Comunicazione della Commissione EU relativa all'approvazione della modifica ordinaria del disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta dei vini Bolgheri
Sono approvate la modifiche del testo dello statuto del Consorzio di Tutela Ricotta Romana DOP, numero di repertorio 75812 e il numero di raccolta 12577 Allegato B), con atto a firma del Notaio Renato Carraffa del 14 marzo 2013, registrato all'Ufficio delle entrate di Roma 3, il 12 aprile 2013 al n. 196 Serie 1.
Approvazione dello statuto del consorzio per la tutela del vino "Reggiano" DOC e conferimento dell'incarico allo svolgimento delle funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla citata denominazione di origine controllata.
Sono approvate le modifiche al testo dello statuto del Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena, registrato a Modena il 10 maggio 2017 al n. 6673 1T, con atto a firma del notaio Giuliano Fusco.
Approvazione delle modifiche allo statuto del Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena.
E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del Consorzio tutela vino DOC "Marino", con sede in Marino (Roma), localita' Frattocchie, via del Divino Amore n. 115-bis, cosi' come risulta dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso consorzio e trasmesso a questo Ministero in data 27 febbraio 2001
E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del Consorzio per la tutela dei vini D.O.C. "Colli del Trasimeno", con sede in Castiglione del Lago (Perugia), piazza Gramsci n. 1, cosi' come risulta dal testo approvato dall'Assemblea straordinaria dello stesso Consorzio e trasmesso a questo Ministero in data 7 luglio 2000.
E' approvato, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del Consorzio tutela vino Morellino di Scansano D.O.C., con sede in Scansano (Grosseto), via G. Marconi n. 23, cosi' come risulta dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso Consorzio e trasmesso a questo Ministero in data 1o febbraio 2000.
L’introduzione della coltura dell’olivo nella zona orientale della Sicilia è avvenuta nel primo millennio a.C. ad opera dei Fenici e da parte dei Greci a partire dall’VIII secolo a.C. In questa zona la presenza del vulcano, con le sue manifestazioni eruttive, ha alimentato il mito di questa coltura: il Ciclope Polifemo, personificazione dell’Etna con il suo occhio iniettato di fuoco, viene infatti accecato da Ulisse e compagni con un tronco di olivo. Nel corso dei secoli questa coltura ha subito un notevole sviluppo fino a diventare una coltura di rilevante importanza per l’economia della zona
Approvazione di modifica minore al disciplinare della Mortadella Bologna Igp