Elenco delle IGP Registrate - Indicazione Geografica Protetta - Unione Europea
Prodotti IGP dei paesi appartenenti alla Unione Europea registrati e protetti nel mondo
Prodotti IGP dei paesi appartenenti alla Unione Europea registrati e protetti nel mondo
Le STG sono nomi di prodotti registrati e protetti in tutta l'UE per salvaguardare metodi di produzione e ricette tradizionali ai sensi del Reg UE n. 1151/2012, istituito per tutelare quei prodotti che siano caratterizzati da composizioni o metodi di produzione tradizionali. Pertanto il riconoscimento STG tutela il carattere di specificità di un prodotto agroalimentare, da intendersi sia come elemento o come insieme di elementi che, per le loro caratteristiche qualitative e di tradizionalità, distinguono nettamente un prodotto da altri simili.
Prodotto di pasta zuccherata, fermentata e cotta al forno lavorata con farina forte, acqua, zucchero, uova, pasta madre e lardo e si presenta a forma di spirale con due o più volute nel senso delle lancette dell'orologio. L'aspetto della superficie è ondulato e di colore dorato. La crosta è ferma, croccante e friabile; l'interno è morbido, non friabile, di elevata coesione e scarsa elasticità, con gli strati di pasta sfoglia facilmente visibili all'interno, di gusto dolce e odore di pasta cotta al forno
Il Pimiento del Piquillo de Lodosa grigliato al naturale si ottiene con un processo di lavorazione identico a quello previsto finora. L’unica differenza risiede nella mancata sterilizzazione del prodotto (tipica delle conserve). La vendita avviene dopo la cottura alla griglia, la sbucciatura, lo svuotamento e l’eliminazione dei semi dal peperone. In tal modo, il peperone grigliato al naturale conserva la peculiarità del Pimiento del Piquillo de Lodosa DOP derivante dalla produzione nella zona geografica delimitata e dalla successiva cottura alla griglia a fuoco diretto. L’operazione di sterilizzazione (tipica delle conserve) non conferisce al prodotto caratteristiche specifiche né influisce su queste ultime; si tratta di un sistema di conservazione alimentare.
Nella zona del Ruster Ausbruch DOP viene utilizzato il consueto metodo di coltivazione austriaco dei vigneti, che impiega un sistema di allevamento a controspalliera in cui la viticoltura è condotta prevalentemente a mano (potatura, gestione della chioma, diradamento dei grappoli, ecc.). La particolarità della produzione del Ruster Ausbruch DOP deriva tuttavia dal lavoro svolto prima e durante la raccolta. Le uve botritizzate sono selezionate a mano in diversi passaggi, in quanto non sono sempre botritizzate in modo uniforme.
Il Sudzhuk Tarnovski/Tarnovski Sudzhuk è ottenuto dalla composizione e dal metodo di produzione tradizionali del prodotto con adeguata cernita delle carni bovine, la selezione e il dosaggio delle spezie naturali (pepe nero o bianco, santoreggia, cardamomo, pepe della Giamaica), la presentazione dei vari pezzi a forma di ferro di cavallo e lo specifico processo di pressatura ed essiccazione, che conferisce al prodotto finito la sua forma particolare di ferro di cavallo piatto e le sue proprietà gustative e aromatiche.
Per latte fieno di capra s’intende il latte di capra ottenuto dai produttori lattieri che si sono impegnati a rispettare i seguenti criteri: il divieto di impiegare animali e mangimi designati come «geneticamente modificati» ai sensi della normativa vigente.
Il latte fieno di capra è prodotto in modo tradizionale nel rispetto dello «Heumilchregulativ» (normativa sulla produzione del latte fieno). Questo tipo di latte è caratterizzato dal divieto di ricorso, nella produzione, a mangimi fermentati come i foraggi insilati e ad animali e mangimi identificati come geneticamente modificati dalla normativa vigente.
La produzione e la trasformazione del latte fieno di capra sono antiche quanto l’allevamento delle capre in agricoltura (circa XI secolo a.C.). L’allevamento delle capre era ampiamente diffuso nel Medio Evo negli «Schwaighöfen» (aziende agricole tradizionali) delle prealpi e delle Alpi tirolesi dove le capre erano spesso portate al pascolo nei prati da sfalcio molto accidentati, in particolare quando si trovavano lontano dagli alpeggi, il che consentiva ai lavoratori di disporre del latte.