Conferma dell'incarico al Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la DOP «Crudo di Cuneo».
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Conferma dell'incarico al Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo a svolgere le funzioni di cui all'articolo 53 della legge 24 aprile 1998 n. 128, come modificato dall'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la DOP «Crudo di Cuneo».
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INOQ - Istituto Nord Ovest Qualità Soc. Coop. con sede in Moretta, p.za Carlo Alberto Grosso n.82, è autorizzato ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n.1151/2012, per la Dop Crudo di Cuneo, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (CE) n. 1239 del 15 dicembre 2009.
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Per la produzione della DOP Crudo di Cuneo sono utilizzate solo cosce suine fresche, provenienti da animali nati e allevati rispettando elevati livelli di benessere. L’area di produzione del Crudo di Cuneo DOP è compresa tra le Alpi Liguri dal colle di Cadibona a quello di Nava, le Alpi Marittime sino al massiccio del colle di Tenda e le Alpi Cozie comprendenti la provincia di Cuneo, la provincia di Asti ed alcuni comuni della provincia di Torino
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Modifica temporanea del disciplinare di produzione della dop Crudo di Cuneo ai sensi dell'art. 53, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio.
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Il disciplinare di produzione della dop Crudo di Cuneo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 145 del 23 giugno 2016, e' modificato come di seguito riportato:
- Art. 2. Requisiti dei suini e delle cosce destinati alla produzione del Prosciutto «Crudo di Cuneo»
- Descrizione del prodotto, punto 2.2.
I suini allevati devono essere in grado di raggiungere pesi medi per partita (peso vivo) di kg 165 piu' 15% o meno 10%. Il presente decreto sara' in vigore dal 16 maggio 2024, per mesi dodici
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Proposta di modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «Crudo di Cuneo».
Frammenti di libri contabili del Monastero degli Agostiniani di Fossano - Cussanio, del 1630 circa, parlano della stagionatura dei prosciutti nella «stanza del paradiso», della destinazione della «noce» - parte nobile del prosciutto - per la tavola del vescovo e dell'abate; del «fiore» ai frati anziani e alle persone degne di riguardo. La confisca dello Stato, del 1860, delle proprieta' degli ordini religiosi, porta allo sviluppo di attivita' di lavorazione e trasformazione delle carni suine e, quindi, di prosciutto, cresciute nel tempo fino a oggi. In tal modo, si afferma il «Crudo di Cuneo» tra i prodotti tipici.
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Protezione transitoria, accordata a livello nazionale, alla denominazione «Crudo di Cuneo», per la quale e' stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione come denominazione di origine protetta.
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