Montefalco
Bianco: Grechetto (min. 50%), Trebbiano Toscano (dal 20% al 35%).
Rosso: Sangiovese (dal 60% al 70%), Sagrantino (dal 10% al 15%)
La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino a denominazione di origine controllata "Montefalco" comprende i terreni vocati alla qualità dell'intero territorio del Comune di Montefalco e parte del territorio dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria ubicati nella provincia di Perugia.
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Comunicazione della Commissione UE relativa all'approvazione della modifica ordinaria del disciplinare di produzione dei vini Montefalco Dop. Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie C del 10 novembre 2023 e' stata pubblicata la comunicazione della Commissione UE relativa all'approvazione della modifica ordinaria, che modifica il documento unico, del disciplinare di produzione della DOP dei vini Montefalco, avvenuta con il decreto ministeriale 3 luglio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 163 del 14 luglio 2023.
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Proposta di modifica ordinaria del disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta (DOC) dei vini Montefalco agli articoli
art. 5 (Norme per la vinificazione). — comma 1,
art. 5 (Norme per la vinificazione). — comma 2,
art. 7 (Designazione e presentazione). — dopo il comma 7.3 (Caratteri e posizione in etichetta), è aggiunto il comma 7.4.
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Comunicazione della Commissione UE relativa all'approvazione della modifica ordinaria del disciplinare di produzione della docg Montefalco Sagrantino
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La Docg Montefalco Sagrantino deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti esclusivamente dal vitigno “Sagrantino”.
La zona di produzione comprende i terreni vocati alla qualità dell'intero territorio del Comune di Montefalco e parte del territorio dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria ubicati nella provincia di Perugia.
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La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la IGT “Narni” comprende in tutto i territori dei comuni di Attigliano, Giove, Penna in Teverina, e in parte i territori dei comuni di: Alviano Amelia Calvi dell’Umbria Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli, Sangemini, Terni, in provincia di Terni.
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Al disciplinare di produzione della DOP dei vini Orvieto cosi' come da ultimo modificato con il decreto ministeriale 7 marzo 2014 sono approvate le modifiche ordinarie di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 63 del 15 marzo 2023.
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La zona Geografica è situata nell’ambiente collinare a sud ovest dell’Umbria, fino all’alto Lazio. L’avvio dello stretto binomio “coltivazione della vite-produzione di vino” pare risalire al X sec. a.C., quando gli Etruschi conquistarono la scoscesa rupe e fondarono l’antica Velzna. Si ritiene, infatti, che proprio questa civiltà abbia intuito che la particolare costituzione del masso tufaceo era favorevole alla lavorazione ed alla conservazione del vino, dando vita ad un primordiale sistema di vinificazione chiamato “a tre piani”.
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La zona geografica è situata nell’ambiente collinare a sud ovest dell’Umbria, fino all’alto Lazio. L’avvio dello stretto binomio “coltivazione della vite-produzione di vino” pare risalire al X sec. a.C., quando gli Etruschi conquistarono la scoscesa rupe e fondarono l’antica Velzna.
Si ritiene, infatti, che proprio questa civiltà abbia intuito che la particolare costituzione del masso tufaceo era favorevole alla lavorazione ed alla conservazione del vino, dando vita ad un primordiale sistema di vinificazione chiamato “a tre piani”.
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Al disciplinare di produzione della DOP dei vini Rosso Orvietano o Orvietano Rosso cosi' come da ultimo modificato con il decreto ministeriale 7 marzo 2014 sono approvate le modifiche ordinarie di cui alla proposta pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 62 del 14 marzo 2023.
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