E' confermato per un triennio, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto, l'incarico concesso con il decreto del 29 marzo 2004 al Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la Igp Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale
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E' confermato per un triennio l'incarico concesso con il decreto ministeriale 29 marzo 2004, al Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP con sede legale in San Martino (PG), via delle Fascine, n. 4, a svolgere le funzioni di cui all'art. 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128, come modificato dall'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale.
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L'autorizzazione rilasciata all'organismo denominato 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria con decreto 11 maggio 2010 ad effettuare i controlli per la indicazione geografica protetta Vitellone bianco dell'Appennino Centrale, registrata con il Regolamento (CE) n. 134 del 20 gennaio 1998, e' prorogata fino all'emanazione del decreto di rinnovo dell'autorizzazione all'organismo stesso oppure all'eventuale autorizzazione di altra struttura di controllo.
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3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria soc. cons. a r.l. con sede in Frazione Pantalla – Todi (PG), è designata quale autorità pubblica ad espletare le funzioni di controllo, previste dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n.1151/2012, per la indicazione geografica protetta “Vitellone bianco dell’Appennino Centrale”, registrata in ambito Unione europea con Regolamento (CE) 134 del 20 gennaio 1998.
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Sono approvate le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Vitellone Bianco dell'Appennino centrale di cui alla proposta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Serie generale n. 50 del 28 gennaio 2023.
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Modifica temporanea del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Vitellone bianco dell'Appennino centrale IGP ai sensi dell'art. 53, paragrafo 4 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio.
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Il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale Igp è riservato a bovini (maschi e femmine) di eta' compresa tra i 12 e i 24 mesi appartenenti alle razze Chianina, Marchigiana, Romagnola nati ed allevati in diverse provincie collocate lungo la dorsale appenninica del Centro e Sud Italia
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Proposta di modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP 2023. Nuovo disciplinare di produzione
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Modifica del disciplinare di produzione del Sistema di qualita' nazionale Vitellone e/o Scottona ai cereali
La specificita' della carne del bovino adulto ai "cereali" e' infatti data dall'utilizzo di bovini maschi e femmine appartenenti esclusivamente a razze da carne o a duplice attitudine o relativi incroci, macellati ad un'eta' compresa tra 12 e 22 mesi, allevati negli ultimi mesi di accrescimento e finissaggio con la tecnica tradizionale dell'allevamento protetto e alimentazione basata prevalentemente sui cereali ad elevato contenuto energetico.
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Il Disciplinare di produzione del vitellone ai cereali definisce un processo produttivo nell'ambito di un Sistema di qualita' nazionale zootecnia (SQN) per le carni bovine contrassegnate dalla denominazione "vitellone/scottona ai cereali" in conformita' alle prescrizioni del decreto ministeriale 4 marzo 2011.
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