritti in cui e' stato
registrato un superamento del peso vivo medio in partita sono stati
1.379 su un totale di 1.743 attualmente riconosciuti, che, nei primi
undici mesi del 2021, i suini idonei alla macellazione ma non
consegnati sono stati 79.531, che i macelli coinvolti dalle
criticita' sono stati ventinove su un totale di trenta, con un calo,
quindi, rilevante nella produzione della DOP;
Considerato, altresi', che, in base ai dati acquisiti alla data del
presente provvedimento, e' possibile ipotizzare, per il 2022, un
incremento rilevante di almeno 500.000 suini, che potrebbero superare
i limiti massimi del peso vivo medio imposti dal disciplinare di
produzione, con il rischio concreto di un aggravamento ulteriore
dell'intera filiera e dei soggetti iscritti;
Ritenuto di non poter escludere a priori che altri soggetti
iscritti al sistema di controllo della DOP possano essere colpiti da
tali effetti in futuro;
Considerato che, verosimilmente e tenendo presente gli elementi
forniti, tali cause non esauriranno realisticamente i loro effetti
sui soggetti iscritti al sistema di controllo della DOP «Prosciutto
Veneto Berico-Euganeo», alla conclusione dello stato di emergenza,
proclamato con i provvedimenti sopra riportati;
Ritenuto, stante quanto sopra, di poter accogliere la proposta
avanzata dal consorzio di tutela, relativamente all'aumento dal 10%
al 15%, della percentuale del peso medio della partita dei suini
destinati alla macellazione;
Ritenuto, altresi', che, sulla base degli elementi acquisiti, sia
verosimilmente appropriato concedere un adeguato periodo di validita'
della modifica temporanea di che trattasi, affinche' i soggetti
iscritti al sistema di controllo della DOP «Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo» colpiti, possano avere sufficiente tempo, per un
graduale ripristino delle condizioni lungo la filiera della DOP,
antecedenti allo stato di emergenza, connesso alla pandemia COVID-19;
Visto la comunicazione trasmessa dalla Regione Veneto, acquisita al
protocollo n. 0028130 del 21 gennaio 2022, che conferma quanto
comunicato dal Consorzio di tutela e dall'organismo di controllo,
esprimendo, al contempo, parere favorevole all'approvazione della
modifica temporanea presentata;
Ritenuto necessario provvedere alla modifica temporanea del
disciplinare di produzione della DOP «Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo», ai sensi del citato art. 53, paragrafo 3, del
regolamento (UE) n. 1151/2012 e dell'art. 6, paragrafo 3, del
regolamento delegato (UE) n. 664/2014;
Ritenuto che sussista l'esigenza di pubblicare nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana la modifica temporanea apportata
al disciplinare di produzione della DOP «Prosciutto Veneto
Berico-Euganeo» attualmente vigente, affinche' le disposizioni
contenute nel predetto documento siano accessibili per informazione
erga omnes sul territorio nazionale;
Provvede:
Alla pubblicazione della modifica temporanea del disciplinare di
produzione della «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo» registrata in
qualita' di denominazione di origine protetta in forza al n. 1107/96
della Commissione del 12 giugno 1996, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale delle Comunita' europee - Serie L 148 del 21 giugno 1996.
La presente modifica del disciplinare di produzione della DOP
«Prosciutto Veneto Berico-Euganeo» sara' in vigore dalla data di
pubblicazione della stessa sul sito internet del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali per mesi dodici.
Roma, 28 gennaio 2022
Il dirigente: Cafiero
Allegato
MODIFICA TEMPORANEA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE D'ORIGINE PROTETTA «PROSCIUTTO VENETO BERICO-EUGANEO» AI SENSI DELL'ART. 53, PARAGRAFO 4 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1151/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO.
Il disciplinare di produzione della denominazione d'origine
protetta «Prosciutto Veneto Berico-Euganeo» pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 77 del 1°
aprile 2017.
E' cosi' modificato:
scheda C - Delimitazione della zona geografica e rispetto delle
condizioni di cui all'art. 2, paragrafo 4.
I tipi genetici utilizzati devono assicurare il raggiungimento di
pesi elevati con buone efficienze e, comunque, un peso medio per
partita (peso vivo) di chilogrammi 160 piu' o meno 10%.
E' sostituita dalla frase seguente:
i tipi genetici utilizzati devono assicurare il raggiungimento
di pesi elevati con buone efficienze e, comunque, un peso medio per
partita (peso vivo) di chilogrammi 160 piu' 15% o meno 10%.
La presente modifica sara' in vigore per mesi dodici dalla data
di pubblicazione sul sito internet del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali.
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