La docg “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” è riservata ai vini che rispondono ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Spumante “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Passito.
Le uve destinate alla produzione dei vini a DOCG devono essere prodotte nella zona di produzione in Provincia di Asti: l’intero territorio dei comuni Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida, Rocchetta Palafea, Montabone, Fontanile, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castel Boglione, Castel Rocchero, Sessame, Castelletto Molina, Calamandrana, Cassinasco, nonché Nizza Monferrato limitatamente alla parte di territorio situato sulla destra del torrente Belbo e nella Provincia di Alessandria l’ intero territorio dei seguenti comuni: Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Alice Bel Colle, Strevi, Ricaldone, Cassine, Visone.
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E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 31 gennaio 2012, n. 1956, al Consorzio tutela vini d'Acqui a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, commi 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, su Brachetto d'Acqui DOCG e su Dolcetto d'Acqui DOC
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E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto ministeriale 31 gennaio 2012, n. 1956, al Consorzio tutela Vini d'Acqui, con sede legale in Asti, piazza A. Levi, n. 7, a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, vigilanza, tutela, informazione del consumatore e cura generale degli interessi, di cui all'art. 41, comma 1 e 4, della legge n. 238 del 2016, sulla DOCG «Brachetto d'Acqui» e sulla DOC «Dolcetto d'Acqui»
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